CAPITOLO 7 "ALEXIA'S SECRETS"

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Quella mattina andai a trovare il mio carissimo amichetto legato al palo della piazza.
Era quasi senza vita quando lo trovai.
Aveva la testa ripiegata in avanti e la sua pelle era bianca come quella di un morto.
Ma presto mi fece capire che non lo era, raccolse le sue forze per sorridere maliziosamente.
Cavolo! É tre giorni che non mangia come si deve e ha il coraggio di sfidarmi con i suoi cavolo di sorrisetti?!
L'avrei lasciato lí se lui, per primo, non avesse aperto la bocca.

- E così sei ancora viva! Il branco non ti si è rivoltato contro? Strano.
Ehm....com'è che ti chiami? Katrysha vero? "Katrysha, l'alpha del branco della Foresta del Nord " AHAHAHAH-
disse sollevando il viso.
Le sue labbra erano viola e il suo sguardo era spento.
Mi sentivo un po' in colpa per quello che gli avevo fatto, ma non potevo deludere tutto il branco altrimenti sarei morta.
-Senti Max... Almeno credo che ti chiami così, l' ho sentito dai tuoi amici; io ho dovuto mandare via tuo padre, altrimenti sarei morta insieme a mio fratello.
Se tu questo non riesci ad accettarlo, ti darò la possibilità di andartene proprio come lui. -
-io non voglio andarmene... Io odiavo mio padre ma odio ancora di più te, perché il branco doveva essere il mio non il tuo- mi spiegó lui.
-Se entrerai nel mio branco devi darmi la tua fedeltà ricordatelo, ma io non sono sicura di potermi fidare di te. - gli dissi.
Lui si trasformò e ululó.
-Ok... Io mi sottometto a te come al potere della sacra luna ...Alpha -
-Io ti accetto nel mio branco, Max! -
E ululammo di nuovo insieme.

Gli altri naturalmente ci avevano sentiti e avevano dei sorrisi nel volto.
Era ora di slegarlo.
Con i miei artigli diedi un colpo netto alla corda dei polsi e gli offrii un pezzo di carne che avevo portato a presso.
Con un cenno del capo ci salutammo e ognuno tornò alla propria casa.

Poco prima di entrare nella veranda, fui bloccata bruscamente da Alexia, che mi spaventò.
-Accidenti Alexia! Per poco non ti facevo volare dall'altra parte del bosco! Avvisami la prossima volta! -
La rimproverai senza però tanta serietà.
Tutti e due ridemmo e lei si scusò subito.
-Ti devo raccontare una cosa. Vieni con me! -
Mi disse trascinandomi verso la foresta vicino al lago da cui usufriamo tutti.

-allora.... - cominciò.
- Alexia cosa mi devi dire? - le chiesi cominciando a preoccuparmi.
- Niente di cui preoccuparsi sono solo delle piccole informazioni sul mio passato che non riesco più a tenerti all'oscuro. - rispose.
-Io sono riuscita a toccare il tuo ciondolo al contrario di tutti gli lori licantropi. Sai perché? Io ho una cosa che mi protegge dal suo potere.
Se un normale licantropo prende in mano quell'oggetto viene ucciso dalla sua energia. Solo gli Alpha puri,ovvero quelli che ci nascono,quelli come te e tuo fratello, possono averlo senza rischiare la vita poiché riescono a sopportare la sua forza. - disse.
- beh, allora tu come hai fatto a tenerlo in mano per un pomeriggio intero, senza conseguenze? - le chiesi.

Senza parlare mi mostrò un ciondolo che portava al collo.
Era lucente quasi come il mio ma una gemma blu come gli occhi di un Omega spiccava più che mai. Era abbracciata da un lupo anch'esso con gli occhi azzurri.
Quando Alexia premette le sue dita contro il ciondolo i suoi occhi passarono da un colore giallo intenso a un'azzurro cristallino.

Ma come fa a farlo? Lei ora è una mia Beta non un Omega. Eppure i suoi occhi sono azzurri.
-ma... Perché hanno cambiato colore?!-
Chesi balbettando dallo stupore.

- Mia madre conosceva una potente strega. Avevo un anno e il morso dei miei genitori non aveva funzionato e in questi casi si è destinati a morire.
L' incantesimo mi fece percorrere tutte le tre trasformzioni.
Prima i miei occhi diventarono rossi come un Alpha, ma il "destino" come uno spirito per le streghe, a cui sono legate, la costrinse a farmi scendere di casta e i miei occhi diventarono gialli.
Ma il branco di mia madre, il branco dei Solitari-Omega, non mi avrebbe mai accettata come Beta, così la strega provó a farmi colorare gli occhi di blu ma un dolore straziante mi pervase e le mie urla la fecero smettere di recitare l' incantesimo. Mia madre le fece costruire un'amuleto...questo.
Quando uscii di fronte al branco, toccai prima il ciondolo che mi fece trasformare in un licantropo Omega e così potetti entrare a far parte del loro gruppo di Solitari. In pratica sono una mezza beta mezza omega. - finì sorseggiando dell' acqua dal lago.
Streghe? Solitari? Beta-Omega? Ma è tutto assurdo...
- beh... Una settimana fa, ti avrei detto anche che i licantropi non esistevano e ti avrei presa in giro, ma ora credo che tutto sia possibile ormai. Ti ringrazio per avermi svelato questi tuoi segreti, ora so che mi posso veramente fidare di te. -dissi.
-Ora sarà meglio tornare alla tana altrimenti verranno a cercarci se non li portiamo a pranzare ahaha- le consigliai dirigendomi verso casa.

Una volta arrivate andammo da Black per chiamarlo e andare a caccia. Ci sedemmo fuori casa sua, aspettando che il resto del branco si organizzasse per partire.
Ma all'improvviso un'ululato ci fece balzare in piedi.
Lo riconobbi subito, l' ululato d'allarme era di mio fratello.
-WOLF!- urlai spaventata cercandolo con tutti i miei sensi da licantropo. Ma non sentivo nessun rumore, nessun odore...niente.
- Restate qui e occupatevi del branco io vado a cercarlo. - ordinai ad Alexia e Black.
- No! Noi veniamo con te! - disse Black.
- VOI ORA VI OCCUPERETE DEL BRANCO MENTRE IO ANDRÓ A CERCARE MIO FRATELLO E QUESTO
É UN ORDINE! - gli dissi a entrambi.
Capirono e tornarono dal branco per portarli nella Sala Grande dove si tenevano di solito le cerimonie.
Io partii in mezzo alla foresta alla ricerca di Wolf seguendo il suo odore.
Quando lo vidi mi fermai improvvisamente.
Era steso lì, in mezzo ad una pozza di sangue che capii, non era il suo ma quello di un altro licantropo che lo aveva attaccato, uno forte un'altro Alpha... ma chi era?

ALPHAWhere stories live. Discover now