IL TRENO

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Sono qui seduta su questo treno che molto probabilmente mi porterà da lui.
Leggo un cartello in cui appare la scritta: vagone 12.
Sospiro un poco...ho paura di rincontrarlo dopo tanti mesi, ho paura di ricascare nel suo amore incasinato e nei suoi giochi di parole.
Ho paura di lui, di me, e di noi...quell'amore così perfetto da essere letale per entrambi.
Guardo fuori dal finestrino e vedo tante cose sfocate...mi ricorda tutto ciò che vedo quando piango, la sera, quando tutti sono a letto e devo trattenere il rumore per non disturbare.
Lui era sparito e per 12 mesi non si era fatto sentire...così io ormai avevo imparato a convivere con la mancanza e mi ero fatta una nuova vita.
Ammetto che fu difficile, ma piano piano ce la feci. Trovai un ragazzo e una migliore amica che mi aiutarono a superare tutto.
Ora ero fidanzata e tutto sembrava perfetto...ma lui riapparve proprio quando stavo per andare al mare.
Mi disse che il giorno dopo saremmo stati quelli dell'estate precedente, io con il mio sorriso, lui il mio ragazzo dagli occhi azzurri.
Lui era lì ad aspettarmi e io non volevo andare dove mi attendeva.
Non volevo passare poi un altro anno a dimenticare quelle parole dette per ferirci...per dimenticare quell'amore di mare, quello vero in un periodo sbagliato.
Ora il treno corre veloce sulle rotaie e tra poco mi porterà a destinazione.
Il mio sguardo si perde fuori a guardare il cielo mentre mille domande mi frullavano per la testa...
Lo dovrei perdonare se torna? Perché non so se riuscirei a perdonarlo, non so se riuscirei a cancellare tutto il periodo in cui sono stata male a causa sua, il tempo che ho perso, le nottate a perdere il sonno, le lacrime sprecate per qualcuno che non se lo merita. Non lo so se avrei la forza di perdonarlo. Di ricominciare tutto, con la paura che possa accadere di nuovo la stessa cosa. Non lo so se riuscirei a calpestare il mio orgoglio, perché diciamocelo, alla fine sono la rabbia e l'orgoglio ad avermi tenuta in vita finché non è tornato. Sarebbe come tradirli. Lui dov'era mentre l'orgoglio mi sosteneva? Dove diavolo era?Chissà se il vero coraggio starebbe nel perdonarlo o nel cacciarlo via a calci. Perché non so neanche se, quando avrà capito cosa ha perso se ci sarà la forza di dirgli che ormai è troppo tardi. Sarei più forte se riuscissi a sconfiggere la mia dipendenza da lui, il disperato bisogno di averlo accanto, o se passassi sopra ogni cosa, ogni errore, ogni umiliazione, per amore? Con quale faccia potrei dirgli che l'ho sempre aspettato, che l'ho sempre amato? Con quale cuore, sapendo di amarlo, lo lascerei andar via? Eppure è tornato e dice di amarmi...
Ma giuro, non pensavo che sarebbe tornato. Avevo smesso di sperarlo già da un po'. Perché ad un certo punto ti ci abitui, ti ripeti "tanto non torna" e lo fai per così tante volte che alla fine te ne convinci. Ed io mi ero convinta che tu non tornavi. Ma poi l'hai fatto. Sei tornato.
Chiudo gli occhi con questi pensieri fino al risveglio alla stazione...

SEI LA MIA DISTRUZIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora