5. Lost

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《Chiamate l'ambulanza.》urlò qualcuno, mentre nel locale si diffuse un caos totale.
Non stavo capendo più niente, Jessie era inginocchiata accanto a Chris e piangeva sussurrandogli qualcosa.
Lui invece teneva ancora gli occhi aperti, mentre rerspirava affannosamente e guardava il soffitto.
Il sangue gli colava dalla spalla. Qualcuno gli aveva sparato...
Poco dopo si sentirono le sirene. La maggior parte delle persone nel pub erano scappate. Eravamo rimasti in pochi. Chris fu preso da due medici e venne messo sulla barella.
Una volta entrati nell'ambulanza partirono. David, il ragazzo di prima, entrò nella sua macchina insieme ad altri due maschi.
《Andiamo. Vi porto a casa.》disse Justin.
《Non ci penso neanche, voglio andare da lui.》sbottò Jessie, con il trucco che cadeva sulle sue guance, per le troppe lacrime.
《Va bene.》disse Justin rassegnato.
Etrammo nella sua macchina e inseguimmo l'ambulanza.
Ero terorrizzata in quel momento. Chi diavolo avrebbe dovuto sparare a Chris? Chi erano i "Sharks"?
E Justin cosa c'entrava?
Molte domande mi giravano per la mente, ma pensai che fosse meglio non dire niente.
Arivammo all'ospedale ed entrammo.
Chris fu portato in una sala e noi dovemmo aspettare fuori.
《Non è grave, vero?》chiese Justin ad un infermiere.
《Dobbiamo solo estrarre il proiettile dalla spalla. Durerà un po', ma il vostro amico starà bene.》cercò di sorriderci e se ne andò.
Justin cominciò a imprecare e si sedette su una sedia, portando le mani sul viso.
《Avevi detto che eravamo in pace con i Sharks.》si rivolse a David.
《Sono dei ingannatori.》strinse i denti quest'ultimo.
《La faremo pagare.》disse un'altro ragazzo.
Non capivo perché stavo lì, insieme a loro. Da quanto avevo capito, anche Justin faceva parte di una gang o qualcosa del genere e non mi veniva da credere. Mi venivano i brividi solo al pensiero di lui con il coltello in mano.
《E loro due chi sono?》David diede uno sguardo confuso a me e Jessie.
《Lei è Jessie, la ragazza che Chris ha invitato. Lei è Kate.》disse vagamente Justin.
《Potete anche andarvene a casa, avete visto troppo.》David mi guardava con disprezzo ed io mi sentivo terribilmente piccola. Avevo ancora quel mini-vestito e mi vergognavo tantissimo.
《Jessie, andiamo.》mi rivolsi alla mia amica, che continuava a guardare la sranza dove avevano portato Chris.
Lo aveva appena conosciuto e già ci teneva così tanto.
《Io resto qui... per Chris.》disse sedendosi su una sedia, di fronte a Justin. Eravamo nella sala d'attesa.
《Jes, non posso rimanere qui vestita così.》bisbigliai.
《Tieni.》prese le chiavi della sua casa dalla borsetta e me le diede.
《Mi lasci andare sola di notte?》
A quel punto Justin sbuffò.
《Ti accompagno io.》si alzò dalla sedia e mise una mano sulla mia schiena. Sentii la pelle bruciare nel punto in cui la sua mano toccò, nonostante la giacca e la stoffa del vestito.
《Jes, andiamo a casa per favore.》la supplicai.
《No.》rispose dura.
Sospirai ed uscii insieme a Justin.
Entrammo in macchina e gli spiegai la via dove abitava Jessie.
《Mi dispiace per Chris. Cosa diavolo è successo?》chiesi una volta allacciata la cintura.
《Niente, non sono cose che ti riguardano.》indurì la mascella.
Mise in moto la macchina e partì.
《È normale che in questa città tutti abbiate un arma?》
《Kate, tu non sai quante gang girano qui intorno.》mi guardò per un secondo.
《Quindi anche tu fai parte di una gang?》avevo paura di domandarglielo, ma dovevo sapere.
Dopo un po' di silenzio rispose.
《Si. Per questo devi starmi lontano, e anche la tua amica da Chris.》
Il fatto che lui faceva parte di una gang mi spaventò. Probabilmente si drogava e faceva cose illegali, ma non avevo paura di lui. Non credevo che fosse così cattivo e pericoloso come voleva far sembrare. Non so per quale motivo, ma qualcosa mi diceva che c'era una piccola parte buona in lui.
La cosa che mi incuriosiva di più era perché ne facesse parte.
Era giovanissimo e invece di passare la sua vita a divertirsi come un normale adolescente, lui preferiva distruggersi la vita con una gang.
Chissà cosa faceva in quella squadra...
E tra l'altro era anche puttaniere.
Mi faceva schifo...
Rimanemmo in silenzio per qualche minuto. Mi sentivo a disagio quando ero con lui. Non sapevo mai cosa fare o dire, perché si arrabbiava per ogni cosa.
《Porca troia.》mormorò Justin.
《Cosa c'è?》lo guardai.
《Quel pezzo di merda ci sta seguendo.》spostava continuamente lo sguardo dalla strada allo specchietto sopra e viceversa.
Mi girai di dietro e vidi una macchina che ci seguiva.
《Chi è?》chiesi, cercando di non cadere nel panico.
《Credo sia uno degli Sharks, conosco la macchina. Ci sta seguendo da quando siamo partiti dall'ospedale.》
Strinse ancora più forte il volante facendo diventare le nocche bianche.
Prese un'altra strada in molta velocità, facendo strillare le ruote.
《Che fai? Dovevi andare a sinistra.》
《Non posso fermarmi. Mi farebbe il culo. Devo seminarlo.》strinse i denti.
Mi buttai sul sedile sbuffando.
Continuò ad aumentare la velocità, mentre io stringevo il sedile.
C

Love is Impossible || JB [REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora