29.

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pov's Andrea
Non ho nemmeno avuto il tempo per dirigermi verso la sala che la mano di Marco mi afferrò per fermarmi
<<Oh ma ci sei o ci fai cazzo?>> mi domandò diretto con tono scontroso
<<Ti prego non dire niente>>
<<Non dire niente?? Andrea ma te come cazzo stai ragionando?>> mi chiese spingendomi
<<Me lasci sta'!?>> esclamai prendendolo per il colletto della maglia <<Non c'ho voglia di litigare con te cazzo! E adesso per favore lasciami passare>> aggiunsi lasciandolo con una piccola spinta per allontanarlo da me
<<No no, io non ti lascio andare fino a quando non mi avrai spiegato tutto>>
<<Caph forse non hai ben capito, o ti levi o sta volta le pigli veramente>> dissi sul l'orlo di scoppiare in un attacco di rabbia
<<Oh ma lo vedi? non puoi sempre fare di testa tua, hai visto dove ti ha portato sta volta? e adesso come glielo dici a Victoria del bacio?>>
<<Non sono cose che ti riguardano>> dissi cercando di nascondere il timore che tutto ciò potesse giungere alle orecchie di Vicky passando per la sua bocca.
<<Ah no? Perché a me sembra proprio di sì invece, non solo ti fai quella sporca imbrogliona della tua ex ma ti permetti pure di dire che io non c'entro nulla! io ho smesso di provarci con Victoria perché a lei piaci tu! ma se questo è quello che deve ottenere in cambio allora sono pronto a rientrare in gioco, non voglio più vederla soffrire...>>
<<Non ci posso credere>> una voce femminile mi ha bloccato dal compiere qualsiasi movimento che sarebbe andato a scapito del ragazzo davanti a me <<Andrea è vero quello che ha appena detto Caph?>> mi chiese lei incredula ricevendo da parte mia come risposta un profondo silenzio accompagnato da un volto colpevole e dispiaciuto allo stesso tempo <<È vero?!>> urlò lei esigendo di udire la mia voce
<<Si è vero, ma Huda ti scongiuro... non dire niente a Vicky, troverò io il modo o comunque la manie..>> senza nemmeno darmi il tempo di finire la frase lei si voltò dirigendosi verso il lato opposto del corridoio.
<<Non ti conviene seguirl->>
<<Sta zitto e lasciami stare, se solo sapessi farti i cazzi tuoi tutto questo non sarebbe successo>> dissi incamminandomi verso la stanza dove Huda si era diretta e dove anche tutti gli altri stavano probabilmente mettendo apposto.
<<Se solo tu sapessi comportarti decentemente a quest'ora non avresti tutti questi casini Andre>> aggiunse Marco con un filo di voce. Feci finta di non sentirlo, litigare con lui mi portava solo guai ultimamente.

pov's Huda
<<Hey Huda tutto ok?>> mi chiese Pietro vedendomi entrare in salotto
<<Si tranquillo, Caph e Faster stavano solo facendo i cretini>> e successivamente a quelle parole mi sono diretta con passo spedito verso le scale che portano al piano di sopra.
Una volta nella camera degli ospiti mi sono stesa a pancia in su nel letto bloccandomi a guardare il soffitto;
in questo momento vorrei solo scomparire da qua, andarmene lontano per non dover affrontare tutti i problemi che crescono sempre più velocemente. Mi manca casa.
Il fatto è che essendo un personaggio pubblico devo sempre cercare di mantenere un certo profilo positivo sotterando di conseguenza tutto ciò che nel mentre mi mangia pian piano dentro.
<<Posso?>> mi sono disconnessa dai miei pensieri notando il volto di Erin sbucare dalla soglia della porta
<<Mh si>> sarò sincera ora come ora vorrei restare da sola ma non riesco a dirgli di no
<<Che succede?>> mi chiese lui sedendosi in fondo al letto <<È per la visita inaspettata di Rachele e Camilla se ti comporti così? non devi prendertela se è per quello, ne abbiamo già parlato>> aggiunse dopo non aver ricevuto alcuna risposta da parte mia; in un primo momento, presa forse ancora dalle emozioni forti che sto provando, avrei voluto raccontargli quello che stavano confabulando Marco e Andrea ma, dopo averci pensato un po più affondo, ho deciso di assecondare la sua ipotesi
<<Si hai ragione, non dovrei ma non posso farne a meno, non riesco a non pensare a quanto siano state false... si sono solo approfittate della mia amicizia!>>.
I suoi occhi brillano nell'oscurità generale della stanza, rotta solo dalla luce soffusa emanata dalla lampada sul comodino, e il suo respiro è calmo; anche se ci avessi impiegato più tempo del dovuto a rispondergli lui sarebbe rimasto lì affianco a me aspettando solo di udire la mia voce e devo ammettere che questo è uno dei tanti pezzi del puzzle che ammiro di questo ragazzo.
<<Dai adesso cerca di distrarti un po, non dovrebbero più farsi vedere ormai, o almeno spero>>
<<Mh, siamo in due a sperare>> dissi mentre la mia mano sta stringendo la sua
<<Comunque ero venuto per dirti che è ormai l'ora di andare, gli altri stanno aspettando solo noi>>
<<Va bene, allora scendiamo che ho proprio bisogno di riposarmi un po nel letto di casa mia>>.

pov's Victoria
<<Si si, adesso però lasciaci andare a casa che sennò questi sono tutt'altro che giorni di riposo!>> esclamò Piccolo tirando un pugno sulla spalla a Ghera.
Devo ammettere che nonostante Duccio, Fares e Ghera si stiano stuzzicano ironicamente, l'atmosfera che si percepisce in giardino è molto pesante infatti Andrea non ha più proferito parola e sta continuando a digitare qualcosa al telefono, quest'ultimo non viene calcolato di striscio da Marco che dopo averlo cercato emana un'energia spenta in quanto i suoi occhi non splendono più come prima. Inoltre Huda e Dario sono scomparsi; spero che la loro assenza sia derivata da cose innerenti al loro sentimento e non ad altro.
<<Vuoi uno strappo a casa?>> dopo quella domanda, mi misi nella classica posa di chi ironicamente pensa, fingendo di star decidendo veramente che cosa rispondere. I miei occhi si posarono furbamente su colui che mi avrebbe dovuto dare un passaggio, su quella figura che in questo momento mi sta facendo ghiacciare dentro
<<Mh accetterò solo a patto che la musica non vada sopra al 12! non credo che la mia testa reggerebbe dell'altro casino>>
<<Affare fatto!>> esclamò Caph con un piccolo sorriso.

<<Eccovi finalmente! tutto ok?>> chiese Pietro vedendo comparire le uniche due sagome che mancavano all'appello.
<<Si tutto ok, questa sera do' io un passaggio ad Huda>> disse Dario intanto che sta iniziando a salutare i suoi amici.
<<Hey, stai bene?>> sussurai alla mia amica mentre la sto abbracciando per salutarla
<<Si tranquilla. Buonanotte Vicky!>> mi rispose lei con un tono che in realtà mi ha fatto percepire che sotto sotto c'è qualcosa che non va.
Durante tutto il ritorno, oltre a riflettere sul possibile problema della mia amica, pensai a Faster, all'ultimo momento in cui l'ho visto salire nella macchina in cui io stessa sarei dovuta andare e al fatto che non mi ha né più guardata né tanto meno salutata.

È un altro ciak || FasterWhere stories live. Discover now