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pov's Victoria
<<O mio Dio, non di nuovo>> dissi ad alta voce guardando la sveglia. Sono le 8.30 e io dovrei essere a lezione. Mi alzai di scatto e mi preparai in fretta e furia vestendomi con dei jeans strappati, una felpa nera e con le mie adidas classiche. Presa la borsa coi libri ed il computer uscii di casa senza nemmeno fare colazione. La settimana era passata abbastanza velocemente e senza troppi intoppi anche perché i ragazzi erano stati a Milano e a Roma per circa 3 giorni per fare delle interviste varie e quindi non li vedevo da un po. Io nel mentre ero finalmente riuscita a dare un esame che avevo mollato all'ultimo minuto a Gennaio per i motivi che mi hanno portato qui ad Empoli. Il mese di Marzo si sta rivelando ricco di studio anche perchè mi sono prefissata di portarmi avanti il più possibile per cercare di colmare il vuoto che ci sarà poi, quando fra meno di un mese, dovrò partire per il Tour coi bnkr.

Mi sto annoiando abbastanza oggi a lezione poiché essendo venerdì la mia attenzione è allo stremo ma per fortuna in mio soccorso arrivò una notifica

M(arco):"Oi bellissima, che fai di bello?"

V:"Niente di che, sto a lezione e la mia noia sta alle stelle... Tu?"

M:"Sto tornando con gli altri da Roma, dopo fai un salto al bunker?"

V:"Non credo di riuscire, dovrei studiare"

M:"Uffa, ma nemmeno 5 minuti? Ti ricordo che questa settimana il tuo bel faccino si è visto poco in giro"

V:"Forse sta sera riesco ok? ma non ne sono sicura"

M:"No sta sera niente bunker perché saremo a cena con Sethu che dobbiamo finire di parlare di alcune robe inerenti al tour, però se vuoi puoi venire con noi, ci dovrebbe essere anche Huda"

V:"Mhhh, non posso dirti di no per 2 volte di fila quindi... ci sarò"

M:"Perfetto, ah e prima che mi scordi, c'è un dress code elegante per sta sera, siamo in un ristorante abbastanza lussuoso"

Ho appoggiato il telefono pentendomi amaramente di aver accettato. Elegante? significa vestito? se va bene è da più di un anno che non me ne metto uno.

Uscita dall'uni chiamai Huda esponendole il mio problema e lei, la mia grande salvatrice, mi invitò per il tardo pomeriggio a casa sua dicendo di avere il vestito perfetto per me e così, dopo essermi fermata nel mio appartamento a studiare per circa 3 orette, uscii nuovamente per avviarmi da Huda.

<<Per quanto ancora dovrò tenere gli occhi chiusi?>> chiesi con tono curioso
<<Dammi almeno il tempo di prendere il vestitoo... Ok, ora puoi aprirli>>
<<Oh mio Dio>> la mia faccia sta esprimendo tutta la felicità che provo in questo momento <<È stupendo>>
Si tratta di un vestito lungo, aderente, nero, di seta con la parte alta a fascia senza spalline e uno spacco nella gamba sinistra
<<Se è stupendo così allora quando lo indosserai sarà divino>> disse Huda facendomi l'occhiolino.
Mentre me lo provavo me ne innamorai
<<Ti sta benissimo>> disse la mia amica spalancando la bocca per poi aggiungere <<Sta sera ci sarà una strage di ragazzi a causa tua>> la guardai e assieme iniziammo a ridere.
<<Anche tu non scherzi>> dissi vedendola rientrare in camera dopo 5 minuti con addosso un completo rosso porpora strutturato con un top munito di spalline basse e aderente e una gonna lunga, sempre aderente, con spacco.

<<Ecco siamo arrivate>> Successivamente a quelle parole mi sono voltata di scatto a guardare fuori dal finestrino del taxi e non posso credere a ciò che sto vedendo, il veicolo sta attraversando un lungo viale di abeti fra le campagne toscane su una stradina di ghiaia
<<Bello eh?>> mi chiese la mia amica una volta scese dalla macchina ricevendo come risposta solo un verso di approvazione. La scalinata davanti a noi mi ricordava molto quella che vedevo da piccola nel cartone di Cenerentola e l'edificio di un bianco accesso situato incima ad essa assomiglia molto ad un castello. "Ma dove mi hanno portata?" pensai ancora incredula.
<<Huda, Victoria siete voi?>> disse una voce confusa alle nostre spalle la quale ci fece successivamente girare rivelandoci i volti rossi di Pietro, Caph e Jack.
<<Oh ciao ragazzi!>>
<<Siete stupende>> <<Già...>> <<Sembrate due stelle>>
dissero facendoci arrossire mentre ci salutavamo con degli abbracci.
<<Comunque gli altri sono già dentro>>
<<Ok, allora entriamo>>

Mi sembra di trovarmi dentro ad un castello, il tappeto rosso su cui cammino, i lampadari enormi e sbrilluccicosi, i camerieri fermi al muro come se fossero delle guardie reali... Finalmente siamo entrati in una grande sala con parecchi tavoli ricoperti da una tovaglia bianca e un mise en place di color scuro; il nostro è proprio situato al centro della confortevole stanza e lì, già seduti ci sono Erin, Piccolo, Andrea, Sethu e il suo chitarrista.
<<Ciao a tutti>> dissero i ragazzi salutando chi era già arrivato con la mano. Io e Huda invece ci scambiammo due baci con tutti quanti presentandoci a Sethu e al chitarrista che scoprii chiamarsi Jiz. Anche Andre questa volta mi salutò con due baci, forse solo perché ci trovavamo in un contesto troppo elegante per permetterci un secco "ciao" e basta.
Erin fece sedere Huda, spostandole la sedia, al centro degli ultimi tre posti rimasti per poi accomodarsi fra lei e Marco. Così io mi ritrovai obbligata a sedermi nell'unico posto rimasto.
<<Lo so che lo hai fatto apposta>> sussurai all'orecchio della mia amica mentre Faster si alzò per farmi sedere.
Al mio <<Grazie mille>> lui si limitò a rispondere con un occhiolino e successivamente, mentre tutti iniziarono a chiaccherare del più e del meno, lui si rivolse a me con un tono calmo
<<Devo essere sincero, questo vestito ti dona proprio>> arrossii, Andrea mi aveva appena fatto un complimento? Non feci in tempo a rispondergli poiché si era già inchiaccherato con Piccolo.
<<Ci troviamo qui per confermare le special guests di Sethu con Jiz in qualche nostra data del Tour Club>> disse Erin dando luogo ad un lungo applauso <<Okok, quindi in poche parole si festeggia?>> disse Sethu alzando il bicchiere per brindare.

<<Signori, ecco il 1° secondo, una grigliata mista di maiale con costoletta, stinco, pancetta, salsiccia, cotechino e come contorno, invece, vi proponiamo queste verdure miste grigliate>> disse un cameriere mettendosi fra me e Faster. Quando finalmente si spostò notai che il ragazzo coi capelli corvini mi stava guardando e, presa probabilmente dal momento, spinta da qualche bicchiere di troppo, gli mandai un bacio volante. Lui mi sorrise e, dopo qualche istante, la sua mano si appoggiò lentamente sulla mia coscia sinistra facendomi inrigidire come una statua. Mentre mi accarezzava la gamba nascosto dalla tovaglia sentii il sangue bollirmi dentro e i miei pensieri farsi più forti "E adesso? che faccio?"

È un altro ciak || FasterWhere stories live. Discover now