20.

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<<Ricordami un attimo a che tavolo eri>>
<<Al due di cuori>>
<<Perfetto, ti faccio pagare allora>>
Dopo aver salutato Sara e averle promesso che sarei tornata a trovarla presto, uscii col cuore pieno di tristezza.. Faster non è venuto ed ora dovrò affrontare Caph; sarò sincera fino all'ultimo ci ho sperato di vederlo entrare nel locale... ma a quanto pare è ancora troppo arrabbiato per parlare con me.
<<Due di cuori eh?>> disse una voce alle mie spalle facendomi sobbalzare dallo spavento <<Come la prima volta?>>
<<Oddio ma sei tu!>> esclamai dopo aver visto il volto di Andre <<Credevo che non saresti più venuto>> gli dissi mentre lui si incamminò con me per il marciapiede.
<<In realtà anch'io la pensavo così, ma poi mi sono detto "che cosa ci perdo io se vado?">> disse facendomi arrossire
<<Scusami Andrea.. scusami davvero per tutto>> dissi chinando il capo
<<Non sono venuto qui solo per ricevere delle scuse da parte tua Vicky>> affermò intanto che le sue dita mi tirarono su il volto per il mento <<Sono venuto per chiarire la situazione con te>>
Da quelle parole capii che sotto sotto anche Faster ci tiene alla nostra frequentazione e così mi scappò un sorrisetto
<<Senti, perché non continuiamo questo discorso da un'altra parte?>> mi chiese ricevendo come risposta un mio cenno positivo del capo.

Dopo un silenzioso viaggetto in macchina mi accorsi che siamo tornati ad Empoli
<<Quella è casa mia>> disse indicando una casetta illuminata da un lampione <<Che bellina>> esclamai io osservandola rapita poiché è la prima volta che la vedo <<È qui che mi volevi portare?>>
<<No, non proprio>> disse mentre sta parcheggiando di fronte a casa sua
<<Facciamo una passeggiata?>> mi chiese poi mentre mi aprì la portiera della macchina per farmi scendere
<<Mh, va bene>>
<<Perfetto, aspetta che prendo anche Akhen>>
Successivamente ci siamo incamminati chiaccherando per una stradina di campagna illuminata solo dalla luce delle stelle e della luna; mentre stiamo procedendo per il sentiero tira un lieve venticello abbastanza forte da far ballare i miei capelli con l'aria e da far volare via il fumo della sigaretta di Andrea
<<...E dopo sai com'è andata>> dissi io dopo aver finito di raccontare al ragazzo dai capelli corvini come erano andate le cose fra me e Caph la sera prima
<<Capisco, scusami se ho reagito in maniera così avventata ma capirai che..>>
<<Non c'è bisogno che mi spieghi niente, anch'io al tuo posto avrei reagito d'istinto, però ti ringrazio per avermi dato la possibilità di chiarire>>
<<Perché tu non lo avresti fatto con me?>>
<<Certo che lo avrei fatto!>> dissi senza pensarci due volte con tono sicuro per poi cambiare discorso <<Ma ora toglimi un dubbio.. sta mattina è successo qualcosa fra te e Caph?>> gli chiesi cercando di non fargli capire che io sapevo già in generale, grazie a Pietro, della loro litigata.
<<Nah, ci siamo fumati una sigaretta e abbiamo fatto due chiacchere>> disse guardandomi facendo spallucce per poi cambiare nuovamente discorso
<<E invece perché non mi hai detto nulla quando Caph è passato da te?>>
<<Non volevo che fra voi due nascesse una sorta di "conflitto">>
<<Quindi tu sapevi che lui ha un interesse per te?>>
<<Diciamo che lo avevo più o meno intuito>>
<<E preferisci non mettere le cose apposto? Che sei per caso indecisa fra me e lui?>> disse con tono titubante mettendosi davanti a me
<<No?>> risposi evitando il suo sguardo
<<Quindi fra me e lui chi hai scelto?>>
<<...>>
<<Puoi dirmelo tranquillamente, io non mi offend->>
<<Te>> sussurai
<<Come scusa?>> mi invitò lui a ripete
<<Te!>>
<<Vorrei che i tuoi occhi stiano fissi sui miei mentre lo dici>> aggiunse facendomi voltare verso di lui
<<Ho sempre scelto te Andrea>> e, dopo che quelle parole si sono perse nell'ambiente circostante, Andrea mi baciò con tutta quella passione che più di qualunque altra cosa stavo aspettando in quel momento.
<<Non credere che questo basti per farti perdonare però>> aggiunse sorridendomi maliziosamente mentre le sue mani scendevano lungo il mio corpo che non sfioravano da troppo ormai
<<Sei proprio uno scemo!>> esclamai io ridendo e, dopo qualche altro bacio veloce, ci siamo incamminati sulla via di ritorno verso casa di Andrea.

Non ho avuto nemmeno il tempo di vedere l'interno della sua abitazione poiché una volta che si è chiuso la porta dietro alla schiena mi ha preso per la mano dicendo <<Vieni>> per poi trascinarmi lungo un corridoio grigio perla.
Una volta entrati nella sua camera osservai quanto essa riesca ad avere un effetto ipnotico su di me, le pareti sono di un nero intenso come quello dei suoi capelli corvini, i mobili di un colore bianco opaco, il letto è di tipo matrimoniale e le coperte sono di un bianco accesso come anche la cuccia di Akhen
<<Tranquilla, il mio piccolino dorme in salotto>> mi disse notando dove sto guardando
<<Benvenuta nella mia umile dimora>> aggiunse poi spalancando le braccia
<<Devo ammettere che è davvero ordinata per essere gestita da uno come te>>
<<Ve' che dal vivo posso rivelare molto più di quanto dimostro di saper fare>> disse facendomi un occhiolino
<<Ah si?>> chiesi con un tono che andava dal curioso al provocante
<<Vuoi scoprirlo?>> disse avvicinandosi pian piano a me mentre sulle sue labbra si posò un sorrisetto divertito; i battiti del mio cuore intanto si fanno sempre più forti ed improvvisamente sento caldo, un caldo che viene da dentro e inonda ogni parte di me; il caldo più piacevole di tutta la mia vita. Se solo lui non scrutasse attento ogni mio movimento, avrei già iniziato a farmi aria con la mano.
La tensione fra di noi sta alle stelle e così, dopo essermi fatta coraggio, lo afferai per la maglia invitandolo con me a seguirmi sul letto; allacciai le braccia al suo collo e iniziai a lasciargli baci sul collo, fino a dietro l'orecchio, uno dei punti deboli di Andrea che avevo scoperto dopo la prima serata passata assieme.
<<Vedo che mi hai studiato a fondo>> disse col fiato spezzato da sospiri di piacere <<Ma non ti farò vincere facile>> aggiunse per poi iniziare a spogliarmi.

È un altro ciak || FasterМесто, где живут истории. Откройте их для себя