Congiunzioni

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Nel freddo e nebbioso mattino del 1805, Xavier ili viaggiatori del tempo si ritrovo su una riva desolata. L'aria era densa di mistero, e il sole appena spuntato colorava il cielo di sfumature arancioni e rosa. Ma non era solo. Un varco spazio-temporale si era aperto, e creature fatte di pura energia iniziarono a emergere da esso.

Le creature sembravano danzare nell'aria, scintillando come stelle cadenti. Erano eteree, senza forma definita, ma emanavano una bellezza incomprensibile. Xavier si avvicinò a una di esse, osservandola con curiosità. Aveva la sensazione che queste creature fossero legate a qualcosa di più grande, a un segreto che avrebbe potuto cambiare il corso della storia.

Ma la cosa più sorprendente era l'umanoide che seguiva le creature. La sua pelle arancione brillava come il fuoco al tramonto, e i simboli che ricordavano i quasar erano incisi sulla sua fronte. I suoi capelli bianchi erano raccolti in tanti piccoli codini, e indossava un vestito bianco futuristico che sembrava fatto di luce stessa. La sua sclera nera e l'iride arancio lo facevano sembrare un essere proveniente da un'altra dimensione.

L'umanoide si avvicinò a Xavier e parlò con una voce melodiosa: "Sono arrivato nel momento giusto. Il nostro mondo è in pericolo, e solo voi potete aiutarci." Raccontò di un'antica profezia che parlava di un allineamento planetario totale, un evento che avrebbe potuto sbloccare il potere delle creature energetiche e salvare il suo mondo.

Xavier ascoltò attentamente. Doveva decidere se fidarsi di questo strano visitatore e se accettare la missione che lo attendeva. Nel frattempo, l'umanoide disegnò un simbolo nel terreno con la punta delle dita, creando un portale verso il suo mondo. Era un rischio, ma Xavier sapeva che il destino dell'umanità dipendeva da quella scelta.

E così, con il cuore pieno di coraggio, Xavier attraversò il portale, pronto a combattere per la sopravvivenza di un mondo sconosciuto. Le creature energetiche li seguirono, danzando nell'aria come stelle cadenti, mentre l'umanoide li guidava verso l'avventura che li avrebbe cambiati per sempre.

Senza alcun preavviso i talismani vibrarono all'unisono, creando un'energia che avvolse i combattenti. Il loro grido di battaglia si perse nel fragore della risonanza, e improvvisamente si trovarono in un luogo oltre il tempo e lo spazio.

I campioni convocati da un'entità cosmica senza nome si ritrovarono sospesi nello spazio profondo. Erano stati strappati dai campi di battaglia di Olympus, Asgard, Avalon e Atlantis, e ora si trovavano in un luogo oltre il tempo e lo spazio.

Ricomparverò anche alcuni Humanimals ritenuti perduti, Come Tiago. Era presente anche Lola, l'astrofisica fluttuava tra le stelle, la sua armatura scintillante rifletteva la luce delle costellazioni. Nonostante l'assenza di aria, potevano respirare liberamente, come se il vuoto stesso li proteggesse, Il freddo non li toccava; sembrava essere parte di questo luogo misterioso.

Xavier, l'uomo del futuro. I suoi occhi scrutavano le profondità, cercando indizi e verità nascoste.

Nessuno di loro sapeva perché erano stati chiamati li, ma sentivano che il loro destino era intrecciato con quel luogo. Le stelle brillavano come guide, e il silenzio del cosmo sembrava contenere risposte.

Nel momento in cui Nadir, la neonata, aprì gli occhi, il mondo sembrò trattenere il respiro. La sua pupilla, come un buco nero nel cielo, assorbì la luce e la trasformò in un potere che sfidava l'universo stesso. I guerrieri che le erano stati fedeli si alzarono, come se una forza invisibile li sollevasse. Ognuno di loro divenne invincibile, pervaso da un vigore rinnovato.

Vladimir, che giaceva ferito, sentì il calore della guarigione attraversare le sue vene. Le ferite si richiusero, la carne si ricompose, e il suo corpo si rialzò con una forza che non aveva mai conosciuto. 

Maya Calypso, le due sorelle, portarono a termine i loro attacchi. Le loro armi tagliarono l'oceano, cancellando dall'esistenza Sheila, la donna ormai divenuta mostro, che aveva cercato di distruggerle. Di lei rimasero solo i lunghi capelli recisi nell'attacco, un muto testimone della sua fine.

 Erik scagliò la sua spada verso il cuore del vortice. La lama si illuminò di un potere celeste, un energia che non consuma ma purifica, e colpì Rayyan in pieno petto. Il demone dell'aria emisè un urlo che si disperse nel vento, mentre la sua forma si dissolse in una tempesta che si placò lentamente.

Adam ed Eve, i guardiani del paradiso terrestre, si dissolsero in un'esplosione di energia primordiale, dal potere congiunto di Lily e Costa. Le loro anime si fusero con il cosmo, diventando parte dell'universo stesso. 

Ken, il maestoso minotauro, ricacciò tutte le fiamme generate nello scontro nell'arma da fuoco a forma di drago di Drake. La detonazione che ne seguì fu così potente da incenerire Drake, il drago che aveva osato sfidare l'olimpo.

La neonata, ora circondata dai suoi guerrieri, si ergeva come un faro di speranza. Il suo potere, un misto di luce e oscurità. Mentre il terreno tremava sotto i loro piedi e il cielo si illuminava di una luce divina, Nadir alzò le braccia al cielo. Il suo grido echeggiò attraverso le dimensioni, un richiamo alle forze ancestrali che vegliavano su di loro.

L'universo stesso sembrò rispondere alla sua chiamata. Il velo del cosmo circondo Nadir come un mantello di potere. La terra tremò, e le nuvole si aprirono, rivelando una luce che non apparteneva a questo mondo. La neonata, con gli occhi ancora aperti, si preparò per il suo compito. Doveva proteggere l'equilibrio tra il bene e il male, tra la luce e l'oscurità. E mentre il suo potere raggiungeva l'apice, Nadir crebbe in dimensioni, fino a diventare una bambina androgina di 10 anni.

si lanciò verso il nemico finale, Zenith, che aveva cercato di distruggere tutto ciò che era sacro.

Lo scontro fu immediato ma epico, un turbine di potere multicolore che scuoteva le fondamenta del cosmo. Nadir, con le ali infuocate, e gli occhi che avevano tutti i colori e nessuno allo stesso tempo. Si scagliò contro Zenith. La bimba, ora avvolta da un'armatura di luce, non si piegò. La sua spada, un raggio di pura energia, fendeva l'aria, tagliando le stesse radici dell'oscurità. L'esplosione finale fu come il tuono di un dio, un bagliore che cancellò anche Zenith dall'esistenza.

Nadir, la rinata, si ritrovò sola, circondata da un silenzio che sembrava eterno. Il suo compito era stato compiuto, ma sapeva che il suo viaggio non era finito. Doveva proteggere il mondo, guidare i suoi guerrieri e mantenere l'equilibrio. Con un ultimo sguardo al cielo, Nadir si preparò per la prossima sfida. Il suo nome sarebbe stato cantato nei secoli, la luce che aveva sconfitto l'oscurità.

HumanimalsWhere stories live. Discover now