CHAPTER 141 Pt2- Il mio Dio

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Mi faceva schifo tutto ciò. Ricordavo ancora qualche anno fa quando tutto questo già era successo con l'associazione spagnola del padre di Giovanni, avevo avuto gli incubi quella volta e adesso li sto avendo di nuovo. Quella sensazione di avere un pene nel culo e che una persona ti stia scopando senza che tu volessi, è proprio una sensazione che non consiglio proprio a nessuno. E siamo qui, io che subito questo stupro cercando solo di dimenarmi il più possibile sennò questo stronzo avrebbe continuato così tutta la notte ma proprio non ci riuscivo. Sentì la porta aprirsi di scatto e una figura di norma avanzò velocemente spostando Ciak da me. Finalmente non avevo un cazzo in culo e non ero ferrato dalla sua mano possente che quasi mi lasciava un livido. <<Piccolo, stai bene?>> Disse Giovanni togliendomi il nastro dalla bocca. I suoi blu preoccupati erano l'unica cosa che volevo in quel momento, quanto lo desideravo in quel momento... Mi tolse anche le fascette nel mentre che Ciak era ancora a terra stordito dal pugno di Giovanni. <<Si, aveva appena iniziato quello stronzo>> Dissi, il suo sguardo preoccupato mi faceva venire voglia di saltargli addosso e stringerlo più forte che potevo se non fosse stato per un pungo di ricambio di Ciak. Lo aveva proprio colpito in pieno e messo K.O. con una sola mossa. Ma quella forza dove la trovava? Giovanni era accasciato a terra, anch'esso stordito dal pugno. Il sangue che gli usciva dal naso e la sua messa in piedi subito dopo, mi sa che qua finisce a battaglia. Giovanni prese per la gola Ciak e lo sbatté al muro, così come aveva fatto quest'ultimo con me poco prima. <<Stammi a sentire stronzo, se lo tocchi di nuovo ti finisco con le mie mani>> Disse minaccioso Giovanni, non lo avevo visto così aggressivo. <<Ti ricordi ancora come si cammina? O hai bisogno della sedia a rotelle?>> Disse Ciak prima di caricargli un pugno nella pancia liberandosi e prendendo il controllo della situazione. <<Ciak smettila, non ti rendi conto di quello che stai combinando>> Dissi, cercai di fermarlo prima che avanzasse ancora di più verso Giovanni ma con una spinta mi trascinò dall'altra parte della stanza. Dannazione a quel coglione, ma dove la trovava la forza, per caso faceva il cosplay di Hulk? <<Sa baciare così tanto bene, è uno spreco avere te come marito non trovi? Eppure mi stavo divertendo a fare avanti e indietro su di lui, fin quando non sei arrivato tu e hai rovinato tutto>> Disse Ciak avanzando piano verso Giovanni. <<Prova a fare un altro passo>> Disse Giovanni e Ciak per vendetta glie lo fece apposta. Questo provò a sferrare un pugno che Giovanni schivò e lo sbatté di nuovo al muro. <<Le persone come te non meritano di stare sulla terra, dovresti farti un lavaggio del cervello>> Disse Giovanni, le vene del suo collo stavano incominciando a ingrossarsi. <<Mi stava piacendo un botto, quando l'ho baciato ho provato qualcosa di inspiegabile>> Disse Ciak, stava provando a far incazzare Giovanni a tutti gli effetti e ci stava riuscendo. <<E sai cosa mi è piaciuto di più? Quando glie l'ho infilato dentro, credo che adesso abbia capito che un pene giovane è meglio di uno vecchio in fase di putrefazione>> Continuò, Giovanni stava continuando a diventare rosso in viso e le vene erano quasi al punto di esplodere. Stringeva la sua presa sul collo di Ciak e tra poco lo avrebbe soffocato se non si sarebbe fermato. Ciak stava per perdere il respiro, così mi alzai dolente e fermai Giovanni facendogli lasciare la presa. Ciak tentò di recuperare ossigeno mentre dalla porta entrò Micheal confuso della situazione. <<Calmati, vuole che ti arrabbi>> Dissi prendendo il viso di Giovanni tra le mani. Quella pelle rossa, il sangue che gli usciva dal naso e le vene che stavano per esplodere; poche erano le volte che lo vedevo così, e poche sono le volte che avrebbe mantenuto il controllo. <<Cosa sta succedendo?>> Disse Ciak. <<L'anziano mi voleva strozzare>> Disse Ciak, che coglione. <<Tu mi stavi stuprando però>> Dissi mantenendo il viso di Giovanni verso di me cosicché non vedesse quella faccia di cazzo bianca. Doveva calmarsi sennò sarebbe stata la fine. <<Ciak vattene a casa, adesso>> Disse Micheal ma Ciak non obbedì. <<Quel coglione voleva strangolarmi>> urlò Ciak puntando il dito sulle spalle di Giovanni, così non mi aiutava. <<Va bene, ma adesso basta, devi calmarti>> Disse Micheal. <<No, io non mi calmo un cazzo>> Disse Ciak e avanzò prepotentemente verso di me spingendo Micheal di lato. <<Che cazzo hai da guardare? Lo so che lo stai facendo apposta>> Disse Ciak venendo in contro a me, non l'ho mai visto così arrabbiato. Mi prese per il colletto e tentò di spingermi ma feci resistenza e non mi mossi più di qualche centimetro. <<HO DETTO DI NON TOCCARLO>> Disse Giovanni riprendendolo e sbattendolo ancora una volta al muro, stavolta è stato così prepotente che il lampadario della casetta di legno traballò di colpo. <<Avanti finisci il lavoro. Tanto prima o poi si stancherà di te e verrà da me piangendo>> Disse Ciak, ma proprio non ce la facevano a stare fermi quei due. <<Giovanni lascialo>> Dissi, questo lo guardò negli occhi con una espressione di odio immensa e poi mi diete retta. <<Micheal portalo via>> Dissi e Micheal riuscì ad afferrarlo e portarlo via finalmente dalla nostra vista. Ma perché doveva succedere tutto questo casino? Ma andare a letto no vero? Facevano anche prima. <<Scusa>> Disse Giovanni non appena chiusi la porta alle mie spalle. Lo baciai, certo, il sapore metallico non era tanto ben accetto ma poco interessava. <<Tranquillo, come facevi a sapere che ero qui? Non dovevi essere con Giune a cucinare?>> Dissi. <<Ho visto come ti guardava e conosco bene quello sguardo. Sapevo che ti avrebbe preso nel momento perfetto e la mia gelosia continuava a tormentarmi. Si, sono geloso, lo sto ammettendo>> Disse. <<Questo già lo sapevo>> Dissi abbracciandolo, anche se avvolte non sapeva frenare la sua gelosia e si comportava da bambino apprezzavo quello che era e cosa faceva per me. Neanche se mi avessero concesso l'uomo più sexy del mondo avrei cambiato quello che possedevo. <<Ti ha fatto male piccolo? So di non essere arrivato in tempo ma...>> Disse, <<Ma, niente. Non mi interessa, non provare a darti colpe. Non è colpa tua e neanche mia, di nessuno è la colpa. Non è la prima volta che mi capita e forse non sarà l'ultima, è così e basta>> Dissi sospendendolo non appena notai che già stava incominciando a scaricarsi le colpe. Presi un fazzoletto e lo bagnai con dell'acqua per poi passarglielo nel naso. <<Ci sono andato troppo aggressivo, lo so, ma con te perdo il controllo>> Disse. <<Non sono neanche incazzato perché ti sei arrabbiato, capisco la tua gelosia e il controllo non è facile da mantenere. Quindi stai fermo e non ti iniettare colpe che non ti spettano>> Disse, prende e mi baciò non preoccupandosi di niente. <<"è perché ancora non hai provato me", che cazzata, pensava che se avessi preso il suo cazzo in culo avrei cambiato idea su di te>> Dissi ridendo. <<Guarda il lato positivo, almeno hai provato un altro pene>> Disse. <<Non credo che mi interessi più di tanto dato che già ne ho uno che non mi stanca mai>> Dissi, detto parole era difficile non imbarazzarsi. <<Lo prendo come un complimento>> Disse. <<Bene, perché lo era, vecchio>> Dissi baciandolo delicatamente iniettando la mia lingua dentro la sua bocca. Era lo stesso di qualche minuto fa con Ciak? Decisamente no, non centrava un cazzo, avrei preferito le sue labbra mille volte in più. Ciak non mi aveva fatto mettere in dubbio il mio amore per il vecchio, ma bensì mi aveva fatto capire che da lui non mi sarei mai staccato, nessun altro mi avrebbe fatto provare quello che sentivo in questo momento. 'Fanculo gli angeli e i demoni, questo è un Dio, il mio Dio.

Q.S.(11)- Mestizo 2: Gregor MendelWhere stories live. Discover now