CHAPTER 136 Pt6- Giovanni e gli animali

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<<Se procediamo tutto a destra dovremmo trovare un lago, se questa cartina è giusta allora possiamo trovare una via di fuga>> Disse Andrea, avevamo trovato una cartina geografica nelle varie case che avevamo visitato oggi ma non eravamo sicuri che erano giuste e soprattutto non eravamo sicuri della nostra posizione. <<Domani proveremo, tanto qualche chilometro in più o in meno non ci cambia>> Disse Gus, davanti a quel falò tutti eravamo accerchiati nella speranza che quei fagioli che avevamo trovato potessero sfamarci tutti. Vedevo che la pancia di Giovanni stava calando, anche se proprio pancia non era, ma per me lo era e sapevo che era meno gonfia: vorrà dire che il mio cuscino sarà più schiacciato prossimamente. Vedevo la faccia schifata di Giune in quella scatola di fagioli che aveva davanti. <<Purtroppo non c'è nient'altro piccola>> Disse Giovanni. <<Anche a me facevano schifo i fagioli, inghiotti tutto in un colpo, senza schiacciarli>> Dissi. <<Ci provo>> Disse Giune. <<Ti fanno ancora schifo>> Disse Giovanni. <<Esattamente, però almeno non vomito come facevo da ragazzo>> Dissi. <<Siete scemi, non capite quanto sono buoni>> Disse, ma come faceva a mettersene in bocca così tanti e mangiarseli con gusto? <<Non provare a baciarmi con quell'alito di fagioli dopo>> Dissi, mangiarli era ok ma oltre già incominciavano a fare schifo ed erano insopportabili. <<Io lo avrei fatto, anche solo per vendicarmi>> Disse Giune, ma com'è che non si stava mai zitta? Giovanni in un primo momento sembrava fare l'indifferente poi nel momento meno sospetto mi prese il viso e mi baciò d'istinto, avevo solo il sapore di quei fagioli in bocca. <<Lo sapevo>> Disse Giune. <<Che schifo>> Dissi, era il bacio più brutto che mi avesse dato, in più aveva ancora le labbra sporche di fagioli, me lo faceva apposta questo stronzo. <<Quanti lamenti per un pò di fagioli>> Disse Giovanni. <<Gigi, è normale che incomincia a pulsare internamente?>> Disse Gus avvicinandosi. <<Quand'è stata l'ultima volta che hai cambiato la fascia?>> Disse. <<Due giorni, forse tre, non ricordo>> Disse Gus. <<Cerca di rimarginarsi ma non ha abbastanza liquidi per farlo>> Dissi. <<Scoprila che la controllo>> Disse infine. Ormai mi stavo abituando a quella vita, una vita molto selvatica devo dire, anche se mi piace un botto la sopravvivenza non era questa la mia intenzione per il futuro. Ma almeno in questo modo avrei socializzato di più con la mia famiglia senza dovermi preoccupare del lavoro, tasse e tutte queste puttanate varie. <<Rimane comunque infetta la ferita, probabilmente non appena tutti gli strati di pelle si chiuderanno avrai un virus intestinale o qualcosa del genere ma non dovrebbe darti troppi problemi>> Disse Giovanni controllando quella ferita che almeno adesso era più guardabile rispetto a settimana scorsa che sembrava che avesse un buco nello stomaco. <<Alle prese con un virus in un bosco, bello questo film>> Disse Gus rimettendosi la maglietta. Tra passeggiate varie, tra giorni passati a seguire quella mappa di merda che doveva condurci in un lago, si creava quella che era una atmosfera di famiglia: non pensavo che stare tutto questo tempo insieme avrebbe rafforzato il nostro rapporto. <<C'è un animale a sinistra>> Disse Andrea, era lui l'artefice della cartina geografica. <<Sembra un altro lupo>> Disse Gus. <<Nah, volpe>> Disse Giovanni proseguendo, se lui diceva che non c'era pericolo allora vuol dire che potevamo stare freschi come le rose. Si avvicinò piano a quella volpe tanto piccola, forse era un cucciolo in fase di crescita perché non avevo mai visto delle volpi così piccole. <<Giune vieni>> Disse Giovanni accarezzando quell'animale, questo stava impassibile a lui, come se il padrone stesse accarezzando il suo cane. Giune si avvicinò impaurita e ricopiò le stesse mosse del padre; si avvicinò anche Gabriel, <<Morde?>> Chiese. <<Solo se gli fai male>> Disse Giovanni. <<Avevi detto che ha studiato zoologia, vero?>> Disse Irene. <<Già>> Risposi. <<Si vede>> Disse Giusy. Gli animali sono sempre stati il suo forte, so quando ci tiene a loro e cosa è disposto a fare per salvarli. Avvolte mi porta anche in dei boschetti pubblici della città il weekend proprio per vedere quelle creature, e ogni volta mi stupisco di come faccia a calmare ogni singola acqua, come se fosse un Dio degli animali, lui era il mio Dio degli animali. <<Andiamo prima che si fa troppo tardi>> Disse Andrea. Camminammo tutto il giorno, evitando ostacoli e bestie troppo seguaci come i cervi, ma alla fine dopo mille sforzi giungemmo al famoso lago tanto indicato nella cartina. <<Assicuriamoci che sia questo il lago, deve avere una forma più o meno circolare e non deve essere tanto grande. Inoltre ci deve essere, da qualche parte nella riva, una specie di ponte di legno che si interrompe a metà percorso>> Disse Andrea consultando la cartina geografica. <<Dividiamo e facciamo il giro del perimetro del lago, ci rincontreremo nel punto contrario di questo>> Propose Gus. <<Non è un cattiva idea, voi a destra e noi a sinistra>> Disse Giusy, così io, Giovanni, Giune, Gabriel e Gus andammo a destra, continuando la nostra camminata anche se ormai era quasi buio. <<Ho bisogno di un letto, la prossima volta che vincete una competizione non inglobatemi nella vittoria>> Disse Giune. <<Dai che queste esperienze capitano una sola volta nella vita>> Disse Gus. <<Si, se non muori, già sento la mancanza della signora Elena>> Disse Giune. <<Vedrete che riusciremo a uscire da qui e torneremo alla vecchia vita>> Disse Giovanni, quanto volevo avere la sua stima. <<Papà, quello non è il ponte?>> Disse Gabriel indicando una serrata di legno che s'interrompeva a metà lago. <<Esatto, bravissimo Gab>> Disse Gus. <<Quindi questo vuol dire che la cartina di Andrea è giusta>> Dissi. <<E che possiamo trovare una uscita dal bosco>> Disse Gus. <<Alleluja, almeno una notizia buona>> Disse Giune, mai stavamo esultando come in quel momento. Avevamo appena realizzato che potevamo uscire da quel maledetto bosco infinito e trovare un modo per ritornare, si spera, alla nostra vecchia vita. Raggiungemmo gli altri. <<Noi non abbiamo trovato quel ponte>> Disse Irene esausta. <<Noi invece si, non è tanto lontano, la cartina corrisponde>> Dissi. <<Finalmente cazzo, menomale. Il percorso più vicino a una uscita è proseguire dritto verso il cartello là in fondo. Qualche chilometro e dovremmo giungere in una specie di spiaggia forse, poi la cartina si interrompe>> Disse Andrea. <<Proseguiremo domani, adesso è meglio se ci riposiamo>> Disse Giovanni. <<Sono d'accordo, ho le gambe a pezzi>> Disse Gus. <<Sono esausta papà>> Disse Giune sulla spalla di Giovanni. <<Pensa che domani dobbiamo fare solo gli ultimi tratti e abbiamo finito>> Disse Giovanni. <<Non sappiamo dove finiremo però>> Disse Giune. <<In qualsiasi posto ma non dentro questo bosco>> Disse. <<Gabriel non andare in acqua>> Dissi fermandolo. <<Ci potrebbe essere quale animale marino>> Continuai. <<Non credo che ci siano, non ci sono animali nelle vicinanze e gli alligatori sono assenti ma Gab stai lontano dall'acqua>> Disse Giovanni. <<Quella è una scimmia?>> Disse Giune notando che sugli alberi stava saltando un essere marroncino. <<Già, è simile a tuo padre>> Disse Giovanni. <<Intende lui, non me, io sono più figo>> Dissi. <<Non la finite mai di insultarvi, vero?>> Disse Giune. <<Dov'è la parte divertente sennò?>> Dissi. <<Dice che sono io sempre quello che lo insulto ma in realtà è il contrario. Questo non puoi negarlo, ti sento che mormori tra le foglie>> Disse Giovanni. <<Dormi vecchio>> Dissi. <<Vieni qua se hai il coraggio>> Disse. <<Io dormo, addio>> Disse Giune rimboccandosi.

Q.S.(11)- Mestizo 2: Gregor MendelWhere stories live. Discover now