CHAPTER 140 Pt2- Fissazione

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<<Accetto>> Dissi incosciente. Ma che cazzo di problemi avevo in testa? Ma perché cazzo avevo accettato? Se tanto era una partita persa, perché dovevo farmi umiliare in questo modo? <<Va bene, un palleggiatore a testa. Ciak, vieni?>> Disse Micheal andandosene dai suoi amici. <<Bene, ci sarà da divertirsi, prendo i popcorn>> Disse Gus. <<Sta fermo. Mi serve un palleggiatore e di certo non faccio entrare Giovanni che sicuramente gli arriveranno trenta pallonate in faccia. Ti amo Giovanni>> Dissi. <<Guarda, non ti avrei aiutato neanche se me lo avessi chiesto>> Disse Giovanni. <<Minchia, d'accordo, però i popcorn li mangio lo stesso dopo>> Disse Gus. <<Se ti rompi qualche osso ti rompo anche quello parallelo>> Disse Giovanni. <<Grazie per la buona fortuna, anche io ti voglio bene>> Dissi, sapevo proprio come farlo irritare, era magnifica questa cosa. Ma la situazione non stava andando tanto bene dato che Micheal aveva deciso di fare lo spogliarellista e di togliersi la maglietta mettendo in mostra i suoi pettorali scolpiti. Si legò i treads con un elastico ed era pronto a spaccare sia me che Gus. Fortuna che battevamo noi, almeno questa gratitudine. Inizialmente loro giocarono piano, pensavo che sarebbero partiti molto forti ma in realtà stavamo solo trattenendo la palla in campo. Ma fu proprio nel momento meno sospetto che Ciak alzò la palla più alta e un mega salto di Micheal e la corrispettiva schiacciata si fece vedere e sentire. E adesso come lo difendevo quel cannone che aveva appena sferrato? Con la forza del pensiero, non c'era altra soluzione. Nonostante questo riuscì a rimetterla in aria sul nostro campo con un becker e Gus me lo alzò alta in modo tale che io potessi schiacciare. Non si trattava più di passaggi calmi, adesso eravamo entrati nel vero momento dei cannoni in aria. Ripeterono lo stesso passaggio e noi facemmo lo stesso. Ma non appena loro sbandarono la palla fu un momento decisivo per saltare così tanto in alto credendo che io stessi facendo un muro mistico ma in realtà quello che volevo fare era una schiacciata con lo stesso movimento di un pallonetto: la palla era bassa, forte, ma molto lunga; che per prenderla dovevi per forza buttarti a terra, cosa che loro non fecero. <<Papà Gio secondo me riesce a vincere>> Sentì Giune dire. Lo sguardo di Micheal era furioso, ma si vedeva che lo stava facendo solo in gioco; mentre quello di Ciak era come se stesse pensando ad altro, continuava a fissarmi come se fosse imbambolato. Sapevo di essere un campione ma anche meno. Questi complimenti ironici su me stesso non dovevo farli, anche se rimanevano nella mia testa. Micheal era pronto per battere, ma fece una di quelle battute strambe: lanciò la palla in aria e ruotò il braccio due volte velocissimamente. La prima rotazione era una falsa, la seconda invece fu così tanto forte che quella palla ebbe una traiettoria così dritta che se non fosse stato per il mio becker all'extremis a quest'ora ce l'avevo dritta in faccia. Mi piaceva come riusciva a caricare il colpo con la prima rotazione del braccio così che alla seconda potesse tirare più forte, ma era anche uno svantaggio per lui perché le cannonate andavano ben fuori il campo avvolte. Non mi aspettavo che loro battessero così tanto improvvisamente e anche Gus la pensava come me, infatti riuscì a prenderla ma male, buttandola ben oltre il nostro campo. Corsi. Incominciai a correre così veloce verso la palla che tra poco avrei acceso il turbo e sarei diventato flash in persona, speriamo solo che non mi colpisce un fulmine! Corsi, continuai a correre, fino a quando non vidi che la palla stava per cadere a terra e io non potevo arrivare fino a lì sotto, così diedi un ultimo sprint e mi buttai all'ultimo prendendola e buttandola dietro di me dove c'era Gus che aveva indietreggiato e la rimise in gioco mettendola nell'altro campo con un classico becker. Avevo corso così tanto che avevo il fiatone, ma adesso dovevo ritornare perché Gus non ce la avrebbe fatta da solo contro quei due. Dovevo alzarmi, dovevo trovare un modo per alzarmi e continuare a correre. Loro l'avevano già presa e stavano puntando a schiacciare verso la zona del campo vuota. Così mi alzai e non appena Gus vide che stavo di nuovo correndo verso di lui, la lanciò appena sulla linea del campo dato che non ci arrivavo ad andare sotto rete. Feci uno slancio che potevo vedere la visuale di tutto il campo e schiacciai così tanto forte che Ciak non riuscì neanche a direzionare la palla buttandola completamente fuori. Io ero sfinito, tra corsa per salvarla e corsa per schiacciare le mie gambe non avevano9 più elementi per continuare a correre. <<Cristo, hai una velocità spaziale, ma come diavolo fai?>> Disse Micheal porgendomi la mano per farmi rialzare. <<Genetica>> Risposi rimettendomi in piedi. <<Mio dio, stai bene? Ti sei fatto una bella corsa>> Disse Mauro, era lui lo spettatore che ci faceva il tifo anche se ho capito che non gli piace tanto la pallavolo perché la classifica "violenta", non oso immaginare che opinione ha del calcio o del rugby. <<Riesci a restare tutto intero? Magari senza farmi prendere dei colpi>> Disse Giovanni avvicinandosi. <<Era solo una corsa>> Dissi. <<Gio, hai il fiatone, e il cuore ti sta battendo a mille. Potresti avere un attacco cardiaco>> Disse mettendomi una mano sul petto, madonna quanto era spettacoloso. <<Ho fatto di peggio>> Commentai lasciandogli un bacio a stampo. Non appena ritornai in campo vidi il viso di Ciak che era impressionato, distolsi lo sguardo immediatamente. Ma che problemi aveva questo oggi? Non poteva lasciarmi in pace? La partita proseguì nel migliore dei modi ma sempre con lo sguardo di Ciak su di me, forse gli facevo antipatia, o forse voleva uccidermi solo perché stavamo vincendo di un punto superiore a loro. Ma credo proprio che in ogni caso non mi avvicino a quell'essere bianco. <<Bene, adesso vado a mangiare i miei popcorn per festeggiare>> Disse Gus, era stato un set molto difficile ma non so come siamo riusciti a portarlo a casa. Io ero stanco morto e sotto quel sole di agosto mi stavo cuocendo così alla fine Giune decide di fare un bagno per rinfrescarci. Cosa c'era di strano? Stavo solo parlando normalmente con la mia famiglia in acqua e ogni tanto come al mio solito limonavo Giovanni quando lo insultavo... E allora perché gli occhi di Ciak erano ancora fissi su di me? Avevamo finito di giocare, non c'era bisogno di lodarmi per il mio essere bravo. Ma era lì sulla riva insieme a Micheal e Mauro che mi fissava e questa cosa mi stava mettendo anche un pò ansia. Al quanto ho capito voleva proprio uccidermi forte, ci sta che gli sto antipatico ma neanche a fare così... <<Ciak ti osserva da tutta la giornata>> Disse Giovanni. <<Me n'ero accorto, mi sta mettendo ansia>> Dissi. <<Magari gli stai antipatico, non era lui quello che soffriva di attacchi di rabbia?>> Disse Giune. <<Qualche notte mi ritroverò con la testa spappolata al muro>> Dissi. <<E io spappolo la sua di testa>> Disse Giovanni. <<Un punto per l'aggressività, sta diventando più moderno>> Disse Giune. <<E tu più vecchia>> Disse Giovanni. <<Si vuole sentire meno vecchio e quindi ti sta dicendo che sei vecchia>> Dissi difendendola. <<Secondo me vi accordate per insultarmi, sennò non si spiega>> Disse Giovanni. <<Ops! Ci ha scamato Giune>> Dissi lasciandogli un bacio a stampo. Non appena mi girai di nuovo per rivedere la riva notai subito che Ciak era sparito. Ma dove era andato? E con quale velocità? Meglio così, almeno non ho un maniaco che mi guarda sempre le spalle. <<Liam ci sta provando di nuovo con me>> Disse Giune. <<Dagli un pugno>> Dissi all'istante. <<Magari no. Ci proverà sempre, tu continua a lasciarlo stare. Bloccalo sui social se ti dà fastidio>> Disse Giovanni. <<Non si blocca la gente sui social, appari debole e viziato così. Si vede che sei proprio vecchio>> Dissi. <<Pienamente d'accordo>> Disse Giune, non c'era destino, Giovanni sarà sempre bullizzato da noi e non ha scampo.

Q.S.(11)- Mestizo 2: Gregor MendelWhere stories live. Discover now