CHAPTER 135- Scegliere lui (volume 10)

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<<E se facessi in questo modo?>> Dissi infilandogli la mano dentro i pantaloni a stretto contatto con il suo pene. Lui provò un attimo di eccitazione piegando la testa all'indietro come se volesse lasciarsi teletrasportare dall'esterno. <<Credo che tu mi perda>> Disse ancora in preda all'eccitazione. <<Così sensibile?>> Dissi provocandolo, riaprì di nuovo i suoi occhi blu e li proiettò verso i miei. <<Per te? Un budino>> Disse, il suo viso era troppo docile e da bambino per continuare a fissarlo ma non potevo neanche fare mosse troppo azzardate in quel posto, ci avrebbero scoperti molto probabilmente. Lo baciai ma mi ritrassi subito per paura, le sue labbra continuavano a cercare le mie. <<Ho le chiavi, puoi chiudere l'aula per sicurezza>> Disse estraendo dalla sua tasca un mazzo di chiavi. Mi alzai da sopra di lui convinto prima di lasciargli un ultima occhiata e andai a chiudere l'aula desolata al suo interno, chi vuoi che ci fosse a quell'ora? Sentì qualcosa sfiorarmi dietro, sembrava un film horror, mentre in realtà era solo Giovanni che faceva il romantico. <<Hai firmato la tua condanna a morte piccolo>> Disse sbattendomi al muro e baciandomi tutto d'un colpo, quasi mi stava venendo un infarto per come sono successe le cose così in fretta. Continuava a baciarmi come niente fosse, come se non potrei limonarlo per ore e stare sotto i suoi tocchi delicati per secoli. Una cosa che non mi stanca mai è guardare i suoi occhi blu che evidenziano le sue rughe nel viso e la barba sbilanciata che sembra essere sua nemica nella ricrescita. <<Alla fine la morte non è poi una scelta pessima>> Dissi e lui sorrise, aveva capito il doppio senso. <<Se lo faccio poi dovrai stare al mio gioco>> Disse sbottonandosi i primi bottoni della camicia azzurra che aveva. <<Sei pazzo, con quale coraggio?>> Dissi. <<Rischio per una buona causa>> Disse ma già era arrivato alla fine dei bottoni e potevo vedere il suo petto soffice. Avanzò verso di me ancora una volta, mettendomi più alle strette con quel muro, giuro che quando fa così vorrei solo picchiarlo ma allo stesso tempo non ci riuscirei neanche se volessi realmente. <<Se vuoi mi fermo, ma se mi tolgo la camicia è finita per entrambi>> Disse. Ma secondo lui come potevo resistere con l'essere che più amo a pochi centimetri dal mio volto, con il petto nudo e soprattutto da soli in una aula scolastica di tardo pomeriggio? Lo baciai, fu quella la mia risposta che lui prese come una affermazione togliendosi la camicia e infilando la sua lingua dentro la mia bocca. Le sue mani andarono al di sotto della mia maglietta massaggiando la mia pelle sottostante; mentre la mia bocca era occupata a fargli un piccolo succhiotto nel collo, io provvedevo a togliergli la cintura senza guardare. <<Giune ti ha fottuto anche questo profumo comunque>> Dissi percependo il fatto che l'odore che possedeva era uguale al profumo che aveva messo Giune la sera prima per uscire con le sue amiche. <<Quella ragazza ha troppa libertà sulle mie cose. Sembri tu quando mi prendevi le felpe>> Disse. <<Lo faccio ancora ma non te ne accorgi, e anche Giune>> Dissi. <<Ecco perché non le trovo mai, mi fate impazzire ogni volta>> Disse. <<Secondo me è perché sei vecchio>> Dissi. <<Anche tu sei vecchio ormai, hai trentanni, non sei più un ragazzo>> Disse, adesso voleva insultare me? <<Si ma tu sei più vecchio, già a metà dei cinquanta... Non credi che si è anziani?>> Dissi, dovevo prevalere io, sempre. Lui mi guardò negli occhi felice per poi baciarmi di nuovo per lungo. Con una mossa intrepida si tolse le scarpe utilizzando solo i piedi, è anche multitasking avvolte. Si sbottonò i pantaloni e se li abbassò successivamente. <<Sei pazzo, troppo pazzo>> Dissi. <<Togliti i vestiti e poi dimmi chi è il pazzo>> Disse ma ormai era arrivato alle mutande, neanche il tempo di mettere in focus dei concetti che me lo ritrovai completamente nudo davanti a me e io come lui qualche minuto dopo. Avvolte sono il suo burattino. Sembra che sono io quello che usa l'altro ma in realtà Giovanni fa sciogliere anche me la maggior parte delle volte, solo che solo lui può percepire la mia debolezza. <<è già tardi piccolo, faccio in fretta>> Disse, fare in fretta? Aspetta cosa? Neanche il tempo di analizzare la sua farse che me lo ritrovai inginocchiato di fronte a me che succhiava il mio pene. Oggi proprio vuole essere furtivo e diretto, avvolte mi stupisco dei suoi atteggiamenti mutabili. In un momento ero calmo e rilassato a guardare e baciare mio marito mentre nel secondo dopo ero agitato ma soprattutto eccitato sempre per mio marito; come sono strani i rapporti con lui... Muoveva la testa a una velocità sopra il normale mentre io mi ansimavo a lui nella speranza che questa eccitazione sarebbe svanita presto, perché con lui non puoi avere una frenesia normale, deve essere oltre la media per forza e di solito porta a lati negativi. Eiaculai senza preavviso ma Giovanni eliminò tutte le tracce inghiottendo la mia produzione. Ho sbagliato a scegliere lui, ho sbagliato a scegliere un uomo così tanto perfetto per me e imperfetto per gli altri, avvolte mi chiedo come sarebbe stata la mia vita se non l'avessi conosciuto, una merda totale. <<Io ti amo, dovrei cercare un tutorial su YouTube su come smettere di amare una persona>> Dissi. <<Pensa solo che ti stai scopando un vecchio e brutto, hai veramente gusti così di merda?>> Disse rivestendosi. Amavo quando si autoinsultava essendo consapevole che a me non faceva tanto effetto come lui credeva. <<Così aumenti la mia eccitazione>> Dissi, ancora ero frastornato da quando appena successo. <<Mi dispiace ma non posso tornare giovane e bello per non amarmi più. Vuoi che ti vesto io oppure giri nudo?>> Disse. <<Sono ancora sconvolto ma la prima opzione non mi dispiacerebbe. Da giovane eri meno figo rispetto adesso onestamente>> Dissi. <<Tu funzioni al contrario. Cosa diceva Luisa? Hai gusti di merda e io concordo pienamente con lei>> Disse rimettendomi la maglietta, non ci credo che lo stava facendo veramente. <<Potrei dire lo stesso di te>> Dissi. <<Hai una fila di ragazze che ti seguono per tutto l'istituto e ne catturi una al giorno, mi sento un pò preso di mira avvolte ad aver sposato un ragazzo figo come te>> Disse. <<Sei geloso, la cosa è diversa>> Dissi. <<Non è vero>> Disse. <<Ammettilo>> Dissi, lo conoscevo fin troppo bene, sapevo ogni suo linguaggio del corpo. <<Un pochino>> Disse. <<Solo un pochino?>> Dissi, lo stavo provocando abbastanza. <<Si, sono geloso, va bene?>> Disse quasi infastidito. Lo baciai, magicamente ero vestito. <<Dovresti comprarmi un anello più grande, così le ragazze che mi stanno dietro capiscono che sono sposato e rinunciano>> Dissi. <<Vedi che lo faccio>> Disse. <<Lo so che lo fai, ecco perché avvolte ho paura di quello che dico. Andiamo prima che Giune si fa domande>> Dissi. <<Com'è possibile che ad Aprile faccia tutto questo caldo? Sono pure quasi le otto di sera e c'è ancora sole fuori>> Disse. <<Ci possiamo anche sciogliere questa estate ma io continuerò a scoparti, al costo che ti faccio morire>> Dissi mentre aprivo la porta serrata. <<Che bella richiesta di amore>> Disse. <<A luglio ti faccio vedere io come riesco a battere il caldo>> Dissi ma una mano di Giovanni mi tappò la bocca mentre stavo camminando nel corridoio. <<C'è un bidello, passiamo dall'altra strada>> Sussurrò al io orecchio e per non lasciare sospetti facemmo il giro largo della scuola in modo tale che nessuno sapesse che eravamo a scuola quel giorno ma come sempre Giovanni inciampò. <<Se non rischi la morte non sei contento>> Dissi tenendolo per il braccio, ancora una volta lo avevo salvato all'ultimo. <<Rispetta il tuo vecchio>> Disse, adesso ritorna in classico Giovanni, quello buffone.

Q.S.(11)- Mestizo 2: Gregor MendelWhere stories live. Discover now