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gaia.chiesa's story

Eravamo arrivati da poco, e io non smettevo di ammirare la foto scattata qualche ora fa in aereo, non appena avevo visto quella vista pazzesca

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Eravamo arrivati da poco, e io non smettevo di ammirare la foto scattata qualche ora fa in aereo, non appena avevo visto quella vista pazzesca.

Dal momento in cui eravamo atterrati, non avevo smesso nemmeno un momento di sorridere, non avevo ancora realizzato di star vivendo il mio sogno di sempre.

Ora, eravamo su una piccola barca che ci avrebbe trasportati all'atollo di ari, l'isola più bella dell'arcipelago delle maldive.

Ero seduta che osservavo il mare cristallino di quel colore magnifico, fino a quando sentii la sua mano, insinuarsi sulla coscia destra, inutile dire che quel suo contatto mi fece rabbrividire all'istante.

Mi voltai verso di lui -non hai smesso di sorridere nemmeno per un po'- mi disse ridendo

-come faccio a smettere, guarda dove siamo, non ti sembra assurdo?- gli dissi gesticolando con un tono quasi stupito

-non amo il mare, ma amo te, quindi sì, mi sembra assurdo aver realizzato il tuo sogno- disse mettendosi a ridere, facendomi sorridere ancora di più

-oltre che un bravo calciatore sei un bravo poeta eh- risposi scherzando

-sono anche bravo in qualcos'altro, strano che non l'hai detto- disse poi

-Kenan!- lo rimproverai, dato che lo aveva praticamente urlato e non eravamo i soli su quella barca

-chi vuoi che capisca? Non credo ci sia qualche italiano- a quel punto, la sua mano si fece sempre più vicina alla mia intimità

-non ci capiscono, ma possono benissimo vederci- così tolsi, a malincuore, la sua mano dalla mia coscia e potei tornare a respirare regolarmente. Ovviamente lui si mise a ridere.

Poi, mi ritornò alla mente la sua frase -ma Kenan,- lo richiamai -come fai a non amare il mare?- gli chiesi

-troppo sole, la sabbia che entra nel costume e l'acqua troppo fredda quando ci devi entrare, è tutto così fastidioso- disse subito

-ma come, guarda che splendore- gli feci segno proprio verso a ciò che ci circondava, mi sentivo in paradiso

-sei più bella tu- disse, senza distaccare nemmeno un momento lo sguardo da me, neppure per vedere il meraviglioso mare da cui si intravedevano addirittura i pesci e qualche tartaruga marina

-non otterrai un mio bacio così Kenan, stanne certo- mi voltai, nonostante il cuore mi battesse a mille nel petto, in realtà non sarei mai riuscita a resistergli.

-sicurissima?- rise, per l'ennesima volta, aveva notato mi trovassi in difficoltà.

Così prese il mio viso, direzionandolo verso il suo, guardò le mie labbra, poi di nuovo i miei occhi e proprio mentre si stava avvicinando sempre di più, una voce stridula ci distrasse.

-Ma quello è Yildiz!-

Menomale che non c'era nessun italiano...

Ci voltammo entrambi, una bambina di probabilmente otto anni, stava avanzando proprio verso di noi, con il supporto dei suoi genitori.

Sembrò intimorita, così sua mamma parlò per lei -ciao! Perdonateci, mia figlia è una juventina sfegatata e sicuramente l'ultima cosa che si aspettava era di incontrarti qui, posso chiederti una foto?- chiese gentilmente la signora, con il telefono pronto a scattare.

Kenan rispose educatamente di sì e la bambina si avvicinò a lui mostrando un sorriso sgargiante alla telecamera. Io me ne stetti in disparte, mentre in realtà ammiravo la dolcezza di Kenan che non risultò nemmeno per un momento infastidito.

-grazie mille!- disse la bambina prendendo coraggio, poi improvvisamente lo abbracciò e lui sorrise quasi stupito da quella sua azione. Le scompigliò i capelli e poi la salutò con la mano mentre si allontanava.

Dopo quel breve episodio, si voltò verso di me con ancora il sorriso stampato sul volto e a quel punto morivo dalla voglia di incontrare le sue labbra.

Quella scena non aveva fatto altro che farmi venire gli occhi a cuore. La sua dolcezza verso i bambini aveva fatto sì che il mio cuore facesse una capriola.

-Hai visto che carin- non gli diedi nemmeno il tempo di finire la frase che mi catapultai sulle sue labbra.

Come mi era mancato il suo sapore, il suo contatto e le sue labbra soffici.

Incatenai la mia bocca alla sua, non avevo intenzione di staccarmi. Lui sembrò del tutto compiaciuto,
tanto che non riuscì a trattenere un sorriso proprio mentre le mie labbra erano sulle sue.

-sapevo che prima o poi avresti ceduto- sorrise beffardo, leccandosi le labbra ancora umide del mio bacio.

Sorrisi, non potevo più nascondere le emozioni, era inutile, tanto in ogni modo sarebbe stato capace di leggermi persino l'anima.

E con il sole sparato sul suo viso, gli occhi cerulei in bella vista, pensai di avere il più bel ragazzo del mondo al mio fianco.

SPAZIO AUTRICE
Rieccomi di nuovo... scusate come sempre per l'assenza!

Breve capitolo riguardo l'arrivo dei due, ed ecco che scatta il primo bacio dopo il tradimento... Chissà cosa succederà durante questa bellissima vacanza, ne vedremo delle belle!

Vi aspetto al prossimo, lasciate una stellina, baci❤️💫

piccolo ps per le juventine: è da un po' che non parlo della situazione juve, voi avete pensieri a riguardo? Io forse meglio che non mi esprimo!

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora