7.

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Cercai di mantenere la calma, risultando felice e spensierata.

-ciao Kenan!- lo salutai attirando la sua attenzione. Lui mi sorrise e si fermò a poca distanza da me

-ciao Gaia, piaciuta la partita?- chiese mostrandomi il sorriso più bello di sempre

-tantissimo, per non parlare del tuo gol cazzo, che roba- risposi io.

Notai che abbassò per un millesimo di secondo il suo sguardo sulle mie labbra. E cazzo, quello non doveva proprio farlo, ora non credevo di sentirmi poi così tanto bene. Abbassai lo sguardo, iniziai a sentirmi le guance andare in fiamme.

Ero appena arrossita come una bambina davanti a lui.

Allora fece un accenno di risata -beh, sono contento che ti sia piaciuto il gol- e fece di nuovo quel giochetto guardandomi le labbra. Sapeva benissimo che ero arrossita per quello... gli piaceva giocare a quanto pare -allora ci vediamo- mi fece un occhiolino sorridendo e se ne andò lasciandomi in mezzo al corridoio impalata ancora a ripensare ciò che era appena accaduto.

Non mi aveva neanche dato il tempo di realizzare che lo avevo davanti che già se ne era andato. Breve ma intenso questo incontro.

A quel punto non mi restò che raggiungere i ragazzi compreso mio fratello nello spogliatoio.

Appena uscirono uno per uno iniziarono a salutarmi quasi sorprendendosi di avermi davanti.

-Gaietta! Da quanto tempo, come sta la piccola della famiglia?- disse Dusan abbracciandomi

-bene cretino, adesso fai anche il cortese solo perché non mi vedi da qualche settimana?- dissi provocando la sua risata.

Con dusan avevo molta confidenza ormai... Ero abituata ad averlo a casa molto spesso e soprattutto a vederlo ad ogni partita da ormai molti anni. Lo conoscevo da quando Chiesa giocava ancora alla fiorentina. Ma come con lui, anche con tutto il resto della squadra avevo stretto un bel rapporto.

Tutti loro sono grandi giocatori e soprattutto brave persone con un grande animo, che mi hanno sempre trattato come una componente della loro numerosa famiglia.

Poi uscì Andrea, con cui avevo scambiato un piccolo urletto di esultanza quando Kenan aveva segnato. Mi abbracciò anche lui, scambiandomi qualche parola di affetto.

Lui in realtà l'avevo visto molto poco, dato che fino alla stagione scorsa era in prestito al Bologna, ma nonostante ciò mio fratello ci era rimasto in buoni rapporti e quindi anche io stessa.

Salutai tutto il resto della squadra, che ormai mi accudiva come la più piccola e indifesa di tutti.

-che ne dite se andiamo a festeggiare da qualche parte questa prima vittoria?- propose Adrien mentre si sistemava la sua bella chioma di capelli lunghi.

-ottima idea, per me è assolutamente un sì- rispose mio fratello, che poi si voltò verso di me -tu però torni a casa con mamma e papà- mi disse.

Assolutamente no, avrei festeggiato con loro.

-no Federico, io vengo con voi- mi opposi, ma senza buoni risultati

-di sicuro non sei tu a decidere e io ti dico di no, prima che te lo possano dire direttamente mamma e papà- disse, nel frattempo gli altri ascoltavano la nostra conversazione

-ma dai Fede falla venire, non ha più 12 anni- intervenì Gattone, ormai il mio alleato preferito.

Federico guardò me, poi Gatti e poi il resto della squadra che lo guardava supplichevole. Poi si voltò ancora in mia direzione -e va bene, ma non fare cazzate- mi disse infine, io saltellai dalla gioia insieme al resto della squadra.

Poi però Fede si guardò intorno scettico -ma, dov'è il protagonista di questa serata?- disse aggrottando la fronte -dov'è finito Kenan?- chiese, allora intervenni io

-l'ho visto in corridoio, probabilmente stava andando a fare qualche intervista- dissi facendo spallucce, per poi sistemarmi la borsa alla spalla, dato che la stavo reggendo con la mano.

-mh va bene, lo aspetteremo- rispose mio fratello.

Aspettammo circa 20 minuti e finalmente si presentò colui che oggi aveva stupito tutti con il suo gol meraviglioso.

-ti fai attendere principino eh- disse Danilo, che ormai era troppo stanco per festeggiare con noi -scusate ragazzi, ma io ho i bambini a casa e non voglio fare tardi quindi festeggiate anche per me- disse poi

-nooo capitano- disse Filip dispiaciuto

-festeggiare?- chiese Kenan interrogativo

-eh si- dusan gli circondò il collo con il braccio -stasera si festeggia la tua grande giocata e la nostra prima vincita di questo campionato-

Allora poi ovviamente non poté che non intervenire l'anima della festa, Weston -pronti?- domandò eccitato.

Sì ero pronta, nonostante sarebbe stata la mia prima volta in discoteca.

SPAZIO AUTRICE
Come andranno i festeggiamenti? Gaia e Kenan avranno modo di scambiarsi qualche altra parola?
Beh, speriamo che riescano a reggere un discorso che comprenda un po' di più di due semplici frasi...
Ci vediamo al prossimoo, notte🫶🏻

Lasciate una stellina⭐️💕

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora