29.

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Pensavo che a casa di Kenan ci saremmo arrivati in tranquillità, stanchi morti e con la sola voglia di dormire.

Invece, prima ancora di varcare la soglia di casa, ci eravamo scambiati uno di quei baci carichi di passione. Le sue mani esploravano il mio corpo, mentre il mio respiro affannato testimoniava l'effetto che stava avendo su di me.

Appena chiuse velocemente la porta di casa mi prese in braccio, io mi aggrappai alle sue spalle larghe in un batter d'occhio. Manteneva le mani sulle mie gambe, reggendomi con facilità.

Gli baciavo il collo, mentre lui raggiungeva la sua camera da letto frettolosamente.

Mi stese sul letto lentamente, lo ritrovai sopra di me che si reggeva con gli avambracci e che mi lasciava baci umidi sul collo.

Una miriade di brividi mi percorreva ogni angolo del corpo, mentre quel mix di emozioni inspiegabili stava facendo impazzire la mia mente. La sua vicinanza era come un incantesimo irresistibile, una tentazione che mi avvolgeva completamente.

Poi improvvisamente si fermò e si distese accanto a me. Si girò nella mia direzione, sostenendosi su un fianco, con un semplice sorriso stampato sul volto. Io ero ancora travolta da tutte quelle sensazioni mai provate. Il cuore mi batteva così forte che sembrava volesse uscire dal petto, mentre lo guardavo con uno sguardo carico di desiderio e confusione.

-Non facciamo l'errore dell'altra volta- mi sussurrò -baciamoci, abbracciamoci, ma aspettiamo ad andare oltre- mi sussurrò, cercando il mio consenso. Dopo pochi istanti, annuii non togliendo gli occhi da lui. La sua premura e rispetto mi fecero incantare, avevo trovato il ragazzo perfetto

-hai ragione- lo abbracciai, e lui mi avvolse completamente con le sue braccia.

-dai cambiamoci ciccia- mi diede una pacca sul sedere, facendomi sussultare

-kenan!- esclamai, lui scoppiò a ridere.

Dopo esserci entrambi cambiati, ci sdraiammo insieme nel letto.

Mi strinsi a lui, il calore dei suoi abbracci mi avvolse come una coperta confortante, mentre lentamente chiudevo gli occhi, lasciandomi trasportare dalla dolcezza del momento.

Però non mi addormentai, avevo troppe domande che mi vagavano per la testa. Ce ne era una in particolare, a cui non sapevo rispondere.

Cosa eravamo io e Kenan?

Due semplici amici non si comportano così...

Presi coraggio e aprii bocca, richiamandolo -Kenan- dissi con un filo di voce

-mh?- probabilmente si stava per addormentare.

Sollevai lo sguardo verso di lui -Posso farti una domanda?- chiesi timorosa

-dimmi- mi rispose, con un tono più sveglio

-cosa siamo noi?- chiesi impulsivamente.

Dopo un breve momento, i suoi occhi si incontrarono con i miei, e un piccolo sorriso quasi divertito si delineò sul suo volto -semplicemente noi- disse -siamo noi, e non tu ed io-

Cercai di interpretare quella risposta, ma avevo ancora dei dubbi -non siamo semplici amici vero?- chiesi

-gli amici si baciano? Gli amici fanno ciò che facciamo noi?- mi chiese, riprendendo il mio stesso pensiero

-ovvio che no- risposi con sicurezza

-ecco, allora ti sei risposta da sola- disse infine, mi guardò bene, poi, cercando il mio sguardo aggiunse -devo dirtelo in modo diretto?- io annuii, aspettando solo quella risposta -tu sei mia e io sono tuo, ormai ci apparteniamo e non c'è nient'altro da dire-

Sorrisi, soddisfatta, mentre un brivido di emozione mi percorreva la schiena. Il mio cuore fece una capriola, sentii il petto esplodermi di gioia, mentre le farfalle danzavano nel mio stomaco. Era come se finalmente tutto si fosse collocato al suo posto, come se il mondo intorno a noi avesse improvvisamente acquisito una nuova luminosità.

Mi servì molto avere quella certezza, che nella mia testa era solo una ipotesi. In quel momento a parlare fu il mio cuore -sono innamorata di te- le parole uscirono quasi automaticamente, come se fossero state pronte da sempre a essere pronunciate.

Kenan rimase in silenzio per un istante, il suo sguardo si ammorbidì mentre mi guardava intensamente. Poi, con voce calma e profonda mi rispose -anche io sono innamorato di te, più di quanto avessi mai immaginato di poter essere di qualcuno- disse, le sue parole mi avvolsero come una carezza, confermando ciò che il mio cuore infondo già sapeva.

Quel momento sembrava sospeso nell'aria, carico di un'intensità che mi lasciava senza fiato. Le nostre parole si intrecciarono nell'atmosfera carica di emozione, mentre ci guardavamo profondamente negli occhi, comunicando tutto ciò che non poteva essere espresso con le parole. Era come se ogni silenzio fosse un'armonia, ogni sguardo un'intima promessa di amore e sostegno.

Mi abbandonai alle sue braccia, sapendo che quello fosse il posto migliore per sentirmi al sicuro. Le palpebre divennero pesanti, talmente tanto che mi costrinsero a fare l'ultimo sospiro prima di addormentarmi.

...

Quella mattina a svegliarmi non fu Kenan, non mi svegliai nemmeno di proposito, ma un suono che sentii lontano mi fece aprire gli occhi, interrompendo il torpore del sonno. Ora però quella fastidiosa suoneria del telefono mi rimbombava nelle orecchie.

Kenan non c'era, ma era il suo telefono sul comodino che squillava. Così mi sporsi appena e un velo di delusione mi devastò il cuore quando lessi "Mila" accompagnato da uno splendente cuore rosso sul dysplay del cellulare. Una sensazione di disagio e incertezza mi assalì improvvisamente, mentre cercavo di elaborare il significato di quella chiamata. Era la stessa che lo aveva chiamato in macchina e al ristorante?

SPAZIO AUTRICE
allora allora... chi è questa Mila? Sarà la stessa delle altre telefonate? Cosa vuole da Kenan?

Lo so vi sto lasciando un po' di suspence... Ci vediamo con il prossimo, lasciate una stellina❤️💫

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora