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Kenan

L'allenamento della domenica, ovvero il più faticoso della settimana, fortunatamente era passato.

Domani ci spettava la terza partita di campionato, io ero gasatissimo, avevo una voglia particolare di spaccare la rete e sentire il mio nome urlato dai tifosi rimbombarmi nelle mie orecchie.

Inoltre Chiesa non era in forma, quindi il mister stava facendo un pensiero sul potermi mettere titolare. Era da pazzi quella decisione e ne ero consapevole, ma sarei sempre stato d'accordo su ciò che diceva il nostro boss. Non che non mi sentissi pronto, semplicemente non volevo deludere le aspettative di tutti gli spettatori juventini.

E cosa c'era di meglio se non un pranzo insieme a tutta la squadra post allenamento? Niente.

Ci eravamo dati solo tre quarti d'ora per sistemarci, per poi ritrovarci tutti nel ristorante vicino alla continassa.

Finii di sistemarmi i capelli con un filo di gel ed ero pronto, in anticipo come il mio solito. Con calma mi misi le mie scarpe e infine per passare il tempo controllai i social.

Centinaia di messaggi da parte dei tifosi mi invasero i dm di instagram, mi fece solo piacere vedere tutto quell'affetto. Risposi a tutti, senza tralasciare nessuno.

"ancora sei giovane, dopo un po' ti stuferai di accontentare e ringraziare tutti" mi dicevano i miei compagni ogni volta che mi fermavo in qualsiasi zona di torino solo per vedere il sorriso di qualche tifoso nel vedermi.

Ma per me non era così, io lo facevo con piacere e non credo mi sarei mai stancato di fare del bene agli altri.

Poi arrivò un messaggio che mi fece sorridere più di tutti.

Gaia- vero che ti metti vicino a me?

Davvero credeva che non mi fossi messo vicino all'unica ragione per la quale mi ero sistemato alla perfezione?

Kenan- certo, che domande fai
Gaia- menomale, mi immaginavo già di stare in mezzo tra mio fratello e allegri

Ah, quasi dimenticavo, ovviamente i pranzi collettivi della juve comprendevano anche il mister e qualche dirigente, ma oggi ci sarebbe stato solo allegri.

Mi affrettai a salire in macchina quando notai che era arrivato il momento di avviarmi verso il ristorante.

Non appena arrivai vidi solamente Danilo, il nostro capitano, davanti alla porta. Cercava di rimanere il più coperto possibile per non farsi riconoscere.

Lo raggiunsi subito e lui si accorse di me solo quando lo salutai

-oh ciao Ken, siamo i primi- riuscì giusto in tempo a finire la frase che ci affiancò Dusan, un'ondata di profumo molto forte mi penetrò nelle narici.

Ci diede una pacca sulla spalla ad entrambi e io non riuscii a rimanere impassibile a quella intensa fragranza -bro quanti litri di profumo ti sei messo- dissi facendo una smorfia, quasi disgustato

-ti svelo un segreto- si avvicinò al mio orecchio -per conquistare tante ragazze, è importante il profumo,
si innamoreranno di quello e ovunque lo sentiranno gli verrà in mente solo ed unicamente di te- mi puntò il dito sul petto sottolineando l'ultima parola

-oh, che sacri consigli- dissi scherzosamente -la mia già l'ho conquistata forse sai- sussurrai vedendo arrivare in lontananza la mia lei.

Mi incantai guardandola mentre ci raggiungeva. Indossava una gonna bianca e una maglietta nera che lasciava intravedere le spalle. Non ero abituato a vederla vestita così, ma era semplicemente bellissima come sempre.

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora