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63esimo minuto ma la juve finora aveva mandato in rete solo una palla. E stessa cosa l'udinese.

1-1

Sfregai le mani sul pantalone, il cuore mi batteva in petto all'impazzata. Ma c'era ancora tempo, la juve sarebbe stata in grado di capovolgere il risultato; perché ricordiamoci che questa squadra non muore mai.

Poi lo vidi. Aveva appena finito il riscaldamento, così il mister annunciò il cambio. Stava per fare il suo debutto, stava per assistere alla giornata che gli avrebbe stravolto la vita.

Non era per niente calmo, soffiava di continuo sulle mani e non smetteva di muovere le gambe. Io ero a pochi metri di distanza da lui, ma potevo percepire il suo cuore battere agitato, proprio come il mio.

L'arbitro fischiò una rimessa laterale, Kenan entrò in campo. I tifosi applaudirono quasi emozionati da cosa avesse potuto sfornarci di interessante questo ragazzo.

Ad uscire fu proprio mio fratello, ormai esausto, che era riuscito a segnare il primo e unico gol. Prima di uscire del tutto dal campo i due si abbracciarono e Chiesa gli scambiò due parole che penso fossero di incoraggiamento.

Lui sorrise, e di nuovo mi fece quell'effetto. Quella strana sensazione alla pancia si propagò in tutto il corpo, facendomi letteralmente tremare.

Kenan toccò la sua prima palla ricevuta, stoppandola perfettamente. Era a metà campo, ma in meno di due secondi si trovava già quasi vicino all'area di rigore.

Passò tra due difensori dell' udinese, poi toccò affrontare il terzo. Kenan con fin troppo audacia gli fece un dribbling facendo passare la palla tra le sue gambe per poi tirare la palla mirando la porta.

Che dire. Un fenomeno.

Sfondò la porta con un tiro spettacolare, che aveva lasciato tutti a bocca aperta. I tifosi si alzarono esultando rumorosamente e creando un'atmosfera fantastica allo stadium. Io mi girai verso la panchina, dove vidi Andrea (cambiaso) e Chiesa che guardavano nella mia direzione esultando insieme a me.

Kenan corse verso la curva tirando fuori la lingua, proprio come faceva del piero.

Io ero ancora a bocca aperta. Mi ci volle qualche momento per realizzare quello che aveva appena fatto. In pochi secondi dalla sua entrata aveva ricevuto palla e aveva sfruttato appieno l'occasione senza tirarsi indietro. Aveva superato 3 se non 4 uomini e senza passarla a nessuno aveva fatto il suo primo gol, al primo tocco, alla sua prima partita in campionato.

Kenan ci aveva salvati, aveva segnato il gol di vittoria. Infatti la partita terminò 2-1 per la juve.

I tifosi gridavano il nome di Kenan a squarciagola e in molti desideravano la sua maglia. Lui però se la tenne, com'è giusto che sia. Quella maglia sarebbe diventata un punto di riferimento per tutti.

Terminata la partita cercai di raggiungere mio fratello in spogliatoio, soprattutto per fare i complimenti ai ragazzi, che nonostante stessero per pareggiare, avevano fatto un bel gioco.

Ormai dello staff mi conoscevano tutti e sapevano perfettamente quanto ci tenessi a questa squadra. Il mister mi aveva detto molte volte per scherzare che sembrava ci tenessi più io che Federico. Ma non era affatto così, entrambi coltivavamo un amore inspiegabile per la juve.

Incrociai il fisioterapista della squadra, così lo salutai sorridente. Stavo percorrendo velocemente il corridoio fino a quando sentii i passi di qualcuno in lontananza.

Alzai lo sguardo e persi un battito. Davanti a me c'era Kenan. Eravamo i soli in quel corridoio e non avrei sicuramente potuto ignorarlo.

SPAZIO AUTRICE
Perdonatemi per la suspence, stasera mi faccio perdonare🫶🏻

My starboy|| Kenan YildizDove le storie prendono vita. Scoprilo ora