8 Ho stabilito che scoppierà una rivolta

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Ero sdraiata a terra, qualcosa di morbido mi proteggeva il corpo dalla brezza che entrava dalla finestra ancora aperta. Ricordai in un flash il matrimonio, gli occhi verdi, la stanza e... l'omicidio. L'ultimo ricordo che avevo era la piuma bianca di una colomba che spuntava appena dallo stipite della porta.
Il piano é cambiato, voleva dire. Avrei dovuto solo aspettare e temporeggiare. Così quando lui mi si era avvicinato l'avevo lasciato fare, ma non avrei mai pensato di finire ko così in fretta. Com'era successo? C'era stato un lampo e poi più niente.
Rimasi immobile, origliando. Ora erano almeno in quattro nella camera,
a giudicare dai respiri. Uno aveva la voce profonda, ma dolce. Decisi che si trattava del ragazzo. Socchiusi leggermente una palpebra e lo vidi, accanto a lui c'era una guardia in armatura leggera, gli altri erano fuori dal mio campo visivo.
-Ora mandiamo un messaggio al boss,- rispose il giovane a qualcosa che non avevo sentito. Poi tirò fuori uno specchietto da una tasca e con un dito fece alcuni piccoli movimenti, che restarono impressi sulla mia retina un momento di troppo.
Non vi fu risposta, ma dopo poco lui rimise lo specchio in tasca. Aveva la fronte corrugata e sembrava preoccupato.
Solo ora notavo i suoi lineamenti,  morbidi, ma con la mascella decisa, capelli castani e occhi ancora innaturalmente verdi, l'unico segno di quanto fosse splendente solo pochi minuti prima.
Si passò una mano tra i capelli.
-C'é stata una rivolta nel villaggio vicino, andate fuori e fermate chiunque cerchi di fare del male al colonnello-.
La guardia che potevo vedere ebbe un attimo di esitazione ed aprì le labbra, probabilmente per obbiettare che non c'erano rivolte nei dintorni e soprattutto al colonnello era già stato fatto del male, ma rimase in silenzio e si limitò ad annuire con decisione.
-E ricordate,- continuò il ragazzo
-qualsiasi cosa succeda, voi non siete mai stati qui, mi avete visto allontanare un paio di ore fa e poi più niente. Spero solo che ci rivedremo un giorno.-
Questa volta qualcuno rispose:
-E lei signore che farà? Vorrebbe andare nei boschi, vero? Creature d'ombra infestano queste zone. Noi dovremmo...- Lui lo interruppe aspro -No, voi non farete niente, non si può proteggere qualcuno che si sa dove sia, poiché é chiaro che voi non avete più avuto mie notizie da questa sera.-
Poi addolcendosi un poco aggiunse: -Andate dai vostri compagni e avvertiteli, ora può sembrare tutto irreale, ma se il generale dice che ci sarà una rivolta allora ci sará.-
Le guardie uscirono. Ma prima che anche il soldato che aveva esitato potesse farlo, sentii il ragazzo afferrarlo e sussurrargli: -Tu e tuo fratello dovete scappare, nessuno meglio di un morto sa mantenere un segreto-.
Lui con voce ferma rispose: -Sapevo che questo giorno sarebbe arrivato; d'altronde con te in giro bisogna sempre aspettarsi di tutto-. Suonava più come uno scambio di battute tra amici che come un accusa di un sottoposto a un superiore.
-E cosa ne sarà della donna?-
Potevo quasi vedere gli occhi del ragazzo brillare quando rispose:
-Per lei é già in atto un piano,
non ha nessuna via di scampo-.

Falling FeathersWhere stories live. Discover now