Introduzione

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<<Buongiorno dormigliona!>>
<<Che vuoi?>> dissi con voce tutt'altro che allegra
<<Come che voglio? Victoria non ti ricordi che giorno è oggi? sei sempre la solita smemorata..>> disse sbuffando il ragazzo biondo mentre apriva gli scuroni permettendo così alla luce del sole di entrare nella mia camera.
<<No?? E poi parli proprio tu?>> gli tirai un cuscino come se quella mossa potesse permettermi di tornare a dormire ma mio fratello, di tutta risposta, si lanciò su di me e iniziò a prendermi a cuscinate.
<<Dobbiamo andare a Empolii e visto che ti devo portare io alza il culo e finisci di preparare le tue robe>>.
Empoli. Saltai immediatamente giù dal letto facendo quasi cadere mio fratello per terra, come avevo fatto a scordare una cosa così importante. Iniziai a sistemare le ultime cose nelle valigie con talmente tanta energia che dopo 10 minuti si trovavano già nel baule della macchina. Successivamente mi feci una doccia e mi vestii in modo abbastanza semplice con un jeans nero cargo, una felpa rossa senza cappuccio e col logo bianco della nike e, come scarpe, misi le new balance con gli stessi colori della felpa. Arrivata in cucina fui invasa dall'odore della torta al mirtillo che mia mamma cucinava per le giornate importanti e subito pensai a lei e a papà; infatti anche se oggi è sabato loro lavorano lo stesso e per questo motivo non ci sono per salutarmi e per darmi un ultimo abbraccio ed un ultimo bacio.
<<Ladra di felpe>> alzai lo sguardo e vidi mio fratello indicarmi
<<Almeno non sentirò la tua mancanza>> sorrise e mi venne incontro abbracciandomi.

<<Allora sei pronta per questa nuova avventura?>> disse mio fratello indicando il cartello d'uscita dell'autostrada con su scritto "Empoli".
<<Mah, non vedo l'ora di vedere il mio nuovo appartamento e sono curiosa anche dell'università però del resto non conosco nessuno e lo sai anche tu che in quest'ultimo periodo legare con nuove persone mi è difficile>>
<<Odio quando ti fai condizionare dalle persone che ormai appartengono al tuo passato>>
<<Sono ancora presenti Maxi e lo sai anche tu che è proprio grazie a quelle persone se io ora sto andando ad Empoli, ma non voglio rovinare questa bella giornata di sole parlando di loro>> ci fu un lungo silenzio dopo quella piccola parentesi accompagnato solo dalla musica della radio.

Appena arrivati sotto il mio nuovo appartamento, prima di scendere dalla macchina, mio fratello mi fermò e disse <<Sai cosa? Sta notte rimango da te>>
<<Ma non devi andare a Firenze per concludere un'affare di lavoro?>>
<<No, ci devo andare dopodomani, quindi questa sera tieniti libera che ti porto in un bel posto>>.
Mentre scaricavamo i bagagli mi parlò di un certo "Blanke", un luogo a metà fra discoteca e pub dove la gente del luogo si ritrovava a fare festa. Dovetti ammettere a mio fratello che non mi sembrava una cattiva idea andare a dare un'occhiata. Successivamente entrai nella mia nuova casina e devo dire che è davvero bella, i colori predominanti sono il nero, il grigio e il bianco. Sull'ingresso è presente un mobiletto per le scarpe e un appendiabiti e, affacciato ad esso, è presente il salotto nel quale c'è un divano nero enorme, un tappeto con sopra un tavolino in vetro e la TV alla parete contornata da mensole e mobili. Sempre qui è presente una finestra che dà su un balconcino; girando a sinistra si accede ad una cucina openspace ricca di mobili e utensili mentre girando a destra erano presenti 3 porte tramite le quali si può accedere ad un bagno, ad uno studio e alla mia futura camera.
Mentre stavo iniziato a sistemare i vari scatoloni e le valigie mio fratello mi coprì gli occhi da dietro
<<Ti sembra questo il momento di giocare?>>
<<Tu fidati e seguimi>> non conoscendo la mia casa non capivo dove mi stesse portando ma di lui mi fido ciecamente così lo assecondai. Una volta fermi, mi tolse le mani dagli occhi e vidi una scatolina poggiata sul tavolino in salotto, mi girai, lo guardai per poi dirigermi verso il divano.
<<Così ci avrai sempre con te>> è un portachiavi con una foto di me con la mia famiglia.
<<Grazie mille, è davvero bellissimo>> mi sono commossa, la mia famiglia nonostante le numerose litigate ed incomprensioni mi aveva sempre voluto bene, sin dal giorno zero, e di questo sono davvero grata.
<<La mamma ha scelto questa foto dove sei venuta stranamente bene e meglio di me, io avevo optato per quella dove ti si vedeva il doppio mento>> gli tirai una gomitata per poi scoppiare a ridere assieme a lui. Mi sarei accontentata di tutto, di quella foto di cui parlava o anche del niente perché i miei genitori avevano già fatto tanto per me e non c'era bisogno d'altro al di fuori del loro amore e sostegno.

Sono le 22.30 e io e mio fratello ci stiamo finalmente dirigendo a piedi verso il Blanke; sono abbastanza agitata e, allo stesso tempo, speranzosa di trovare qualche nuovo amico o amica.
<<Non ti sei nemmeno cambiata>> sbuffó mio fratello guardandomi dall'alto verso il basso interrompendo i miei pensieri
<<Ma cosa vuoi? questo è un ottimo outfit da pub o qualsiasi cosa sia il posto dove stiamo andand->> non feci in tempo a finire la frase che una ragazza si avvicinò di corsa a noi gettandosi fra le braccia di mio fratello dicendo <<Eccoti finalmente, ti stavo cercando dappertutto amore mio.."

È un altro ciak || FasterWhere stories live. Discover now