Capitolo 3

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Capitolo 3

Nate e Jason si guardarono stupiti ed indecisi, mentre io mi stavo maledicendo per quello che avevo appena pronunciato.

Vidi comparire un sorriso amaro sui volti dei due liceali dopo essersi scambiati un'occhiata complice.

Sussultai quando i quattro occhi trapassarono i miei.

- Ci dispiace cara, il tuo amico è impegnato con un'altra ora.-

Le parole di Nate superavano il freddo del venticello che si era alzato. Jason afferrò un bicchiere di plastica da un tizio che le distribuiva girando per tutta la festa e me lo porse. Vidi le sue fossette ai lati della bocca accentuarsi,notando la mia meschina reazione.

- Guarda che è birra! Non muori mica.-

Storsi il naso al sapore che venne a contatto con le mie papille gustative. Quella bevanda era amara e dissetante, non ero di certo abituata a questo genere di cose. Nate e Jason lo notarono e non poterono far a meno che approfittarsi della mia ingenuità.

Riconsegnai il bicchiere mezzo pieno al ragazzo dagli occhi speranza ed egli lo rifiutò.

- Puoi tenerlo. -

Si limitò a dire prima di trascinarmi dentro all'edificio.

Il puzzo di alcool inebriò i miei sensi e i corpi che ondeggiavano a tempo di musica mi opprimevano. Il petto scolpito di Nate mi spinse verso quello che appariva come salotto, ma che era stato messo a soqquadro. In mezzo alla stanza c'era un tappeto di lana color panna, su cui vi sedevano in cerchio un abbondante decina di persone. In fondo alla stanza era situata una libreria che ricopriva tutta la parete, ma interrotta al centro da un ripiano per la televisione.

Due divani erano posti a L attorno al tappeto e opposti alla tv.

Riconobbi i due occhi cioccolato che avevo visto l'ultima volta solo questa mattina sul pullman, e abbassai lo sguardo intimidita, quando altri due occhi smeraldo incrociarono i miei.

Erano quelli di una ragazza che ora era agghindata saldamente al busto di Luis.

Un senso di vuoto colpì il mio stomaco come un macigno, lasciandomi improvvisamente con la bocca asciutta.

Indietreggiai ma Nate me lo impedì porgendomi un sorriso avaro, che non riuscii a ricambiare; ero sull'orlo del pianto e questo lo odiavo.

Essere troppo debole, troppo poco forte da riuscire a domare le emozioni che si stagliavano su di me all'improvviso.

Quando risollevai lo sguardo tutti gli occhi erano puntati su di me e incespicai lo sguardo in quello del ragazzo che era riuscito a deludermi e scoraggiarmi in meno di 24 ore.

- Ehi Luis, questa qui dice di conoscerti -

Jason mi portò in avanti afferrandomi il braccio con una stretta ferrea. Vidi il corpo di Luis irrigidirsi mentre le altre persone sedute sul tappeto iniziarono a giocare al gioco della bottiglia provocando un certo scalpore sulla musica martellante e il puzzo insistente.

- Me ne stavo andando -

Annunciai marcando le mie parole versoi due amici di Luis che mi avevano cacciato in questo casino. Gettai un ultima occhiata di disgusto verso il ragazzo e la ragazza seduti sul divano e superai a spallate Jason e Nate.

Sentii un urlo soffocato dalla musica pimpante e per un secondo ero certa di aver distinto la voce di Luis,ma oltrepassata la soglia della porta, l'aria fredda mi colpì in pieno viso, e mi risvegliò da quello stato di trance in cui ero caduta.

Broke.Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon