Capitolo 1.

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Mi scaldai le mani con un caldo respiro, mentre mi appoggiai al cancello d'entrata di scuola. 

Nate, il mio migliore amico, mi raggiunse e come al solito appoggiò alle labbra socchiuse una sigaretta e mi salutò con un cinque.

- Ciao Luis, come stai bro? -

Io annuii e accennai un

-Bene. -

Faceva parecchio freddo e sinceramente, anche se avevo il giubbotto, sentii il mio corpo congelare.

Amavo il Canada, ma lo odiavo per il freddo costante e soprattutto pizzicante dell'inverno.

Notando che miravo alla sua sigaretta me la passò e non esitai a farci un tiro. 

Appena inalai i polmoni mi si riempirono di fumo che poi espulsi con un sospiro.

Nate notò che ero pensieroso e così cercò di riportarmi alla realtà.

- Perché te ne sei andato allora? Intendo ieri alla festa -

Io scossi la testa, volevo allontanare quel pensiero dalla mia mente, non volevo pensarci, non ancora, non così, di prima mattina. 

Aspirai un altro po' di nicotina, avvelenando un po' di più il mio corpo.

- Mi stavo annoiando. -

Risposi turbato. Sembrava così infantile. 

Anche se era il mio migliore amico a volte sembrava troppo piccolo.

-Avanti, non è vero, Jada ti stava facendo in pratica uno spogliarello e perciò o sei gay o sei innamorato di una ragazza, amico.-

Scossi la testa amareggiato, quindi sorrisi amaramente e guardai in basso. 

Poi passai un mano tra i miei capelli castani che ora sembravano fili di ghiaccio, li scossi un po' nel possibile che si possa fare con i capelli corti e poi con tutta la calma del mondo gli mentii spudoratamente.

-Preferirei essere gay che innamorato.-

Il fatto è che non volevo dirgli il vero motivo della mia fuga da quella festa.

 Sì, mi stavo divertendo con Jada, ma poi il suo viso si trasformò in quello di... Lei e non potevo immaginarla in quei panni. 

Avevo troppo rispetto nei suoi confronti e anche se mi sarebbe piaciuto accarezzarla e toccarla in quel modo non potevo immaginarla come una ragazza facile, non quella ragazza di cui non sapevo nemmeno il nome. No.

- Okay, sei ancora tu, pensavo ti avessero fatto il lavaggio del cervello.-

Guardò di fronte a sè gli alunni che si affollavano ad entrare. Alzai gli occhi al cielo e finii la sigaretta che gli avevo rubato mentre l                    ui borbottò arrabbiato.

Lanciai il mozzicone a terra e quando rialzai gli occhi improvvisamente la vidi.

Il mio cuore iniziò a battere più forte. Salì le scale sorridente e i suoi capelli luminosi, di un castano dorato, le accarezzavano le spalle. Sorrisi involontariamente notando il suo splendido sorriso, le sue labbra erano tese in  un sorriso e devo ammettere che sono le più morbide che abbia mai visto.

I suoi occhi verdi incrociarono i miei cioccolato in uno sguardo urgente. Avrei voluto ammirare il suo sguardo tutto il giorno, ma lo persi tra la folla che stava entrando nell'edificio di fronte a me.

Scossi la testa, dovevo immediatamente togliermi quella ragazza dalla testa, o mi avrebbe fatto diventare pazzo, lo sapevo, o forse peggio, mi avrebbe fatto innamorare di lei.

Broke.Tempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang