Parte 21

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5 anni dopo

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5 anni dopo

Quel giorno il sole batteva forte su napoli nonostante fosse ancora giugno,faceva molto caldo quasi sembrava di essere nel deserto e  in quel momento bianca invece si ritrovava nella sua stanza a riguardare vecchie foto che custodiva nel suo vecchio armadio.
oramai era arrivata a Napoli da qualche giorno ed era abbastanza confusa,perché doveva sempre essere tutto complicato per lei?suo padre era ancora in carcere e lei si trovava appena laureata con un figlio di cinque anni e un padre assente per colpa sua.

Bianca cinque anni fa gli aveva detto che sarebbe partita per andare a Roma da sua zia,era stata costretta a scegliere o la comunità o sua zia,e decise quest'ultima voleva solo rivederla e stare un po' con lei eppure Ciro non la prese bene non voleva lasciarla andare,aveva paura che si sarebbe scordata di lui e così le fece scegliere tra sua zia e lui e fu la cosa più stupida che fece nella sua vita poiché finì per farsi lasciare e odiare da quella ragazzina che amava,quella ragazzina che ora non era più una ragazzina ma una  donna di 23 anni.

Una volta arrivata a Napoli ci volle poco prima di scoprire che ciro era uscita da poco dal carcere dopo quasi tre anni a poggioreale,Non doveva importargliene eppure In cuor suo sapeva che il giovane ricci non lo avrebbe mai dimenticato era stato il suo primo ragazzo per due anni,il suo primo bacio,la sua prima volta ma anche il padre di suo figlio
<ecco la migliore amica del mondo che ne dici se smetti di studiare e andiamo a fare colazione al solito bar?>sorrise cristal entrando in camera,in quei anni lei andava sempre a trovarla a Boston e a Roma cosa che a bianca fece piacere.
<io passo non mi va>disse continuando a scrivere mentre coccolava con la mano libera suo figlio ma ovviamente cristal non le credette e si avvicino a lei sedendosi alla fine del letto
<allora potremo andare al mare o se vuoi a fare shopping scegli tu>rise facendole il solletico
<cri smettila>scoppio a ridere
<sai che non puoi nascondermi niente vero?>disse sdraiandosi <ti manca?>
<non lo so>sussurro guardando suo figlio che era la fotocopia di ciro
<mamma se jett o sang>sbuffo salvatore

Da quando aveva iniziato a parlare il dialetto napoletano era parte di lui,forse per le troppe serie tv che guardava di nascosto a sua madre o perché sentiva sua zia parlare.
Ma Bianca sapeva che era la fotocopia di Ciro persino nei modi di fare
<sasà quante volte devo dirtelo di parlare italiano>
<sto parlann italiano>sbuffo alzandosi buffamente dal letto
<facciamo così andiamo a prenderci un gelato ok?così ti prendi una pausa da questi libri sei appena laureata ora direi che può bastare>disse e lei rise annuendo

Dopo essersi preparata andò in un bar diverso dal bar in qui erano solite ad andare ma non diede importanza lasciando un dolce bacio sulla fronte di suo figlio che si trovava fra le sue braccia mentre mangiava e si lamentava del caldo
<c'è qualcosa che devi dirmi>sorrise sedendosi
<cosa?>chiese confusa
<non siamo mai venuta qua c'è qualche ragazzo che ti piace?>disse e lei la guardò scoppiando a ridere
<ok mi hai beccato>disse
<oddio chi è>sorrise felice
<si chiama Totò viene spesso qua l'ho conosciuto mentre tornavo da lavoro e passavo di qua>disse con occhi innamorati
<toto ho già sentito parlare di lui>disse cercando di ricordarsi e non ci volle molto a capire che era l'amico di ciro poiché vide quest'ultimo arrivare sopra il suo sh
<ecco dove l'avevo già visto>sussurro con gli occhi spalancati
<chi?>disse confusa cristal girandosi dove guardava lei e capì <no merda no non dirmi che è quello che penso io>
<e il suo amico l'ha conosciuto in carcere anni fa>sussurro

Nel frattempo Ciro si trovava sul sh con il suo amico Edoardo e dietro di loro i suoi fedeli che si dirigevano al loro bar,una volta arrivati si accese subito una sigaretta guardandosi intorno e appena vide bianca si giro verso di lei non prestando attenzione a Edoardo che gli stava parlando,guardò quella piccola ragazzina che ora si era alzata di scatto dalla sedia a guardarsi intorno,una chioma castana mossa e in ordine e un viso dolce e pulito,Ciro era ancora scioccato cosa ci faceva bianca la?era cambiata molto ora era più donna anche le sue forme erano cambiate ma era sempre la più bella di tutte,si era persino tagliata quei capelli che tanto amava,odiava tagliarli glielo diceva sempre.

Rimase incantato per vari secondi a guardarla fino a che lei non si giro verso di lui facendogli sentire le gambe molli con un solo sguardo,bianca dopo vari secondi smise di guardarlo e il suo sguardo si punto sulla sua amica che la guardava dispiaciuta
Ciro dall'altra parte era rimasto a guardare la sua piccola bianca e si alzo di scatto riprendendosi e si avvicino a lei
<bià>la chiamo camminando verso di lei che ora però cercava di andare via
<O ciuciu>alzo la voce per farla girare ma lei non cedette e sali subito in auto
<Piccre>urlo spingendo un ragazzo per cercare di seguirla ma fu tutto inutile perché lei entro dentro l'auto senza neanche guardarlo
<ma aro cazz jamm?>disse Salvatore sedendosi sul suo seggiolino ma sua madre non prestò attenzione a quella parolaccia partendo

Ma ciro non si arrese e sali sul suo sh seguendola fino ad arrivare davanti casa di Bianca dove lei subito scese e cerco di entrare in casa senza risultati poiché lui fu più veloce e blocco i suoi movimenti
<mi dispiace bia non lo sapevo>disse e lei le sorrise tranquillizzadola
<vogl asci>sbuffo Salvatore cercando di scendere dalle braccia di sua padre
<inizia ad entrare io arrivo>disse porgendogli dolcemente suo figlio salvatore che ora si era calmato e lei annui
<comm si bell,si semp bell>disse ciro guardandola con gli occhi lucidi
<lasciami entrare in casa>ringhio aprendo la porta
<chi è o criatur?>chiese confuso lasciandola entrare in casa ma la segui
<nessuno che ti interessa>disse senza guardarlo
<sta giocando>disse scendendo le scale
<ci vediamo stasera vai pure>disse dandole un bacio e poi torno a guardare Ciro
<non eri in carcere o  chissà dove?>disse
<sono uscito un mese fa>disse facendole una carezza sul viso <non mi hai mai chiamato io ti pensavo sempre>
<Senti Ciro non sono più la ragazzina che conoscevi prima>disse andando a sistemare alcune cose in cucina
<Che vorresti dire>disse avvicinandosi a lei
<Che non mi fido più di te e non ti correrò più dietro>ringhio girandosi verso di lui
<Nun m vuo chiu ciu ciu?>disse deluso prendendola dai fianchi
<No quindi qualsiasi idea tu ti sia fatto toglila dalla tua testa ti ho fatto entrare in casa per un motivo e non è tornare con te >cerco di allontanarsi inutilmente poiché la spinse ancora di più verso di lui facendo scontrare i loro petti

Prese a lasciarle vari baci su ogni parte del collo mentre lei misi le mani sul suo petto come a respingerlo anche se non ci riuscì e non perché non si spostava ma perché neanche bianca lo voleva,quando era vicino a lui non riusciva a prendere il controllo di se stessa era come se fosse in un altro mondo.
<Spostati>sussurro con un filo di voce quando iniziò a succhiare un punto preciso del suo collo ma lui non la ascoltò e la appoggio sul tavolo riprendendo a baciarle il collo e poi le sue labbra raggiunsero quelle di bianca,guardandola desideroso.

Non perse tempo e strinse le sue natiche aprendogli le gambe e si mise in mezzo prima di tuffarsi sulle sue labbra che bacio con dolcezza,il bacio era lento come a voler sentire di nuovo le loro labbra ed era così ma solo pochi secondi dopo capi il danno che aveva fatto
<Ciro no basta>lo allontano di poco
<Cre?>chiese accarezzandole il viso
<Non posso>abbasso il viso per non guardarlo
<Tien a nat?>ringhio
<Anche se fosse sono passati cinque fottiti anni e tu non dovresti proprio parlare mi hai lasciato tu>disse innervosendomi
<Tu si a mij bianca nun to scurda>ringhio stringendole le cosce fra le sue grandi mani <possono passare pure cento anni si semp a mij>
<Fottiti non sono un oggetto>disse fredda spingendolo via e scese dal tavolo
<sai cosa intendo sei la mia donna e non voglio condividerti con nessuno>disse avvicinandola a se e le bacio una mano
<smettila>ringhio <e vattene da qua>
<vaffanculo bianca era meglio che mi scopavo quella nel aereo porto invece di farmelo succhiare e basta lei forse ci sapeva fare più di te>disse preso dalla rabbia
<te ne devi andare mi fai schifo Ciro>ringhio piangendo e lo spinse fuori casa

In quel momento Ciro si rese conto di quello che aveva detto,non avrebbe voluto dirglielo sapeva bene che lei era unica e nessuna era meglio di lei
<bia aspetta non intendevo quello che ho detto>provo a spiegarle
<cosa intendevi?mh?scopati chi vuoi Ciro ma ricordati che per chi piangevi ero io e sempre io ero quella a qui dicevi che ero la migliore>ringhio e gli chiuse la porta in faccia

Spazio autore
•scusate se aggiorno solo adesso ma in questi giorni non ho avuto tempo spero che la storia vi stia piacendo

il mare e noi//Ciro ricciWhere stories live. Discover now