Parte 11

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Bianca dopo pochi giorni dal suo ritorno a ischia rivide suo padre è inutile dirvi che ora si ritrovava in quel ospedale seduta nel lettino a giocare a carte con una sua coetanea che purtroppo era malata di cancro,bianca nei tempi in qui andava al...

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Bianca dopo pochi giorni dal suo ritorno a ischia rivide suo padre è inutile dirvi che ora si ritrovava in quel ospedale seduta nel lettino a giocare a carte con una sua coetanea che purtroppo era malata di cancro,bianca nei tempi in qui andava all'ospedale per colpa delle botte che riceveva la trovava sempre la,era molto forte ma distrutta da quella terribile malattia che aveva e le dispiaceva moltissimo perché se ne era affezionata ormai.

Nel frattempo anche il giovane boss si era ritrovato in quel ospedale seduto in sala d'attesa poco più lontano dalla stanza in qui si trovava bianca,Ciro era molto preoccupato per suo fratello gli avevano appena sparato e non avrebbe sopportato perdere un altro fratello,non dopo il suo migliore amico francesco.
<la famiglia di Pietro ricci?>chiese una dottoressa avvicinandosi a loro
<simm nuje>si alzo di scatto don Salvatore tenendo per mano sua moglie
<il ragazzo sta bene sta riposando nella stanza abbiamo dovuto operarlo e rimuovere il progliettile ma per fortuna sta bene in pochi giorni si riprenderà e sarà come nuovo>sorrise educatamente e Ciro rilascio un sospiro di sollievo
<che stanza è l'amm vre>disse duramente Ciro
<nella stanza 23 ma vi consiglio di aspettare per il momento non è in piene forze>provo a dire ma ormai i ricci si erano già diretti nella camera di Pietro che era poco più lontana da quella di bianca
<ragazze quante volte vi devo dire che kekka non può stare qua?deve andare al piano di sopra>le rimprovero un infermiera trovando la giovane mora in compagnia di Francesca
<ah olga dai gioca a carte con noi>rise bianca seguita dalla sua amica
<forza sei dimessa o vuoi stare qua per un altro giorno?>disse riferendosi a bianca che si era alzata uscendo dalla stanza
<cosa?no Olga io sto ancora male devo rimanere qua guarda non riesco a muovere bene il braccio>disse inventandosi una bugia
<ah bianca bianca forza firma questo foglio e vai a casa ti abbiamo tenuta qua un giorno in più del previsto abbiamo bisogno di stanze libere>disse accarezzandole il viso
<che palle>sbuffo appoggiandosi alla porta
<ci vediamo stammi bene>strinse la mano alla sua amica che rideva
<e le carte?>chiese vedendola andare via
<ah tienile tu tanto torno>sorrise
<spero di no>la guardò tristemente
<il giorno in qui non tornerò qua e perché sarò morta>disse seriamente
<ma smettila cammina Forza>la prese dalle spalle Olga facendola ridere

Mentre bianca aspetta di poter firmare i fogli si appoggiò al muro proprio davanti alla stanza in qui ora si trovava Ciro ignaro che lei fosse la.
<Olga so che mi ami troppo però se devo andarmene sbrigati o perdo il pullman>alzo la voce per farsi sentire dalla infermiera che si trovava alla reception per parlare con un altra donna che le porse subito dei fogli.

nello stesso tempo Ciro sentendo quella voce sgranò gli occhi e senza dire niente uscì dalla camera del fratello trovandosi davanti bianca ricoperta di lividi in faccia che per sua fortuna stavano guarendo
<o ma c faj ca>le prese il viso tra le mani.
<tu che fai qua?>disse sconvolta
<bianca chi cazz e stat?>ringhio indicando i suoi lividi
<nessuno una rissa tra compagne>disse duramente cercando di allontanarsi
<nun m ricr bugij>disse tirandola per un braccio fino a farla scontrare con il suo petto e bianca alzo il viso fissando il giovane ricci che sembrava perso
<dimmi chi è stato bianca o saij chi tocc a te tocc a me>disse avvicinando il suo viso a quello di bianca
<mio padre è tornato>sussurro con gli occhi lucidi
<ti porto a casa>disse dandole un bacio sulla fronte sentendo la rabbia prendere il sopravvento
<ma tu che fai qua?>disse confusa
<fratm e stat sparat>disse facendole sgranare gli occhi
<allora resta qua io vado in pullman>disse ma lui nego stringendole i fianchi con il suo braccio per farla avvicinare a lui
<allora cara bianca firma qua e qua e mi raccomando vedi di non tornare>disse Olga porgendole un foglio con una penna che bianca firmo senza dire niente <tesoro davvero stai attenta ok?questo è il numero di un assistente sociale per favore chiamalo non costringermi a chiamarlo io>
<no e tutto ok te l'ho detto faccio solo molti casini>sorrise
<ma tu prendilo lo stesso>gli porse il bigliettino che questa volta accetto sorridendole
<salutami kekka>disse andando via
<aspett ca vado ad avvisare mio padre>disse dandole un bacio

Poco dopo Ciro torno con i mano un paio di chiavi e strinse a se bianca guardandola attentamente mentre la rabbia prendeva parte di lui,non l'avrebbe lasciata un secondo di più in quella casa e questa volta avrebbe fatto ben capire a suo padre che doveva sparire per sempre
<prendiamo le tue cose e vieni via>disse duramente una volta fuori dal ospedale
<ci no lascia stare ok?>provo a convincerlo non volendo essere un peso per lui
<nun me ne fott bià mo tu nun te preoccupa chell omm e merd fa na brutta fine>ringhio aprendo la macchina per fare salire bianca
<no no no Ciro non fargli niente per favore>lo supplico fermandosi di scatto
<nun te preoccupa andiamo a prendere le tue cose>disse

Appena arrivarono a casa di bianca per sua fortuna il padre non c'era poiché era già a lavoro ma Ciro insisti per farla stare da lui
<non posso venire a casa tua ciro>ringhio chiudendo l'armadio che pochi secondi prima aveva aperto ciro per fare la valigia
<pecchè?>chiese arrabbiato
<non conosco la tua famiglia,non voglio essere un peso per voi e poi se qualcuno scopre tutto mi chiameranno gli assistenti sociali e sono minorenne mi manderebbero in comunità o chissà dove>provo a convincerlo
<di tuo padre me ne occupo io ok?e poi tu non sei un peso bianca o vuo capi?la mia famiglia prima o poi dovrai conoscerla>le prese il viso fra le mani e a quel contatto bianca chiuse gli occhi beandosi del suo tocco
<ci conosciamo da solo tre mesi Ciro non sono pronta a conoscere la tua famiglia più avanti si ma ora come posso presentarmi a casa tua?soprattuto dopo quello che è successo a tuo fratello avete altro a qui pensare e anche se non lo ammetti sarei un peso in questo momento rifletti Ciro>si spostò per sedersi sul letto
<stiamo nella casa ca teng a Posillipo per un po' se ti fa stare più tranquilla ma da questa casa te ne vai finché non ci penso io a tuo padre>ordino e lei sospiro
<non devi preoccuparti Ciro davvero io sto bene>si avvicino a lui che ora stringeva i pugni al solo pensiero di quello schifoso che aveva alzato le mani alla sua ragazza
<finché ci sono io non ti toccherà nessuno bianca to giur>sussurro appoggiando la fronte su quella di bianca

E dopo svariate convinzioni da parte di Ciro la ragazza cedette preparando alcune cose per andare con lui alla casa a Posillipo,una volta arrivata fu subito colpita dal lusso,appena entrata in quella villa c'era una piscina nel enorme giardino e la casa in stile moderno ed elegante
<t piac?>chiese Ciro portando dentro casa il borsone
<è stupenda>disse sconvolta da tale lusso
<ne prenderemo una ancora più bella>sorrise dolcemente Ciro stringendola a se
<mh io e te?>sorrise bianca circondando il suo collo con le braccia e lui annui <verresti a vivere con me?>
<e cert>disse seriamente Ciro iniziando a baciarle il collo <e tu?>
<si>ansimo tirando all'indietro la testa quando Ciro prese a succhiare un punto preciso

Spazio autore
•scusate se non pubblico molto spesso ma tornerò presto❤️•

il mare e noi//Ciro ricciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora