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«La settimana prossima andiamo in un locale che ho scoperto ieri su Instagram, sta a Caserta, si chiama SOLO» non appena Simona finì la sua frase, Eleonora sbuffò facendo roteare gli occhi. 

«Caserta? Sai che non li sopporto i casertani, sono squarcioni e bugiardi...»
«Ele tu la devi finire con questi luoghi comuni. Ti penalizzano, non conosci davvero le persone con questi pregiudizi. Apri la mente.»

Alla mora venne da ridere a quelle parole dell'amica. Lei avrebbe dovuto aprire la mente? Lei? Aveva la mente fin troppo aperta e per questo aveva conosciuto così tante persone che ora sapeva giudicarle anche al primo sguardo.

«Sai che parlo per esperienza e non per luoghi comuni Simo...»
«Hai conosciuto due casertani stupidi, è vero, ma non vuol dire che sono tutti così.»
«Per ora per me è il cento per cento, una percentuale molto alta, non ti sembra?» le sorrise sarcastica e l'amica sbuffò incrociando le braccia sotto al seno. «Comunque ci vengo al locale se ci tieni tanto, tranquilla.»
«Ovvio che ci vieni, è la mia settimana. Poi la settimana prossima decidi tu dove andare come da accordi. Uh sta venendo il cameriere, cosa ordiniamo?»

Erano sedute al tavolino di un bar molto rinomato di Posillipo ma non avevano ancora ordinato. Eleonora non si fece nessun problema, aveva le idee chiare su cosa ordinare mentre Simona scorse velocemente il menù dei cocktail prima di sceglierne uno che le piacesse.

«Per me un Manhattan con oliva, grazie»  iniziò la mora, decisa e chiara come sempre.
«Per me un Campari, grazie» il cameriere segnò tutto e le lasciò da sole.
«Campari? Il tuo prossimo passo sarà lo Spritz?» rise Eleonora prendendo in giro i gusti della sua amica.
«Sei pesante Ele, ognuno beve quello che vuole e questo non lo definisce come persona.»
«Ma dai che sto scherzando, la pesante sei tu...» rispose all'amica e prese il suo cellulare andando su IG perché aveva ricevuto una notifica. Era una richiesta di messaggio e quando lesse il nome, che aveva addirittura la spunta blu, non riuscì a capire subito chi fosse. Poi guardò le foto e capì. Aprì la chat e sospirò, era il troglodita in cui si era imbattuta qualche sera prima. Che voleva?

Salve professoressa Eleonora

Chi sei

Non mi riconosci?

Non ci conosciamo

Due sere fa mi sei praticamente caduta tra le braccia e ora fai finta di non conoscermi?

È stato un incidente, non ti sono caduta tra le braccia

Ti è piaciuto però...

Neanche per sogno, eri tutto sudato e appiccicoso

Tu puzzavi di alcol come un camionista rumeno cinquantenne, come la mettiamo?

Io non puzzo mai

Inviò quel messaggio ormai innervosita da quella conversazione e per un attimo le tornò in mente il momento dello scontro. Era sudato, è vero, ma aveva un profumo così buono che ancora le impregnava la mente e i pensieri. Ovviamente non gliel'avrebbe mai detto.

Quella sera sì

Senti ma che vuoi?

Ma statt calm nennè

Non ci conosciamo non ti rivolgere a me così. Cosa vuoi?

Niente, mi piaci e ti ho scritto. È un reato?

Puzzavo come un camionista però ti sono piaciuta???

Sei bella questo non cambia

Vabbè senti non sono interessata, ok? Ciao

Malessere | Pasquale MazzocchiWhere stories live. Discover now