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Sette mesi dopo.

«Sei pronta?»
«Io sì, e tu?»
«Sì» Pasquale annuì a quella domanda e poi si andò a sedere accanto al suo avvocato. Girò la testa alla sua destra e vide Tonia seduta con il suo avvocato e la sua famiglia dietro. Fece un respiro profondo e si alzò in piedi quando il giudice entrò in aula.

«Buongiorno a tutti. Stamattina siamo qui riuniti per la sentenza della causa civile tra Mazzocchi Pasquale e Lamagna Antonia. Letti tutti gli atti, tutti i documenti e tutte le prove che gli avvocati hanno presentato a questa corte, e confrontate tutte le leggi e i comma sull'argomento, dichiaro che Mazzocchi Pasquale abbia la custodia esclusiva della figlia Mazzocchi Celeste date le minacce documentate della signora Lamagna Antonia di lasciare la città. La stessa Lamagna Antonia avrà diritto a vedere la figlia due weekend al mese, sotto supervisione di Mazzocchi Pasquale o di chi lui incaricherà di controllare. Per quanto riguarda il divorzio tra le due parti, Mazzocchi Pasquale deve elargire un ammontare di euro duemila cinquecento al mese per il primo anno a Lamagna Antonia, poi per il secondo anno euro duemila e dal terzo anno in poi nulla più, questo allo scopo di permettere all'ex coniuge di trovarsi un degno lavoro che le permetta di di mantenere il suo tenore di vita. L'appartamento, intestato a Mazzocchi Pasquale e Mazzocchi Celeste, resterà assegnato in comodato d'uso per due anni a Lamagna Antonia così come concesso da Mazzocchi Pasquale, poi dovrà essere liberato.
Così deliberato dalla corte, l'udienza è chiusa.»

Ad ogni frase del giudice Pasquale era più felice e alla fine si girò verso Eleonora per scambiarsi uno sguardo di complicità che lei ricambiò subito. Il giudice aveva accolto praticamente tutte le richieste che il suo avvocato aveva fatto e la causa non poteva finire meglio di così. 
Ringraziò il suo avvocato e andò direttamente da Nora che lo stava aspettando a braccia aperte.

«Ce l'hai fatta, hai visto?»
«Ce l'abbiamo fatta, senza di te non avrei mai trovato la forza di affrontare tutto questo» la baciò lì davanti a tutti, poi la prese per una mano ed uscirono da lì. Aveva dato mandato al suo avvocato di parlare con Tonia per accordarsi sugli appuntamenti dei giorni seguenti. 
Ora l'unico desiderio del calciatore era tornare a casa dove Celeste che era rimasta con la tata li stava aspettando.
«Amo, sai di che ho voglia?»
«Di cosa?» Pasquale la guardò sgranando gli occhi e rallentò.
«Ciliegie.»
«E dove le trovo mo?» era fine settembre e il periodo delle ciliegie era passato da un pezzo.
«Non lo so... vabbè, dai, lascia stare non fa niente.»
«No, non lascio stare. Per te e nostro figlio esaudirò ogni desiderio, te lo giuro piccerè.»
«Per sempre?»
«Per sempre.»

Ebbene sì, il sogno dei nostri due ragazzi di diventare genitori insieme stava per esaudirsi, Eleonora era incinta di quattro mesi e nel giro di qualche mese avrebbero avuto tra le loro braccia il piccolo Emanuele. Era stato un figlio cercato, voluto, desiderato. 
Nella loro storia non c'era stato nulla di semplice, nulla di scontato ma il desiderio di allargare la famiglia e di includere in essa la piccola Celeste non era mai stato messo in dubbio, così appena avevano potuto si erano decisi ad avere un bambino tutto loro.
L'amore tra di loro non si era mai affievolito, anzi, continuava a divampare come un incendio boschivo in piena estate.
E i due erano convinti che sarebbe durato in eterno, per sempre.


FINE.



***
So che non ve lo aspettavate ma siamo arrivati alla fine anche di quest'altro viaggio magnifico! Pasquale ed Eleonora rimarranno tra i miei protagonisti preferiti per sempre e il finale era quello giusto da dare a questa coppia che ho amato dal primo momento che ho immaginato questa storia ❤ Spero che sia piaciuta anche a voi tanto quanto è piaciuto a me immaginarla e scriverla, mi mancheranno tantissimo 🥺 
Ci sentiamo presto, mooooolto presto! Vi voglio bene e grazie per esserci sempre ❤

Malessere | Pasquale Mazzocchiحيث تعيش القصص. اكتشف الآن