La mattina dopo, non fu la luce forte del sole che mi svegliò, nemmeno la sveglia.
Bensì qualcuno che continuava a darmi tanti baci sparsi su tutta la faccia. Ovviamente era Tom.

Tom: "Buongiorno tata."
Era diventato il mio soprannome preferito.

Charlotte: "Buongiorno Tom."
Dissi, abbracciandolo.

Tom: "Alzati in fretta perché Bill vuole andare in centro a fare shopping!"

Charlotte: "SHOPPING?"
Mi alzai tutta d'un tratto, ma diedi una testata in faccia a Tom, visto che era proprio davanti a me.

Tom: "Aia, ma che ti dice il cervello Charlotte!"
Disse, nel mentre si era accasciato sul letto per il male.

Charlotte: "Oddio, scusa Tom, ma appena sento la parola shopping impazzisco.."
Dico, nel mentre gli presi la fronte e gli diedi tanti baci.

Tom: "Mh, ora va meglio. Vestiti se no Bill mi mena."

Charlotte: "Va bene, però prima devi uscire!"

Tom: "Ufff, e va bene, però prima di uscire.."
Si avvicinò a me, e mi baciò.
Tom: "Non metterci troppo tata."

Decisi di vestirmi così:

Mi lavai i denti, spazzolai i capelli,e scesi dai ragazzi

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Mi lavai i denti, spazzolai i capelli,e scesi dai ragazzi.

Bill: "Ciao dormigliona, sai che un giorno mi dovrai prestare quegli occhiali vero?"

Charlotte: "Da quando sono venuta a vivere qua il mio armadio è anche il tuo!"

Bill: "Hai capito tutto!"
E mi diede il cinque.

Tom: "Andiamo?"

Charlotte: "Va bene."
Salimmo sulla sua Cadillac, io ero davanti mentre Bill era dietro. Tom mi mise la mano sulla coscia, e partimmo verso il centro commerciale.
Mettemmo sulla radio "Break Away" e inizia a cantarla con Bill a squarciagola mentre Tom rideva di noi.
Arrivati, mi diressi subito da Sephora, il mio negozio preferito: presi un lucida labbra di Dior, una matita per le labbra colore nude e il suo rispettivo rossetto e un illuminante liquido. Poi andai da Victoria's Secret, dove presi un acqua profumata alla vaniglia e una crema per il corpo, sempre alla vaniglia, poi un pigiama nero di seta corto e uno lungo ma rosa. In tutto questo, Bill e Tom mi seguivano dappertutto.
Poi toccò a Tom e andammo in circa 3 negozi che vendevano cappellini, dove in totale ne prese 7 molto belli (naturalmente scelti da me!), e andammo in un negozio di scarpe dove prese delle nike tutte nere perche diceva che gli mancavano per abbinarle con i suoi cappellini neri.
Bill, invece, non comprò niente, perché non aveva trovato nulla che lo soddisfacesse.

Charlotte: "É proprio stancante fare shopping vero?"

Tom: "Si, mi fanno male le braccia. Bill, mi tieni il sacchetto dei cappellini?"

Bill: "Va bene. Ma quanti ne hai presi? 100?"

Tom: "No, solo 7..."

Charlotte: "Solo?"

Tom: "Non capirete mai la mia ossessione per i cappellini!"

Charlotte: "Per capirla basta aprire il tuo armadio: ne hai 200..."

Tom: "Tu parla per i tuoi vestiti che tra poco neanche ci stanno tutti nell'armadio!"

Bill: "Okok basta, che ne dite di tornare e fermarci al mc drive?"

Tom: "Va bene, ma non sporcatemi il mio amore!"

Charlotte: "Oh tranquillo Tom, uso i tovaglioli."

Tom: "Non stavo parlando di te, ma della mia macchina..."
Mi girai, e gli feci il dito medio. Ma come può dire una cosa del genere?! Bah, nel mentre Bill si mise a ridere, che stupido.

Ci fermammo quindi al mc drive, e prendemmo dei gelati: io quello con gli oreo, Bill quello con i baci perugina e Tom quello con gli smarties.
Poi tornammo, e andai in camera a sistemare tutti i miei acquisti, per poi mettermi il pigiama e legarmi i capelli in uno chignon scompigliato.
Poi mi ricordai che per scuola, al rientro dalle vacanze estive, avrei dovuto portare una presentazione riguardante un argomento a piacere, che mi aveva colpito e che era presente in questo periodo: la violenza sulle donne. Sarebbe stata una opportunità per raccontare anche quello che avevo passato, e l'impatto che mi aveva causato.
Misi gli occhiali, e iniziai a scrivere.

Tom: "Hey tata, che fai?"

Mi girai e gli dissi:
Charlotte: "Oh, sto facendo una presentazione per scuola."

Tom: "Lo sai che con gli occhiali sei ancora più bella?"
Disse, avvicinandosi e iniziando a darmi dei baci delicati sul collo.
Mi alzai, mi avvicinai e lo baciai.

Tom: "Posso farti una domanda?"

Charlotte: "Certo."

Tom: "Noi cosa siamo?"

Charlotte: "Due adolescenti, attratti l'uno dall'altro, che non riescono a stare distanti per più di 5 minuti.."
E riniziai a baciarlo.

Tom: "E credi che questi due adolescenti possano provare a rendere più serio il loro rapporto? Tipo, provando a fidanzarsi?"

Charlotte: "Oh beh, questo lo devono vedere loro, ma secondo me riuscirebbero."

Tom: "Proviamo?"

Charlotte: "Proviamo."
E mi baciò.
Finalmente eravamo diventati un qualcosa di serio.

Bill: "Piccionciniiii ho fatto una crostata ai frutti di bosco, ne volete una fetta?"

Charlotte: "La mia preferita!"

Tom: "Corroooo"
Il resto della serata lo passammo a scherzare e giocare.
Mi sentivo proprio bene con loro.
Ah e naturalmente avevamo detto a Bill che io e Tom eravamo diventati una coppia, e iniziò ad urlare e saltare dappertutto!

"It all fell down"Where stories live. Discover now