La mattina dopo si svegliò e fece le sue solite cose. Appena salita in macchina, mise la canzone che aveva sentito ieri, quella dei Tokyo Hotel. L'ascoltò per tutto il viaggio verso la scuola, era diventata la sua canzone preferita. Arrivò, entrò, e fece le sue solite lezioni. Ma gli veniva in mente molte volte Tom. Chissà perché.

A fine giornata, andò ad aspettare il pullman come suo solito, sperando che anche quel giorno ci fosse Tom a tenerle il posto. Il pullman arrivò, e Tom era lì seduto. Ma stava dormendo. Nonostante questo aveva comunque un posto libero, così Charlotte decise di sedersi. Prima di mettere le cuffie, si girò verso di lui per salutarlo, ma Tom non aprì gli occhi.

Charlotte, quindi, decise di ascoltare un po' di musica. Pensò che sicuramente stava dormendo, ma strano che non l'abbia sentita sedersi. Magari sarà stato un brutto giorno per lui, non si sa. Comunque, mise la sua canzone preferita, per tutto il viaggio, sperando, da una piccola parte, che Tom le avrebbe parlato.

Si stava addormentando pure lei, quando si sentì toccare la spalla. Credeva che fosse Tom, ma quando aprì gli occhi, era il controllore.
Charlotte gli fece vedere il biglietto, poi si girò verso Tom, anche lui stava facendo vedere il biglietto. Ma nonostante questo, non la guardò né la salutò.

La ragazza ci rimase un po' male, e richiuse gli occhi.
Quando li riaprì, si rese conto che aveva dormito un po' troppo, perché il pullman era già passato alla sua fermata.

Tom: "Mi sa che hai dormito un bel pò."
Disse Tom ridendo.

Charlotte: "Mi sa di si"
Rispose, ridendo anche lei.

Tom: "Se vuoi puoi scendere alla mia fermata e ti accompagno in macchina a casa tua."

Gentile da parte sua, vero?
Charlotte: "Sicuro? Non vorrei disturbarti magari hai altro da fare."

Tom: "Tranquilla, non ti lascio tornare da sola. Tra poco piove pure."

Charlotte: "Va bene, grazie Tom."
Disse, sorridendo al ragazzo.

Tom's pov:
Charlotte, l'ho notata sin dal primo giorno di scuola. Molto bella esteticamente: mora, occhi verdi, ne troppo alta ne troppo bassa e con un sorriso molto carino.
Il giorno in cui mi chiese se il posto in fianco a me fosse libero, ero contento. Ma ero più contento quando, prima di scendere, si voltò verso di me e mi sorrise. Ma ero ancor più contento il giorno successivo, quando mi ha parlato. Strano che non l'ho fatto io prima, visto che di solito sono io quello che approccia con le ragazze per primo.
Mi sono offerto di riportarla a casa perché effettivamente stava per piovere e mi sarebbe dispiaciuto lasciarla da sola, ma anche perché magari sarebbe stata un opportunità per conoscerla meglio. Mi incuriosiva molto come ragazza.



Ciao a tutti! Come state?
Sono nuova su questa piattaforma e questa è la mia primissima storia! Vi avverto già che non avrà i soliti lieto fine come la maggior parte delle altre storie, ma credo che lo si possa capire già dal titolo.
Alcune parti (per esempio queste tre iniziali), verranno scritte in terza persona, ma credo che d'ora in poi le scriverò in prima persona così é più facile per me ma anche per voi per capire meglio.
Capiterà che delle volte metterò all'inizio del capitolo una canzone, per entrare un po' di più nel mood di ciò che verrà raccontato, quindi vi consiglio di ascoltarle (sopratutto negli ultimi capitoli!!)
E nulla, spero che vi possa piacere!
Bacioni

"It all fell down"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora