Capitolo 22: Luci E Ombre

51 4 0
                                    


~⚠️presenza di violenza, abusi, morte e linguaggio scurrile~

~Susan's Pov~

<<A..i..u..to..>>Bisbigliai chiudendo gli occhi...

Fu l'ultima cosa che riuscì a pronunciare prima di svenire...

<< Ora tutto taceva intorno a me , non sentivo più quel cadere continuo di gocce d'acqua che tonfo dopo tonfo riecheggiavano sul pavimento di quella schifosa e maleodorante gabbia in cui quell'essere mi aveva rinchiuso..

Improvvisamente una brezza leggera prese a levarsi nell'aria,portando con sé un inebriante odore di incenso cogliendomi alla sprovvista, facendomi intuire di essere in qualche modo riuscita a scappare da quel postaccio. 

Quando a distrarmi dai miei pensieri fu l'eco inquietante di un singhiozzo femminile .   

Apri gli occhi di scatto e, la prima cosa che notai fu di essere sdraiata su di un pavimento di marmo piuttosto vecchio, sporco e freddo, mi alzai da lì cercando di capire dove mi trovavo, ero ormai sicura di non essere più in quella cella legata, ma di trovarmi all'interno di quella che credevo fosse una vecchia chiesa, in quanto notai appesi ai muri diversi affreschi e quadri raffiguranti degli episodi delle sacre scritture e dal persistente sentore di incenso che impregnava la struttura.

Smisi di osservare quegli affreschi per poi passare il mio sguardo davanti a me e in quel esatto momento, realizzai dolorosamente dove fossi...

...Era il funerale di mio padre...

Riconobbi la sua bara decorata con una corona di fiori e una sua foto nella quale lo ritraeva mentre sorrideva spensierato, guardando l'obbiettivo della probabile macchina fotografica con la quale gli era stata scattata.

La cassa era stata poggiata poco sotto i gradini dell' altare, ora  illuminato solo da due candelabri che con la loro luce fioca mettevano ulteriormente in risalto  i suoi dettagli e la superficie di legno chiara.

Udi di nuovo quei singhiozzi e seguendo con lo sguardo da dove potessero provenire, vidi, sedute nelle panche davanti ad essa,due figure vestite di nero, la quale erano abbracciate con il capo rigorosamente chino, dove una di esse si asciugava o almeno così sembrava il viso. 

Osservai inoltre che  i posti circostanti presero a riempirsi di ombre inquietanti rendendomi improvvisamente irrequieta..

Cercai di mantenere i nervi saldi, avevo intuito che Atlas c'entrasse con tutto questo...

Feci un respiro profondo provando a calmare il cuore che batteva agitato e spaventato contro la mi cassa toracica, cercando di convincermi che tutto questo non era reale e che fosse solo un brutto sogno, così presi coraggio e  iniziai  a farmi strada verso le due figure vestite di nero, sotto gli occhi di quelle ombre cupe e spaventose.

Percorsi lentamente e in rigoroso silenzio la lunga navata che ora si estendeva davanti ai miei occhi.

Fino a quando a fermare i miei passi fu l’apparire di  una piccola ed innocente bimba  di quattro anni, vestita con un vestitino lungo legato con un piccolo fiocco nero, la quale non accorgendosi fortunatamente della mia presenza con sguardo confuso prese a camminare svelta verso le due figure, fermandosi una volta raggiunte, iniziando così a parlare con una di esse...

Ripresi a camminare, dirigendomi incuriosita verso la bimba,dove mano a mano che mi avvicinavo le ombre sedute continuavano a fissarmi con i loro occhi bianchi e vuoti,  una volta davanti a  quelle due figure, quella nebbia che prima le circondava sparì, permettendomi di vedere e riconoscere i volti devastati di mia madre e di mio fratello.

Two Wicked Soul's (Bangchan ff )Where stories live. Discover now