𝓒𝓪𝓹𝓲𝓽𝓸𝓵𝓸 25

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"𝐂𝐞𝐫𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐝𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐠𝐮𝐚𝐫𝐝𝐚𝐫𝐜𝐢 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨

𝐜𝐨𝐧 𝐫𝐚𝐛𝐛𝐢𝐚 𝐨 𝐢𝐧 𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐧 𝐩𝐚𝐮𝐫𝐚,

𝐦𝐚 𝐢𝐧𝐭𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐜𝐨𝐧 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐚𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞𝐳𝐳𝐚"

(𝐉𝐚𝐦𝐞𝐬 𝐓𝐡𝐮𝐫𝐛𝐞𝐫)

『♥』

La redazione ci fece trovare tutto l'occorrente per addobbare la casetta per natale: albero, palline, ghirlande, luci, cappellini di babbo natale, ecc... Era la prima volta che facevo l'albero senza la mia famiglia, non nego che mi stava venendo un po' di malinconia, ma riuscii comunque a mettermi, insieme ai ragazzi, a rendere la casa presentabile e in tema per Natale. Mi feci aiutare da Ayle, Dustin e Kumo per attaccare le luci in tutta la casa, tagliavo i pezzi di nastro adesivo e loro fermavano i cavi sulla parete attorno alle cornici degli infissi, stessa cosa feci per le ghirlande. Mi ingegnai con dei nastri di vari colori e della colla a caldo - chiesta rigorosamente alla redazione - per fare delle composizioni carine da attaccare ad ogni porta delle camere da letto, ognuna con il proprio colore. 

«Che te ne pare?», chiesi alzando la prima composizione, un fiocco enorme dai nastri rossi e oro e champagne. Petit, che restò in silenzio a guardare quello che stavo facendo, quando la vide finita sgranò gli occhi e la prese delicatamente in mano.

«No vabbè! Ma è bellissima! Da quando sai fare queste cose?», lui mi guardò con gli occhi che brillavano dallo stupore, come se non avesse mai visto una cosa del genere, io mi misi a ridere da quanto era buffo e tenero il suo comportamento

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«No vabbè! Ma è bellissima! Da quando sai fare queste cose?», lui mi guardò con gli occhi che brillavano dallo stupore, come se non avesse mai visto una cosa del genere, io mi misi a ridere da quanto era buffo e tenero il suo comportamento. 

«Lo faccio ogni anno per la mia famiglia, mi diverte molto e ogni volta cerco di superarmi», gli risposi iniziando a prendere tutti i nastri per la prossima camera. Sapevo fare molte altre cose: ferma posto, ghirlande con i rami intrecciati alle bacche e altre decorazioni natalizie come palline, angioletti e origami con la carta. Un piccolo hobby che esce fuori nel periodo natalizio.

«Ti posso aiutare? Ti prego voglio fare qualcosa anche io!», Petit appoggiò il grosso fiocco sul tavolo spostando una sedia pronto ad aiutarmi. Non potevo dirgli di no, quindi gli feci vedere come fare delle piccole decorazioni da mettere qua e là per la casa, gli spiegai come usare la colla a caldo e di stare attento a non bruciarsi e così, tutto concentrato, iniziò a lavorare. Più il tempo passava, più diventava bravo e veloce, ma non riusciva a non bruciarsi, «Mari! Guarda cosa ho fatto!», il ragazzo richiamò la sua fidanzata che appena lo sentì, corse da lui con un cerchietto con le corna da renna in testa.

«Che bravo!», gli fece i complimenti accarezzandogli il retro del collo con un sorriso enorme sul viso. Erano una coppia davvero carina, molto zuccherosa, oserei dire, ma mai quanto Mida e Gaia, loro erano a livelli di picchi diabetici carichi di zuccheri.

𝔇𝔞𝔪𝔪𝔦 𝔲𝔫𝔞 𝔰𝔢𝔠𝔬𝔫𝔡𝔞 𝔭𝔬𝔰𝔰𝔦𝔟𝔦𝔩𝔦𝔱à ♥ 𝓗𝓸𝓵𝓭𝓮𝓷Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora