La Moglie e Eugenio sono seduti alle due estremità del tavolo. Forchette in pugno, piluccano dai rispettivi piatti qualcosa di gelatinoso. Lei indossa una camicetta e i pantaloni di un tailleur, lui è in pigiama. I loro cellulari sono posati uno di fianco all'altro sul mobile del lavandino.
MOGLIE
Hai ringraziato tua madre per il pollo in gelatina?
Eugenio, masticando, annuisce ed emette un mugolio dal tono affermativo.
MOGLIE
Te lo fa apposta perché sa che ti piace. Devi proprio ringraziarla.
Il cellulare di Eugenio emette il trillo singolo dell'SMS in arrivo. Eugenio molla la forchetta, si alza di scatto e fa un passo verso il mobile del lavandino.
MOGLIE
Eugenio.
Eugenio si blocca col braccio teso verso il cellulare.
MOGLIE
Niente cellulari a tavola.
EUGENIO
Ma potrebbe essere una cosa di lavoro.
MOGLIE
(sorride)
Di lavoro, che tenero. Dai, finisci di mangiare. Poi ti lascio giocare col telefonino.
Eugenio torna a sedersi. Lui e la Moglie riprendono a mangiare in silenzio. Ad un tratto Eugenio posa di nuovo la forchetta.
EUGENIO
Devo dirti una cosa.
Anche la Moglie posa la forchetta.
MOGLIE
Dimmi.
EUGENIO
È una cosa che ti farà arrabbiare.
La Moglie ridacchia.
EUGENIO
Ti farà arrabbiare tanto.
MOGLIE
E che sarà mai. Sentiamo.
Eugenio prende un respiro profondo e fa per parlare, ma proprio in quel momento inizia a squillare il cellulare della Moglie. La suoneria è Jailhouse Rock.
MOGLIE
Solo un secondo.
La Moglie si alza, si avvicina al mobile del lavandino, prende il suo cellulare, controlla il display, risponde.
MOGLIE
Buonasera, signora.
(pausa)
Gliel'ho detto, può chiamarmi a qualunque ora. Specie se mi porta delle buone notizie.
(pausa)
Questa è un'ottima notizia. Suo marito non poteva fare un errore più grave che ammettere di averla tradita. Adesso lo teniamo per le palle.
(pausa)
Sa, questi sono i momenti in cui amo il mio lavoro. Di solito non è piacevole sancire la fine di un matrimonio, dopotutto è pur sempre il fallimento di un progetto condiviso. Ma quando c'è di mezzo un marito infedele, mi sento come uno strumento della giustizia divina.
(pausa)
Sì, ci vediamo in studio giovedì mattina. Così decidiamo se strappargli una palla alla volta o tutte e due insieme.
(pausa)
No, è solo una metafora, non si può fare per davvero. Ma le garantisco che il risultato finale non sarà molto diverso. A giovedì. Arrivederci.
La Moglie chiude la comunicazione, rimette il cellulare sul mobile e torna a sedersi al suo posto.
MOGLIE
Dicevi?
EUGENIO
A me il pollo in gelatina mi fa schifo.
La Moglie sorride e scuote la testa.
MOGLIE
Questo dovresti dirlo a tua madre. Ma hai fatto bene a dirlo a me.
La Moglie riprende in mano la forchetta.
MOGLIE
Dai, finisci. Sono proteine.
Anche Eugenio riprende la forchetta. Entrambi riprendono a mangiare.
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Bo
RomanceEugenio Pareggio ha quarantadue anni, un matrimonio solido, un lavoro creativo e, in generale, una vita perfetta. Ma la realtà, vista da vicino, è ben diversa: la moglie di Eugenio lo tratta come un bambino, il suo lavoro è precario e malpagato e la...