Riprende dalla scena 22. Eugenio, in camicia e mutande, è seduto sul divano. Ha un'espressione stupefatta congelata sul viso. Bo, scalza e con il suo vestitino corto addosso, è in piedi di fronte a lui. Regge in una mano l'orsacchiotto monocolo. Fuori continua a piovere.
BO
Questo stronzo peloso è un orsacchiotto spia. Trentanove e novanta su Amazon. Ha una videocamera nascosta con ottocento per seicento pixel di risoluzione, bilanciamento automatico dei colori e scheda di memoria SD.
Bo apre uno sportello sulla schiena dell'orsacchiotto, estrae da una fessura una scheda, la prende tra pollice e indice e getta via il pupazzo.
BO
Di solito lo usano i genitori per controllare che le babysitter non facciano cazzate. Stasera ha ripreso la cazzata che hai fatto tu, coglione.
Bo stringe la scheda nel pugno chiuso.
BO
Da questo momento l'unica preoccupazione della tua vita del cazzo dev'essere che io non metta in giro questo video. Perché se lo metto in giro sei nella merda fino alla punta dei capelli. Lo sai quanto costa un divorzio? Te lo puoi permettere? Non credo, non guadagni un cazzo. Questa casa e tutto quello che c'è dentro sono di tua moglie, sei pronto a tornare a vivere dalla mamma? Sempre se tua madre ti rivuole, quando scopre che sei uno scopatore di minorenni.
Bo si guarda intorno.
BO
Dove cazzo è la mia borsa?
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Bo
RomanceEugenio Pareggio ha quarantadue anni, un matrimonio solido, un lavoro creativo e, in generale, una vita perfetta. Ma la realtà, vista da vicino, è ben diversa: la moglie di Eugenio lo tratta come un bambino, il suo lavoro è precario e malpagato e la...
