Eugenio e Bo sono seduti a un tavolo. Lei ha al fianco la sua borsa di panno. Tra i due c'è un vassoio con due panini ancora inscatolati, due bicchieroni muniti di cannucce e una confezione dalla quale deborda una porzione di patatine. In un angolo del vassoio c'è una tesserina di cartone.
EUGENIO
Non ci posso credere.
BO
Neanch'io.
EUGENIO
Non è che mi stai prendendo in giro?
BO
Vuoi vedere un documento?
Bo fruga nella borsa e tira fuori una carta d'identità. La porge a Eugenio, che la apre e la guarda. Poi guarda Bo. Poi ancora la carta.
EUGENIO
Ti chiami davvero Bo.
BO
Eh, già.
EUGENIO
Bi, o. Bologna, Otranto. Non è un'abbreviazione, o un soprannome.
BO
È il mio nome.
Eugenio richiude la carta d'identità e la passa a Bo.
EUGENIO
Questa è una coincidenza straordinaria.
Bo prende la carta, la rimette nella borsa e sorride.
BO
Un segno del destino, direi.
Eugenio inizia a mangiare le patatine dal vassoio.
EUGENIO
Bo, posso farti una domanda personale?
BO
Vuoi sapere perché mi chiamo Bo?
EUGENIO
No, la domanda non era questa ma sì, in effetti mi piacerebbe saperlo.
BO
Vuoi la verità nuda e cruda, o preferisci la versione romantica?
EUGENIO
Scegli tu.
BO
Ok. Bo viene da Bo Derek. È un'attrice americana. Era molto famosa negli anni Ottanta.
EUGENIO
Ho presente.
BO
Mio padre ha insistito per chiamarmi così perché era un suo grande fan. Diceva sempre che grazie ai suoi film era... entrato nella pubertà.
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Bo
RomanceEugenio Pareggio ha quarantadue anni, un matrimonio solido, un lavoro creativo e, in generale, una vita perfetta. Ma la realtà, vista da vicino, è ben diversa: la moglie di Eugenio lo tratta come un bambino, il suo lavoro è precario e malpagato e la...