SCENA 13 - INTERNO NOTTE, MCDONALD'S

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Eugenio e Bo sono seduti a un tavolo. Lei ha al fianco la sua borsa di panno. Tra i due c'è un vassoio con due panini ancora inscatolati, due bicchieroni muniti di cannucce e una confezione dalla quale deborda una porzione di patatine. In un angolo del vassoio c'è una tesserina di cartone.

EUGENIO

Non ci posso credere.

BO

Neanch'io.

EUGENIO

Non è che mi stai prendendo in giro?

BO

Vuoi vedere un documento?

Bo fruga nella borsa e tira fuori una carta d'identità. La porge a Eugenio, che la apre e la guarda. Poi guarda Bo. Poi ancora la carta.

EUGENIO

Ti chiami davvero Bo.

BO

Eh, già.

EUGENIO

Bi, o. Bologna, Otranto. Non è un'abbreviazione, o un soprannome.

BO

È il mio nome.

Eugenio richiude la carta d'identità e la passa a Bo.

EUGENIO

Questa è una coincidenza straordinaria.

Bo prende la carta, la rimette nella borsa e sorride.

BO

Un segno del destino, direi.

Eugenio inizia a mangiare le patatine dal vassoio.

EUGENIO

Bo, posso farti una domanda personale?

BO

Vuoi sapere perché mi chiamo Bo?

EUGENIO

No, la domanda non era questa ma sì, in effetti mi piacerebbe saperlo.

BO

Vuoi la verità nuda e cruda, o preferisci la versione romantica?

EUGENIO

Scegli tu.

BO

Ok. Bo viene da Bo Derek. È un'attrice americana. Era molto famosa negli anni Ottanta.

EUGENIO

Ho presente.

BO

Mio padre ha insistito per chiamarmi così perché era un suo grande fan. Diceva sempre che grazie ai suoi film era... entrato nella pubertà.

BoWhere stories live. Discover now