Ce sto io con te

7. Levinas

"Triste pensare che noi.
Noi due non saremo niente" ~Tutti (Calcutta)

⚠️TW: Uso di sostanze stupefacenti⚠️

POV SIMONE

Ahia, mi fa male ovunque.

Strizzo gli occhi, mentre tento di girarmi su un fianco, ma è inutile, fa malissimo.

Direi che non ho più età per fare le risse, perché va bene che sono rugbista e ci sono cresciuto in mezzo alle mischie, ma il mio corpo necessita di riposo.

«Sei sveglio?» chiedo a Lorenzo, sdraiato vicino a me, che mi dà le spalle.

«Sì» risponde.

Tossicchio un po', e sento sempre dolore.

Tutto è successo per colpa di Federico.

È voluto a tutti i costi tornare in quel locale, per dirgliene quattro al cameriere, che a detta sua, ci ha provato con Martina.
Tutti abbiamo cercato di convincerlo, ma sembrava irremovibile.

Lo abbiamo seguito, e lui ha aspettato che il cameriere, poveretto, uscisse dal locale.

E appena è successo, Federico gli è andato incontro, tirandogli una testata bella forte, che l'avevo addirittura sentita io.

Il vero problema è sorto quando dal locale sono usciti altri quattro ragazzi, che hanno cercato di difendere il proprio collega.

E da qui sono intervenuti gli altri, e quando un cameriere ha cercato di colpirmi, mi sono difeso e sono stato coinvolto in questa rissa, nata per un motivo stupido.

E ce ne hanno date di botte.

Quando abbiamo cominciato a sentire le sirene, siamo scappati, e io avevo il cuore in gola.

Io e Lorenzo siamo tornati a casa sua, ci siamo medicati e ci siamo messi a dormire.

«Mi devo prendere un antidolorifico» digrigna i denti, mentre si volta verso di me. «Buongiorno, comunque» mi rivolge un mezzo sorriso, che riesco a vedere perché ieri ci siamo scordati di abbassare la tapparella, e la luce del sole entra più lucente che mai.

«Buongiorno».

«Mi dispiace per ieri. Non era così che mi ero immaginato la nostra uscita tra amici».

«Non ti preoccupare, ho vissuto di peggio» ah sì, e quando? Non so neanche più quel che dico. «Ieri avranno fatto dei video?».

«Sì, notavo dei flash mentre venivo massacrato».

Già, chiaramente noi siamo i due sfigati che affrontano quelli con il fisico bestiale.

«Ringrazio lo spray al peperoncino di Martina» proferisco io lentamente. «Secondo te quei video gireranno?».

«Staranno già facendo il giro, ma perché? Ti interessa la fama?».

«No. È che non voglio che lo venga a scoprire mio padre».

«Simo, non so se l'hai notato, ma hai il viso ridotto male. Qualche domandina te la farà comunque».