5. Nussbaum

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"I was there for you in your darkest times
I was there for you in your darkest night
But I wonder, where were you?
When I was at my worst down on my knees
And you said you had my back
So I wonder, where were you?" ~Maps (Maroon 5)

POV MANUEL

Non posso crederci.

«Ma scusa a me non ci pensi? Che fai mi lasci qui da solo? Cosa sono per te, nulla?

E per lei ero nulla, perché se n'è andata senza dirmi una parola.

«Nina è tornata dai suoi genitori in Polonia» mi avverte sua zia, e tra tutti i colori che potrei vedere, vedo rosso.

Sono arrabbiato. Non mi ha detto niente! Ha preferito andarsene come se non avesse avuto niente da lasciare qui a Roma.

«Ho sentito mia sorella stamattina, cioè sua madre. Ha detto che dirà a Nina di chiamarti».

Come se servisse qualcosa.

«Ma perché è partita, scusi?».

«La nostra famiglia sta attraversando un periodo difficile a livello economico, Nina è tornata là per aiutare i suoi genitori».

«E di Lily? La lascia qui?».

Cos'era allora per lei Lily? Un suo capriccio o forse sua figlia? La sta davvero abbandonando così?

«Ti spiegherà meglio lei, Manuel» insiste.

«Sempre che lei mi chiami» parlo a voce alta, e lei mi guarda contrariata. «Scusi».

«So che è complicato Manuel, ma non posso dirti di più, perché non so davvero niente se non questo».

Dopo aver finito la nostra conversazione, esco da casa sua e mi tocca andare a scuola.

E ci devo andare con una faccia da funerale. È strano quello che sento dentro di me. Non riesco a descriverlo a parole, ma è come se fossi incazzato più che triste. Sento che la mancanza di fiducia di Nina, prevalga sul fatto che, forse, non la rivedrò più.

Chissà per quanto poi. Una cosa è certa: devo parlare con la mia ragazza.

POV SIMONE

«Ma tu non vai a scuola?» chiedo a Lorenzo, mentre camminiamo assieme. Ha deciso di accompagnarmi a scuola, e non ne so nemmeno il motivo.

«Ho abbandonato gli studi. Preferisco occupare il tempo con la mia passione».

«E qual è questa tua passione?».

«Se te la dicessi, poi dovrei ucciderti, quindi...».

Metto le mani avanti, e ridacchio: «Allora preferisco non sapere, grazie».

Mi trovo bene con lui.

Certo non è che mi piaccia, non lo conosco ancora abbastanza, a parte il suo corpo. Quello lo conosco, anche piuttosto bene, ma dei suoi interessi, hobby, passato e futuro, non so niente. Forse però mi piacerebbe sapere.

Almeno so che non è un delinquente come... NO, basta pensare a loro. Devo andare avanti, stop.

«Perchè non ti prendi la macchina? Almeno mi accompagneresti e mi verresti a prendere sempre a scuola» gli dico.

Ce sto io con teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora