Capitolo 18 - Mason

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Mason, a dirla tutta con onestà, non aveva ancora ben compreso come fosse passato dal non guardare alcun tipo di film e dall'accendere la TV una volta alla settimana, solo ed esclusivamente per guardare un documentario del National Geographic, al fissare con sguardo crucciato ed altrettanto confuso Sebastian, il ragazzo con gli occhi celesti più grandi ed espressivi che avesse visto in tutta la sua immonda e discutibile vita, seduto a gambe incrociate sul suo divano, con i piedi scalzi, avvolti da un paio di calzini blu con i cuoricini rossi, che recitava a memoria tutte le battute del live action de La Bella e la Bestia.

Per un istante, guardò anche lui il film, che proseguiva sul pc che Seb aveva poggiato sul tavolino rettangolare davanti al divano.

Non ci stava capendo nulla. La protagonista era una tipa nevrotica, che amava i libri e che cercava di scappare prima da un tipo egocentrico che cantava canzoni su sé stesso e che voleva sposarsela per forza; poi viene fatta prigioniera da un secondo tipo, trasformato in una bestia con delle grosse corna da caprone da qualche strega; c'era una strana rosa che perdeva petali da anni e delle tazze e dei candelabri che parlavano e cantavano.

Cazzo, che assurdità, pensò Mason mentre prendeva un sorso di quella cioccolata sorprendentemente buona e per nulla stucchevole che aveva preparato sempre Sebastian.

Allora, qui le questioni sono due: o mi sto rammollendo o mi sto rincoglionendo.

«Uh, uh, uh!» esclamò improvvisamente Sebastian, balzando dal divano come una cazzo di molla e facendo mettere sia Mason che Eva in allerta.

«Ma che cazzo...» brontolò Mason, posando la tazza ormai vuota sul mobiletto accanto al divano. Eva uggiolò per poi ritornare a dormire nella sua cuccia.

Sebastian si voltò verso di lui e gli strinse una spalla; aveva un gigantesco sorriso sulle labbra e sembrava il bambino più felice del mondo, solo perché stava vedendo uno stupido film della Disney insieme ad un uomo rotto e per nulla di compagnia come lui.

«Questa è la mia parte preferita!» esclamò, girandosi nuovamente verso il film che proseguiva sul suo pc.

Mason spostò gli occhi sullo schermo e vide la tipa nevrotica, Bella, avvolta in un vaporoso vestito giallo pulcino che stava dando una mano al tipo trasformato in bestia. Tra l'altro, le tazze avevano iniziato a cantare una canzoncina romantica e i due avevano preso a ballare.

«È una storia sai, vera più che mai...», aveva incominciato a cantare Seb, portandosi le mani al centro del petto, sulla sua felpa, che ormai era andata persa ed... era anche contento che Sebastian si sentisse a suo agio nell'andare in giro con i suoi abiti.

Okay, mi sto sia rammollendo che rincoglionendo.

Sebastian ondeggiava i fianchi magri, avvolti in degli assurdi pantaloni di tuta lilla. Mason si passò una mano tra i capelli corti ed alzò gli occhi al cielo, iniziando a contare fino a milleduecento così da calmarsi ed evitare di fissare ulteriormente il culo del ragazzo, che continuava a cantare insieme alle tazze parlanti.

Il ragazzo si voltò di scatto verso Mason, continuando a sorridere e a canticchiare.

«Ti sorprenderà
Come il sole ad est
Quando sale su
E spalanca il blu
Dell'immensità...»

Porse una mano a Mason con il palmo all'insù. Mason lo guardò, iniziando ad allarmarsi. Il cuore aveva preso a battergli più velocemente del normale. Gli mancava solamente la tachicardia.

«Mi concedi un ballo, Mason Musone? Faremo piano e potrai reggerti a me», gli chiese, poi gli fece un occhiolino ammiccante. «Sono magro, ma non fragile come pensi», aggiunse ed iniziò a muovere le dita mentre la canzone proseguiva e i due tipi avevano preso a volteggiare per la sala da ballo della Bestia.

Come un fiore tra le mine (Red Moon Saga Vol. 5)Where stories live. Discover now