41 - trust me -

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Ginevra's POV

Chiusi di scatto il computer e mi coprì il viso con le mani.

Avevo fissato lo schermo per tutto il giorno senza riuscire a fare ciò che dovevo.

La mia mente era fissa a Nicolò e ai problemi che Melissa cercava di causargli.

Lui non le aveva fatto niente, quella ragazza era completamente pazza.
Ma Nicolò era pur sempre un calciatore di serie A e una qualsiasi notizia Melissa potesse far girare, avrebbe provocato danni.

E Dio, non gliel'avrei mai permesso.

Il guaio era che non avevo la più pallida idea di come muovermi.

Quando sentì una mano posarsi sulla mia spalla, levai le mani dal viso e mi voltai.

Swami mi guardava con un pizzico di preoccupazione.

La mia migliore amica era scesa per un giorno a Roma per lavoro e sarebbe tornata a Torino dai suoi bubini l'indomani mattina.

"Ti va di dirmi che ti succede?" Domandò ed io mi morsi l'interno della guancia

Volevo tanto parlarne con lei, avvertirla di ciò che poteva succedere, ma Nicolò voleva tenere fuori Federico e Swami era sua moglie.

Non potevo mica chiederle di mentire a suo marito.

Scossi la testa in negazione e lei sospirò.

"Ne sei sicura?
Magari posso aiutarti." Mi disse ed io non riuscì a stare zitta

"So che ti sto chiedendo una cosa enorme, ma non dirlo a Federico." Dissi e lei si stranì

"Che c'entra Federico?" Domandò giustamente

"S, per favore." Le dissi e lei sospirò

"Va bene G.
Se non sarai tu a dirmi di poterglielo dire, non parlerò." Mi disse

E Dio solo sa come mi sentivo ad averlo chiesto di non parlare.

"Grazie." Sussurrai e lei mi accarezzò la spalla, poi si sedette accanto a me.

Le raccontai ciò che era successo a Milano, del messaggio che avevo visto sul cellulare di Nicolò e di ciò che mi aveva detto poi lui.

Sgranò gli occhi.

Melissa era una grande ferita per lei.

"Ed io davvero non so come aiutarlo S." Ammisi

Lei teneva lo sguardo fisso nel vuoto.

Poi tutto d'un tratto, puntò gli occhi su di me.

"Io si." Disse e fui io a sgranare gli occhi

"Fai fissare all'avvocato di Nicolò un incontro con lei.
Mi ci presenterò io." Disse e si alzò

Le presi la mano fermandola.

"Cosa vuol dire che sai come aiutarlo?
Perché mai vuoi andarci tu?
Cosa vuoi fare S?" Le domandai

"Devo esserle io a parlarle.
Ricordi quella discussione nel parco?" Mi disse ed io annuì

Come dimenticarla.

"Ti ricordi cosa mi ha detto la dottoressa che mi ha visitato?" Mi domandò subito dopo

"Che sei stata fortunata perché nei primi mesi gli spaventi possono essere particolarmente pericolosi." Dissi e lei annuì

"Quello che non ho detto era sottinteso.
Ho avuto una vera e propria minaccia d'aborto.
Ho rischiato di perdere Sole." Disse ed io chiusi gli occhi terrorizzata dal solo sentirlo

GOAL AL CENTRO DEL CUORE - Nicolò BarellaWhere stories live. Discover now