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Sedici e due minuti. Cecilia butta l'occhio sul suo cellulare e capisce che è ora di smetterla coi libri. Chiude storia e grammatica e chiama la sorella "Ema esco, vado da Giulia."

"Ritorna tutta intera mi raccomando."

A volte non la sopporta proprio. Si toglie i pantaloni più grandi della sua taglia che usa per casa e si infila dei Terranova blu. Lo stesso fa con la maglietta. Sfila quel mega maglione che le fa quasi da vestito e indossa una felpa Lonsdale azzurra e nera. Va in bagno e si raccoglie i capelli in una coda alta. Ferma i ciuffi che dispettosi le cadono ai lati del viso con un cerchiello nero.

Pronta per uscire. Prende le chiavi del Booster e scende le scale. Appena aperta la porta di casa la colpisce un fortissimo profumo di erba appena tagliata. Le piace tantissimo. È stato il vicino. Quello scorbutico del vicino; quello senza capelli e col naso a punta. Cecilia infila la chiave, il casco e parte. Il bellissimo scooter parte sfrecciando nell'aria. È blu come la notte e nella parte laterale Giulia le ha fatto un disegno in stile murales col suo nome. Quell'azzurro Cecilia come i suoi occhi viaggia veloce per la strada. Piccole goccioline bianche lo ricoprono e tratti, e una luna argentata si staglia dietro. È stupendo, bellissimo, lo adora e lo mostra fiera. Finalmente arriva a casa di Giulia che sentendo il rumore del motorino dell'amica si precipita fuori. "Ciao bellissima! Vieni andiamo a fare un giro. In casa mia c'è il disastro; e sai com'è quand'è così vero?"

"Purtroppo si..."

"Aspetta due minuti che prendo lo scooter."

Giulia arriva in strada e le fa segno di partire. La porta fino alla fontana in piazza. Mettono il cavalletto agli scooter e vi restano sedute sopra. A Cecilia viene in mente una scena "Ti ricordi quando eravamo in terza media? I ragazzi venivano a trovarci ad ogni festa anche se non erano invitati e noi ci sedavamo sempre sui loro scooter in attesa di averne di nostri." Giulia ricorda "E' vero. Adesso ricordo. Beh! Ci sedavamo più che altro per farci vedere. Poi quando una di noi aveva il ragazzo ancora meglio."

"Tu Giulia avrai avuto il ragazzo, non io!"

"Tu sei sempre morta dietro a Daniel è vero."

"Piaceva anche a te anzi, a chi non piaceva? Quanto mi ha fatta star male qual ragazzo mio Dio! Quanto!"

"Ma mai come Manuel vero Lia?"

Cecilia la guarda "No mai."

"È da una vita che non li vediamo più quei ragazzi vero?"

"Già. Avrei voglia di risedermi sullo scooter di Daniel ancora una volta. Non sarebbe male."

"Sei sicura che ti riconosca dopo tutto questo tempo?"

"Ne dubito, sono cambiata talmente tanto che stenterà a riconoscermi."

Giulia cambia discorso "Che facciamo stasera?"

"Non farmi queste domande. Sai che non ho risposte..."

"No! Quasi me ne dimenticavo! Sai chi mi ha chiamata ieri sera? Matteo!"

"O mio dio, quel Matteo? E che ti ha detto?"

"Mi ha chiesto se andavamo al aiutarlo a fare un murales sul tetto della sua scuola. Che facciamo andiamo?"

"Giulia! Ma sei fuori? In una scuola chiusa e di sera? Mia mamma mi fa un culo così!"

"E dai! Le dici che vieni da me, che poi è vero, e ci facciamo venire a prendere da loro. Tanto Giovanni ha la macchina. Dai ti prego ti supplico."

"Ma perché? C'è anche lui?"

"Certo! Teo, Gio, Giova e alti suoi amici. Allora? Vieni?"

Cecilia pensa che sua sorella ha avuto pienamente ragione quando poche ora prima le ha detto che è troppo buona "Ok, tanto che ho da perdere a stare a casa? Facciamoci del male finché vogliamo."

"Grazie amore. Sei un angelo. Aspetta che lo chiamo."

Giulia tira fuori il telefonino dai jeans e digita il numero. Ha sempre una faccia buffa quando aspetta, soprattutto al telefono. Finalmente Teo risponde "Pronto Teo sono Giulia. Senti ha presente per questa sera? Eh...si...si...ecco allora tutto a posto? Sai dove abito vero? Per le nove allora...si...ok grazie salutami gli altri...si viene anche Lia, Cecilia insomma. Ci vediamo stasera. Ciao." Cecilia la guarda "Allora?"

"Allora stasera fatti bella, vieni alle otto e mezza da me e dici ai tuoi che resti pure a dormire."

Lei sorride "Tu sei fuori Giulia, completamente fuori."

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