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"Ceci! Sei stupenda! Sembri uscita da uno di quei film che vanno tanto di moda adesso...quelli sugli aspiranti ballerini."

"Grazie Nicole. Ci serviva proprio il tuo commento."

Cecilia fulmina con lo sguardo quella poco di buono di Nicole, la ragazza con la reputazione peggiore della sua scuola, vestita con dei jeans talmente tanto stretti che se avessi domandato alle sue cosce come stavano si sarebbero messe a implorare pietà. Una cosa rossa non bene identificata, ma si presuppone sia un top, le fascia il petto e il tutto è completato con un'orrenda giacca a fiori fuxia. Ridacchiando e dondolando su dei tacchi instabili, la ragazza se ne va.

Cecilia rabbrividisce.

Non l'ha mai sofferta.

Non si sono mai potute sopportare.

Si scambia uno sguardo con Giulia. Lei si che è bella; non è alta come lei, ma è bella lo stesso. Nella sua bellissima maglia indiana rosa che le arriva al ginocchio sopra dei jeans neri faceva anche lei la sua figura. All'orecchio pende un orecchino a forma di scaccia incubi indiano, comprato insieme in una bancarella in città.

Davanti al Divina gruppi di gente si apposta.

Vi sono ragazzini scappati di casa e corsi li a divertirsi all'insaputa dei genitori, ragazzi pronti a divertirsi e trentenni che non hanno di meglio da fare che rinchiudersi in una discoteca di sabato sera.

Tra tutta quella gente si mischiano anche il "Principe" Cristiano, Deny, Pino, il Rosso e altri.

Si guardano in giro in cerca di qualche ragazza disponibile. Tutte, o quasi tutte, sono accompagnate da qualcuno.

Tra la calca le due amiche riescono ad entrare, e così anche il gruppetto dei ragazzi.

Cecilia si guarda intorno. Luci, gente, volume a mille e schermi giganti riempiono il Divina.

Il Dj scherza e spara qualche battuta un pò scema per riscaldare la serata. Nessuno lo ascolta.

Cecilia e Giulia si guardano intorno in cerca di un posticino libero in pista per poter ballare.

Ai lati c'è tutto il posto che si vuole, ma a Cecilia non interessa quello. Lei vuole quello migliore, dove possa essere al centro dell'attenzione.

Con passo deciso si avvicina alle casse e vi sale sopra. Comincia a ballare una musica dal ritmo indiano. Giulia la guarda ridendo da sotto.

"Dai Giulia vieni su!"

"Cosa?"

"Vieni su!" le fa segno con le mani.

"Non ti sento!" e continua a ballare.

Sfinite si dirigono verso il privè.

Ordinano uno spritz e testa e ridendo come matte sprofondano dolcemente nel piccolo divanetto.

Cristiano e compagnia non sono amanti del ballo. Gli piace fare casino, conoscere gente, bere, scherzare; così si dirigono senza problemi nel privè.

Occupano il loro solito posto e sorseggiano una birra a testa.

Muovendo la testa a tempo si guardano intorno. C'è proprio un sacco di gente.

Cecilia e Giulia ritornano in pista più euforiche che mai; hanno tanti di quei ragazzi che le ballano intorno che le altre le guardano con disprezzo.

Non conta essere belle o supersexy, un ragazzo si conquista anche ballando.

E loro due lo sanno perfettamente; ballano in una maniera talmente tanto coinvolgente che perfino le cubiste passerebbero in secondo piano.

Un cameriere le passa accanto distratto, e per colpa della folla le urta facendo quasi cadere a terra Cecilia.

"Scusa! Mi dispiace tanto, non volevo!"

"Non è niente, non è niente." nota che è molto carina e balla molto bene.

"Per farmi perdonare ti offro da bere. Tieni." E tirando giù un bicchiere che tiene sul vassoio lo riempie completamente col contenuto che è nella caraffa."

"Grazie..." Cecilia non sa che dire.

"Sei brava a ballare, ti andrebbe di fare qualche serata qua? Naturalmente l'ingresso è gratis." Cecilia si gira a guardare Giulia. Non ha sentito e sembra non essersi accorta di niente.

"Perché no?"

"Perfetto. Ti lascio il mio numero così quando vuoi mi chiami e ti dico il giorno." Il cameriere tira fuori una penna dal taschino e scrive il numero sulla mano di Cecilia. Subito dopo se ne va.

La ragazza sorseggia un pò di quello che il cameriere le ha versato poco prima, tanto che alla fine svuota il bicchiere. Era vodka.

"Ma che voleva da te quel cameriere?"

"Non so...mi ha offerto da bere. Carino no? Vieni a ballare sulla piattaforma?"

"Cosa?"

"Vieni a ballare sulla piattaforma?"

"Lia! Tu hai bevuto! Io lassù non ci salgo!"

"Allora ci vado io!"

Cecilia è brilla.

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