16

1 0 0
                                    

Sesta ora: interrogazione di biologia.

"Galvani Cecilia. Qual è la sostanza prodotta dal fegato?" Cecilia si alza. Dal fondo della classe viene una voce strafottente "Dai che lo sa!" segue una risata generale. Cecilia chiude gli occhi.

La professoressa le richiama "Silenzio ragazze."

Cecilia non vuole ascoltare e risponde "La bile."

Una ragazza alzandosi rivolge una domanda alla professoressa "Professoressa ci potrebbe spiegare gli effetti dell'alcool sul fegato e il corpo umano? Magari potremo fare un lavoro di classe che ne dice?" "Non ora ragazze sto interrogando." "Magari può spiegarcelo Cecilia...no?" Cecilia si gira e la guarda con odio. È quella strafottente della Lussino; chi sennò? La lecchina della prof, quella che sa sempre tutto di tutti. Cecilia non riesce a stare zitta "Perché non ce la spieghi tu visto che sai sempre tutto e non ci fai sentire inferiori come sempre? Dai così ti prendi un bell'otto! Sono sicura che Laura saprebbe esporre la lezione meglio di me professoressa." Cecilia sa usare un tono talmente convincente che a volte può produrre effetti come questo "Bene! Una volontaria! Allora avanti Laura. Spiegaci gli effetti dell'alcool." Cecilia con un sorriso di vittoria sulle labbra si siede guardandosi attorno. Metà classe la guarda con odio, mentre l'altra le sorride sussurrando "E' forte Cecilia...brava Cecilia." Era stata sconfitta, ma ora lentamente sta tornando la numero uno.

Cecilia ed Emanuela stanno tornando a casa da scuola quando proprio nella sua adorata via dei ciliegi vede una ragazza appoggiata al muro con un tipo non proprio rassicurante che la stringe per il collo. La ragazza urla, chiede aiuto, ma il ragazzo le tappa la bocca urlandole nelle orecchie "Se mi avessi dato ciò che mi dovevi a quest'ora non saremo a questo punto!" la ragazza che avrà avuto si e no diciassette anni sta piangeva a dirotto terrorizzata. Cecilia capisce che non è una semplice litigata tra ragazzi. Fermato lo scooter fa per avvicinarsi ai due quando il ragazzo comincia a prendere a schiaffi la ragazza. "Hei!" Cecilia decide di intromettersi "Lasciala stare!" il teppista si gira a guardarla "E tu che cazzo vuoi?" "Aiuto..." la ragazza non sa che fare "Ti prego chiama la polizia!" Cecilia si gira e urla alla sorella "Ema! Chiama subito la polizia! Svelta!" ma non fa in tempo a girarsi che un pugno le viene lanciato contro la guancia. Cecilia non riesce a dire niente dal dolore. Tenendosi il viso con una mano si rivolge alla ragazza "Scappa! Scappa veloce!" la ragazza non sa che fare. Si guarda intorno spaventata e comincia a correre. Il teppista comincia a prendersela con Cecilia "Bambina! Devi imparare a farti gli affari tuoi capito?" e la colpisce con uno schiaffo. Cecilia è a terra, Emanuela non sa che fare. Perché la polizia non arriva? Oddio che gran casino! Intanto che Cecilia viene pestata dal malvivente si sente il rombo di un motore che si avvicina. Finalmente la polizia. Ma...non è la polizia! È una moto "Lasciala stare." Il ragazzo continua "Lasciala stare ti ho detto! Hai capito?" vede che il ragazzo non lo ascolta quindi lo colpisce a sua volta "Vediamo se così capisci. Ma ti sembra bello picchiare una ragazza?" il ragazzo dopo essersi girato per guardarlo, capisce chi è, e senza farselo ripetere due volte scappa dalla parte opposta di dove è scappata la ragazza. Cecilia non ha coraggio ad alzare lo sguardo "Possibile che ti metti sempre nei casini?" Cecilia riconosce la voce. Lentamente alza la testa e lo guarda negli occhi "Cristiano. Che ci fai qua?" "Questo vorrei saperlo da te! Sempre nei guai...sei pericolosa. Dovrei fare bene a stare lontano da te."

Non è possibile! Che ci fa Cristiano la?

Cecilia cerca di alzarsi

"Ce la fai?"

"Tranquillo. Non è niente ce la faccio!"

"Si che poi finisce come l'ultima volta. Dai ti porto a casa io."

"Ma veramente...e lo scooter..."

"Ce la fa lei a guidarlo da sola fino a casa?"

"Si. Ma non serve che ti scomodi, ce la faccio!" Cristiano si rivolge alla sorellina "Piccola! Ce la fai ad arrivare fino a casa senza finire come lei?"

"Sicuro! Mica mi chiamo Cecilia." Emanuela decide di aprofittarne un po'.

"D'accordo allora! Vai che ti raggiungiamo subito."

Cristiano guarda Cecilia "Che ti è preso? Perché quel poco di buono ce l'aveva con te?"

"Lascia stare. Io non centravo niente, volevo solo aiutare una ragazza. E quella si che deve aver avuto qualche conto in sospeso con quel tipo."

Cristiano cambia discorso "Chi era quella con te?"

"Mia sorella Emanuela. Ti conviene stare lontano da lei!"

"Calma calma. E chi sono? Il diavolo? Ricordati che ti ho salvato gia tre volte. Dovresti essermi grata invece."

"A si? E quando? Ho un vuoto di memoria..."

"Fuori dalla discoteca, quando ti sei ubriacata e oggi. Hai la memoria corta Lia." Cecilia alza lo guarda. "Dai sali che ti riaccompagno a casa." Perché l'ha chiamata Lia? Chi si crede di essere? Ti ho salvata tre volte...è stato solo un caso, tutto qui. Tutte e tre le volte, solo un caso. Anche se quando era ubriaca le era sembrato diverso, comprensivo, più indifeso, e il suo sorriso più dolce, il suo sguardo più puro. Il suo sguardo. Non ne ha mai visto uno così bello. Perché quando ha bisogno di qualcuno arriva sempre lui? Perché?

Ti ho scelta fra tanteHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin