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Emanuela deve essere gia entrata in casa. Cristiano ferma la moto davanti il cancello piccolo. E due. Cecilia scende e capisce che è il momento dei ringraziamenti. "Beh...non sono brava in queste cose. Grazie di tutto Cristiano." Cerca nello zaino la chiave di casa e la infila nella toppa. "Ma come? Tutto qui? Te ne vai senza salutarmi come si deve?" Cecilia si gira, non capisce. "Salutarti come scusa?" "Li vedi mai i film? Dovresti gettarti fra le mia braccia e baciarmi pregandomi di non andarmene mai e di starti sempre vicina...o no?" le sembrano cose talmente tanto stupide da non perderci un secondo di più "Hai sbagliato ragazza Cristiano." E sparisce sbattendosi la porta alle spalle. Cristiano si ferma un attimo a pensare; forse ha sbagliato ragazza davvero, chissà cos'ha quella per la testa; è talmente tanto casinara e pazza che non vorrebbe avere niente a che fare con lei. Ma in fondo anche lui è così. Sono uguali. Quella è una tipa dura, troppo dura anche per se stessa.

Cecilia ed Emanuela sono a casa da sole. È ora di pranzo "Ema! Non dire niente a mamma e papà ok? Sennò ci tirano fuori una storia che non finisce più." Cecilia tira fuori una tovaglia con dei limoni gialli dal cassetto, la piega a metà e la stende sulla tavola.

"Ok, come vuoi...hai ragione senno ci toccherà andare a scuola eternamente con loro. Ma la conoscevi quella tipa là?"

"No...non penso. È che hai visto anche tu come la stava picchiando no? Tu che avresti fatto al mio posto?"

"Avrei lasciato perdere!" Emanuela sistema le stoviglie ordinatamente.

"Tu avresti lasciato perdere, ma io no. Perché mi metto sempre nei casini? Uffa!"

"Vuoi proprio saperlo Lia? Perché sei troppo buona! Ecco perché!"

Cecilia guarda la sorella e le sorride con dolcezza "Grazie Ema!"

"Ma il tipo che è arrivato poi? Chi era? Racconta racconta racconta."

Cecilia si morde un labbro. Accidenti! E adesso che le racconto?

"Un tipo che ho conosciuto tempo fa, niente di speciale."

"Sicura? Sicura sicura sicura?" Emanuela la guarda con un sorrisino che Cecilia conosce fin troppo bene e scoppia a ridere "Ma dai! Che vuoi di più. È solo uno che ho conosciuto come si conoscono tante persone."

"Sarà...ma non me la racconti giusta. Indagherò tranquilla." Cecilia le fa il solletico alla pancia "Ma smettila. Dai mangiamo che si fa tardi sennò!"

Sono più di sorelle, sono complici, sono amiche, sono legate. Legate dal sangue e dall'amore reciproco, si coprono le spalle e si aiutano a vicenda, hanno dei genitori che le danno tutto e non manca loro niente. Non so se esistano ragazze più amate di loro. Ma persone più sole di sicuro si.

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