Breaking Dawn

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Facciamo ora un'analisi complessiva dei personaggi.

1) Bella Swan

Credo non sia più tanto un mistero il motivo per cui la considero senza problemi uno dei personaggi più odiosi mai concepiti. So che esistono numerosi personaggi fastidiosi o detestabili, ma Bella si merita il premio d'onore perché non è stata concepita come tale: Meyer ha confermato in un'intervista di non aver prodotto Bella intesa come un modello da seguire (GRAZIE AL CIELO), ma resta pur sempre un personaggio pessimo e diseducativo; ci viene introdotta come una ragazza normale, anche piuttosto indipendente per aver dovuto badare per anni alla madre. Non appena inizia ad andare a scuola, assume un atteggiamento antisociale, sarcastico e diffidente verso coloro che le si avvicinano, insieme a una giusta dose di piagnucolosità e apatia verso tutto il resto. Questo finché non incontra il bellissimo e misterioso Edward: allora, dopo un iniziale classico comportamento da "mi odia senza ragione, quindi lo odio anche io" scopre che lui è in realtà ossessionato da lei e, innamoratasi perdutamente, ne diviene dipendente.

Non fa altro che assecondare i desideri più intimi di molte ragazzine con bassa autostima: si vede "insignificante e mediocre" ma tutti i ragazzi le fanno il filo, incluso un ragazzo bellissimo e fortissimo che la protegge con ogni mezzo, soffre per stare con lei, rischia di tutto solo per lei. Poi si trasforma in vampira, diventando ancora più sexy, e ottiene tutto ciò che ha sempre voluto: bellezza, ricchezza, forza sovrumana, potere, sesso sfrenato, un matrimonio da favola e una figlia perfetta.

È capricciosa in modo assurdo, si lamenta della propria vita quando è più che buona, ottenendo sempre tutto quello che vuole senza il minimo sforzo o sacrificio; scatena battaglie, ma tutti la rassicurano sempre che non è colpa sua e la proteggono senza che lei intervenga o aiuti in alcun modo. Quando si trasforma in vampira è abbastanza fortunata da non avere nulla di particolare da lasciarsi alle spalle; niente amici a cui vuole bene, riesce persino a tenersi in qualche modo vicini i genitori senza doverli lasciare per sempre (almeno finché moriranno... ma l'argomento non è mai stato neppure sfiorato).

Da umana, invece, è terribilmente passiva e debole. Ma la cosa che mi fa più arrabbiare è che tutti le ripetono sempre il contrario: le dicono che ha un forte animo, anche se crolla al minimo problema e lascia che siano gli altri a risolverlo. Le dicono che ha un grande intuito, ma fa più schifo a riconoscere l'ovvio di Dora l'Esploratrice. Le dicono che è testarda come se fosse una buona cosa, quando non fa altro che mettersi a singhiozzare, fare il broncio e battere i piedi frustrata se non ottiene quello che vuole. Le dicono che ha un gran cuore ed è altruista, anche se tratta i suoi amici umani come immondizia e, generalmente, la sua sfera emotiva è circoscritta principalmente a lei, Edward e (occasionalmente) Jacob e il resto della famiglia Cullen. Sembra provare un perverso piacere nel pericolo; perché ha voluto fare sesso con Edward prima della trasformazione, pur sapendo che era potenzialmente letale? Perché deve sempre volersi martirizzare a tutti i costi? Già, è questo che si chiama, martirizzarsi inutilmente: in una situazione di pericolo non mostra mai un certo attaccamento alla vita, si rassegna subito tranquillamente ritenendo che le uniche soluzioni sono farsi salvare o morire "eroicamente". Non cerca mai scappatoie o altre vie d'uscita.

Il fatto è che Bella è stata costruita non come una vera protagonista, ma come un personaggio "oggetto", tipo la principessa delle favole di turno che deve essere salvata dal principe; immaginatevi una storia del genere, ma raccontata dal punto di vista della principessa. Questo è Twilight. Edward rappresenterebbe il vero eroe della storia: è lui che fa sempre tutto, che affronta le sfide e gli ostacoli per raggiungere un obiettivo (conquistare la sua "amata") e, in questo libro, è anche colui che fa le trattative con gli antagonisti. Ciò, in senso narrativo, non funziona: non puoi raccontare una storia fantasy-horror-romantica dal punto di vista di un personaggio "oggetto", soprattutto se apatico e fastidioso come Bella.

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