Capitolo V | L'iniziazione d'inverno

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Immerse nell'oscurità, le torce danzavano come piccole fiammelle irrequiete nel buio dei corridoi. Phil, con il suo solito sorriso malizioso, era al mio fianco, insieme agli altri studenti dell'ultimo anno, tutti pronti per "L'Abbraccio degli abissi", il rituale che si sarebbe svolto quella stessa notte.

Avevo pianificato ogni dettaglio con cura meticolosa. La probabilità di fallimento era minima, quasi nulla. Isaac avrebbe dovuto pagare per le sue menzogne e per la sua arroganza sfrontata, specialmente nei confronti del sottoscritto.

Le sue parole, pronunciate vigliaccamente durante il nostro duello, risuonavano come un eco sinistro nella mia mente. Un colpo improvviso che mi ha fatto girare la testa più velocemente di quanto avrei mai potuto immaginare.

Mi ero stupidamente convinto che Isaac non mi avesse riconosciuto, che quella notte a Capodanno fosse solo un ricordo fugace per lui. Invece, era evidente che aveva conservato ogni dettaglio di quella notte nella sua memoria. Non solo si ricordava di me, ma aveva anche fatto finta di non parlare inglese, divertendosi ad ascoltare ogni singola parola indecente venuta fuori dalla mia bocca durante la nostra scopata.

La rabbia in me cresceva, alimentata dalla sensazione di essere stato ingannato, di essere stato vulnerabile di fronte a qualcuno che aveva nascosto il suo gioco fin dall'inizio. Tutta la sua facciata di indifferenza e superiorità ora mi appariva come una provocazione deliberata, un gioco malizioso che aveva orchestrato per puro divertimento.

Quella notte, avvolta da un freddo pungente, aveva un significato particolare. Nonostante una prima apparente opposizione degli studenti dell'ultimo anno, che ero riuscito poi a persuadere, avevo scelto deliberatamente quel momento per la sua iniziazione.

In linea con la tradizione, ogni matricola avrebbe dovuto lanciarsi dal punto più alto della scogliera di Saint Andrews, dopo aver recitato in latino la benedizione dell'Università.

Non era mai accaduto che qualcuno iniziasse gli studi ad anno accademico inoltrato, e sarebbe stata la prima volta che uno studente si sarebbe immerso in quell'acqua gelida durante l'inverno.

Tuttavia, c'era una via d'uscita: acconsentire a una richiesta formulata da uno degli studenti più anziani.

Non fremevo dalla voglia di vederlo lì, nel buio, spogliato dai suoi vestiti e tremante, implorarci di risparmiargli il tuffo. Poi, concessa la grazia, gli avrei chiesto di abbandonare l'idea di unirsi alla squadra di scherma. Sarebbe stato un gioco da ragazzi.

Così, nelle calme ore del mattino, poco prima delle tre, Shawn ci lasciò entrare nella stanza che condivideva con Isaac. Ci infiltrammo con passo felpato, una fila di ombre, mentre lui giaceva addormentato.

Con gli occhi chiusi, sembrava avere quasi un'aria angelica. Il lenzuolo, che lo copriva solo in vita, delineava le sue forme atletiche. Le labbra schiuse, il bicipite ben in vista, adagiato sopra la sua testa. L'addome asciutto e le gambe lunghe e toniche con un piede penzolante al di là del bordo dal materasso.

Un gesto rapido di Barclay, una bisaccia di stoffa a coprirgli la testa, e Isaac si svegliò dimenandosi e urlando. Immediatamente, venne braccato con forza da altri due studenti e portato fuori dalla stanza.

Mentre raggiungevamo la scogliera, la brezza gelida della notte ci avvolgeva, e l'agitazione crescente faceva eco nel rumore delle onde sottostanti.

Una volta in cima, la scena che si svelò sotto ai miei occhi non era affatto uguale a quella che avevo immaginato.

Nonostante fosse nudo, Isaac riusciva ad avere pieno controllo del proprio corpo. Non un singolo muscolo tremava per il freddo. La sua figura sembrava una statua scolpita sulla pietra con precisione. La luna creava un gioco di ombre e luci che accentuava le curve dei muscoli sull'addome e sulle braccia. Quel chiarore illuminava anche il suo viso, sottolineandone i lineamenti delicati, eppure, ironicamente, sulla faccia aveva stampato uno sguardo divertito e un sorriso prepotente.

La Costellazione di OrioneWhere stories live. Discover now