1. Stazione

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Fandom: Harry Potter
Pairing: Sirius x Remus

Cammino in mezzo alla folla, le mani nelle tasce del cappotto nero, la sciarpa stretta attorno al collo per proteggermi dal freddo. La musica è troppo alta nelle orecchie ma non m'importa, perché ho messo in loop la nostra canzone preferita.
Mancano due ore all'arrivo in stazione del mio ragazzo. Sarei potuto uscire più tardi, la mia famiglia però non mi ha dato molta scelta. Lì a casa non sono più il benvenuto, nonostante non mi abbiano ancora cacciato.
L'unico che mi sostiene veramente è mio fratello. Tuttavia, non può fare nulla per cambiare idea ai nostri genitori. Loro non hanno accettato la mia sessualità e non hanno accettato la mia relazione con questo ragazzo del Galles.
Li ho mandati affanculo così spesso che ormai ci parliamo a malapena. Hanno scoperto dell'arrivo del mio ragazzo solo questa mattina, perché mia madre si era accorta della branda accanto al mio letto. Per questo motivo sono uscito prima di casa, per non sentire più le sue urla isteriche.
Arrivo in stazione e controllo il tabellone degli arrivi. Leggo il numero del treno che ha preso il mio ragazzo e vado a sedermi su una delle panchine presenti ai binari. Mi siedo e mi accendo una sigaretta.
Tiro fuori il cellulare e cambio la playlist da ascoltare. Metto David Bowie, Heroes.
Controllo anche i messaggi e vedo la sua chat.

Ehi amore, stai bene? Sicuro che potrò stare da te?

Ma sì, certo che puoi. Mia madre non sarà così stronza da lasciarci fuori al freddo.

Prenderemo un B&B al massimo

Come i veri amanti

Scemo. Comunque sarò lì tra un'ora. Tutto bene? Sei coperto spero.

Sì sto una meraviglia, non preoccuparti! Ti aspetto con ansia **

Non sto più nella pelle, mi sei mancato così tanto

Anche tu

Sorrido, e copro metà viso con la sciarpa. Stringo il telefono al petto e osservo l'andirivieni delle persone. Chi prende il treno, chi scende e corre a prendere la coincidenza; c'è chi si saluta e si lascia o chi, come me, attende.
Un giorno prenderò il treno per andare dal mio ragazzo e fanculo a questa fottuta città del cazzo. La voglia che ho di fuggire da qui è tanta, ma devo aspettare la maggiore età. Ma manca un anno intero e devo attendere, purtroppo.
Il treno arriva alle 17 in punto. È già buio e fa davvero freddo, forse ha iniziato a nevicare. Vado al binario 9 e guardo i passeggeri scendere. Lo stomaco è in subbuglio e continuo a giocherellare con le mie cuffie.
Lo scorgo e lì il mio cuore fa un sobbalzo. Inizio a camminare così velocemente verso di lui che per poco travolgo tutti quelli che arrivano verso di me. Lui mi sorride e spalanca le braccia. Mi slancio per abbracciarlo e lui mi solleva. Ridiamo e ci baciamo, ricevendo occhiate curiose dai pochi passanti rimasti lungo il binario.
«Remus, ma sei cresciuto ancora?» chiedo scioccato, perché pare più alto di quest'estate, quando l'ho visto l'ultima volta.
Lui sorride e si sistema il cappellino di lana in testa. «Oppure ti sei abbassato tu?»
Gli faccio il verso e afferro il suo trolley, senza aspettare un minuto di più, perché sto congelando e anche lui. Prendo la sua mano e lo trascino via dalla stazione.
Remus la stringe e bacia le mie nocche secche a causa del gelo.
«Sirius, ehi.»
Mi costringe a fermarmi e mi bacia ancora.
«Ti amo.»
Sorrido, arrossendo sulle guance. «Ti amo anch'io.»

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