17-Sei troppo bella per piangere, quindi ti prego ridi.

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"la paura di innamorarsi non è
forse già un po' di amore?

Cesare Pavese.🫀

Violet

«Violet, devo dirti una cosa»

Appena entriamo nella scuola di danza di Selene, Amanda mi sussurra queste parole senza neanche guardarmi negli occhi.

«Perchè ho come l'impressione che non sia una cosa bella?»

«Perché non lo è»

Prego Alec- perché sì, Selene ha voluto qui anche quel pallone gonfiato-di portare fuori Selene, poiché ho già capito che ciò che mi dirà Amanda riguarda la bambina.

«Senti Violet, questa cosa non dipende dalla mia volontà o dalla mia posizione, dipende dalla volontà generale e io non posso chiudere l'intera scuola per una sola bambina. Perdere il lavoro...»

Ditemi per favore che non mi dirà ciò che penso.

«Arriva al punto, per favore» sibilo già arrabbiata.

«Le altre ragazze non sopportano Selene e qui è continuo litigare, sempre. Io non riesco più a fare lezione e le famiglie delle ragazze si sono lamentate, dicendo che Selene è solamente un intralcio per noi. Mi hanno minacciato di fare chiudere tutto qui, se non mando via Selene. E tu capisci benissimo che non è una minaccia detta tanto per, loro possono farmi chiudere tutto, basta che non facciano più venire a ballare le loro bambine qui da me. Io non posso permettermelo»

Amanda non mi guarda negli occhi neanche per un secondo.

Se mi guardi, ti metti a piangere, forse? Sei solo una codarda come tutti.

Dopo ieri sera speravo che le notizie brutte e le cazzate fossero finite. Invece eccoci qua. Sono ancora arrabbiata e sapete tutti com'è no? Se accumuli troppa rabbia alla fine, essa, finirà per scoppiare.

«Mi stai forse proibendo di portare qui Selene?» domando, conoscendo in realtà già la risposta.

Lucia annuisce amareggiata.

Io sorrido. Sembro una di quelle persone che sorridono nei film horror.

«D'accordo. Tutto quello che succederà adesso, è colpa tua, ricordalo»

Volto il busto indietro e osservo il fantastico panorama, davanti a me.

I parenti di quelle stronzette stanno salutando le loro bambine come se fossero degli angioletti, fuori dalla porta.

Io esco e inspiro l'ossigeno che c'è nell'aria.

C'è un odore orribile qui, oggi. Sono sicura che queste pezzo di merde abbiano infestato tutta l'aria.

«Violet vuoi spiegarmi cosa ti ha detto, Lucia? Hai l'aria di una...beh di un'assassina»

Alexander mi squadra da capo a piedi.

Selene è esattamente dietro di lui.

Non preoccuparti bambina, avrai la tua vendetta.

«Perfetto, allora» rispondo sorridente.

«Credo che ieri e oggi diventeranno molto probabilmente i miei giorni preferiti dell'anno» ridacchia lui, forse più a se stesso che a me.

«L'anno è ancora lungo, possono succedere tante altre cose parecchio divertenti. »

«Ne sono sicuro...comunque se vuoi parlare con i genitori delle ragazze, se ne stanno andando, ti conviene muoverti» mi dice indicando con lo sguardo gli adulti presenti.

My bandaidWhere stories live. Discover now