16- you're the devil, darling

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Violet

«Comunque io non riesco ancora a credere che voi potete andare al ballo vestiti come vi pare. È una cosa stranissima»

Sabrina ha appena finito di truccarmi e sta mettendo a posto tutto il caos che abbiamo creato sul mio letto.

«Dai, vai a guardarti allo specchio che ho creato un vero e proprio capolavoro. Anzi, due» esclama lei, riferensodi a me e ad Abigail.

Mi alzo e raggiungo lo specchio.

«Wow. Non faccio così... schifo» balbetto.

Ho i capelli raccolti per metà in uno chignon e per l'altra metà li ho lasciati liberi. L'ombretto azzurro brillantinato, accentua il marrone dei miei occhi, ed è intonato con il vestito pazzesco che mi ha comprato Abigail; il quale mi lascia scoperto una piccola parte del seno e tutta la schiena.
Sembro la versione più brutta di cenerentola, ho perfino le scarpe azzurre col tacco. Però in questo momento, stranamente, mi sento bella. Ma la cosa che mi spaventa è che, sentirmi bella, mi fa sentire in colpa. E non è la prima volta che mi sento così: ogni singolo istante in cui io mi sentissi bella, c'era una voce che mi sussurrava che non era così e tutto ciò mi faceva stare ancora più male.

A volte credo di non volermi curare, perché curarmi significherebbe non sentire più quella vocina, non sentire più Pretty Devil e sì, quella voce è un vero diavolo, però è veramente l'unica cosa che mi fosse sempre stata accanto.

«No, non fai affatto schifo. Non lo fai mai» sussurra Abigail, abbracciandomi da dietro e fissando il mio riflesso.

È vestita esattamente come me, perfino i capelli sono identici, solo che il suo ombretto e il suo vestito sono rosa.

"Ed è anche di dieci taglie in meno"

Beh sì anche quello, Pretty Devil.

« Allora Abigail tu andrai al ballo da sola?» domanda Sabrina.

«Sí, ma non preoccuparti me la caverò»

«Violet devi essere veramente speciale per Alec. Non è mai, e quando dico mai intendo proprio mai mai, andato al ballo con qualunque essere vivente che non sia sua sorella. Non ci è venuto nemmeno con me quando stavamo insieme» dice poi Sabrina, osservandomi «Ma non preoccuparti, la nostra non è mai stata una cosa seria, seria» si affretta ad aggiungere.

«Guarda che per me non è un problema, non sono affatto gelosa. Neanche la nostra è una cosa seria, stiamo insieme per finta in realtà» spiego sorridendo.

Abigail cerca di nascondere una risatina e in questo momento avrei voglia di strozzarla.

«Oh tesoro, puoi prendere in giro tutti, anche te stessa, ma a me non puoi mentire. Lo vedo nei vostri occhi. E gli occhi, cara mia, non mentono mai,Ma solo poche persone li sanno leggere»

«Vuoi iniziare veramente adesso con i tuoi discorsi da ragazza perdutamente innamorata dell'amore, che però non si decide a trovare un fidanzato?» La prende in giro Abigail.

«Ma io sono destinata a rimanere single per sempre. Io sono l'amore in persona, non ho bisogno di qualcuno che mi completi» ribatte Sabrina con una finta aria di superiorità.

Abigail scoppia a ridere e Sabrina le lancia un cuscino addosso.

«Ehi, così mi spettini!»

«Dai, è tardi, andate»

Usciamo dalla mia stanza e raggiungiamo il piano di sotto.

«E come sempre siete in ritardo. Complimenti»

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