13.2- Glass half full or half empty? This is the dilemma.

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"un lupo osserva tante stelle, ma ulula solo alla luna 🌒🌙"

Alexander

«Salve, sono Alexander. Lieto di conoscerla»

Sono venti minuti che ripeto le stesse sei cavolo di parole a tutte le persone che stanno entrando in casa.

Mi sto annoiando da morire. E ovviamente mia sorella mi ha lasciato qui da solo a subire tutte queste presentazioni.

Mi osservo un po' in giro. Ci sono all'incirca sessanta persone, tra cui ovviamente, Luke Random. Ora che so con certezza cosa ha fatto a Violet lo odio ancor più di prima, se possibile.

Come l'ho scoperto? Sono andato a chiamare le due principesse, lassù, che non si degnavano a scendere e ho origliato tutta la loro conversazione. Penso di poter prendere una laura come ficcanaso, tra parentesi. Ma le persone curiose sono intelligenti, no?

Proprio quando sto per convincermi del fatto che Violet e Abigail rimarranno per tutta la sera in camera, ecco che le vedo scendere le scale come due cazzo di regine.

Perché loro sono due cazzo di regine. Le più belle.

«Ce l'avete fatta, finalmente»

Dico avvicinandomi a loro.

«Ti siamo mancate così tanto?» Domanda ironica, Abigail.

È sempre la solita.

Roteo gli occhi al cielo, sconsolato.

«Io vado a salutare gli altri, ci vediamo tra poco» Afferma poi, mia sorella.

Finisce di scendere le scale e si allontana da noi.

Io ne approfitto per osservare la principessa.

La gonna che indossa, cavolo, mette in mostra gran parte della sua gamba destra, facendomi immaginare cose davvero poco caste.

La cosa che mi colpisce di più però, è il tatuaggio della cattiva della bella addormentata nel bosco.

Malefica.

Questo doveva essere il suo nome. Lo avevo letto da una pagina di Violet.

La guardo negli occhi. Lei ovviamente ricambia il mio sguardo, per provocarmi, anche se percebisco l'imbarazzo che sta provando.

Non riesco a smettere di pensare a quello che è successo ieri sera. Soprattutto quando nel mio campo visivo entra lei.

Fortunatamente non ero abbastanza ubriaco da raccontargli tutta la verità, altrimenti adesso ero veramente nella merda.

Le avevo chiesto di restare con me. Molto probabilmente, anzi sicuramente, quella è lo cosa più stupida che io abbia mai fatto. Lei odia le persone che le dicono bugie, che le mentono e io non posso farla affezionare a me, il più grande dei bugiardi.

Però la notte di ieri è stata l'unica in cui sono riuscito a dormire senza svegliarmi per i miei incubi. I miei ricordi hanno smesso di tormentarmi.

Mi è bastato il suo contatto per dimenticare tutto. Ma d'altronde è sempre stato così tra noi.Litigavamo ogni secondo della nostra vita, ma se avevamo bisogno c'eravamo sempre l'uno per l'altro, anche quando eravamo bambini.

E mi fa diventare matto il fatto che lei non si ricordi niente di me, di noi.

«Sai che dovrai stare accanto a me, per tutta la sera, petite lionne?» Dico per spezzare il nostro scambio di sguardi.

« Perché dovrei farlo?»

Io rido vedendo la sua faccia disgustata al solo pensiero di stare insieme a me.

My bandaidWhere stories live. Discover now