Elements: Rapita [in revisione]

capitolo 10: Sof

«Come ben sai, io sono anche un Imperium dell'acqua» iniziò con tono leggero «come il tuo ragazzo» «Non è il mio ragazzo» risposi fredda. Lui mi guardò di sottecchi e poi riprese «Come Aiden» di corresse «Solo che io, a differenza sua sono solo... Molto più bravo» alzai gli occhi al cielo «Modestia a parte» borbottai «Vedi, lui ha solo il controllo base sull'acqua allo stato liquido. Lo controlla bene e in gran quantità, glielo concedo, ma comunque solo la base di quello. Si concentra troppo sull'elemento nel suo insieme invece di lavorare sulle piccole particelle da cui è formata» riprese utilizzando un tono accademico e soprattutto, ignorandomi «É come disegnare o suonare uno strumento. É sempre arte e musica ma lo strumento che usi e l'effetto che produci è diverso e ognuno ha capacità, stile, livello di apprendimento differenti ad altri. Capirai meglio quando imparerai a controllarlo» disse sicuro. Non disse se lo imparerai o non capiresti perché non lo impareresti mai ma disse quando lo imparerai dimostrando che nutriva una grande fiducia nelle mie capacità. «Quindi siccome sono più esperto, sono capace di trovare il mio elemento in tutte le sue forme, solido, liquido e gassoso e ovviamente posso controllare a mio piacimento lo stato che devono assumere» continuò e per farmi un esempio l'acqua che si trovava nel bicchiere si ghiacciò per poi tornare allo stato liquido, poi evaporò per poi piovere nel bicchiere. Era una cosa troppo affascinante, rimasi incantata. «Wow! Rifallo!» esclamai entusiasta. Poi alzai lo sguardo su di lui che mi stava guardando con un sorrisino compiaciuto. Mi schiarii la voce e gli feci cenno di continuare con la testa, cercando di comportarmi in modo altezzoso per cancellare la figura di prima. Rise. Ovviamente. «Comunque io, a differenza di lui, so come trovare il mio elemento. E lo ritrovo anche nel corpo umano che come ben sai é composto per il 65% circa di acqua» quella cosa mi fece venite i brividi «Insomma... Potresti annientare una persona risucchiandole tutta l'acqua nel corpo» balbettai «Sì, potrei. Ma non lo farei mai» disse serio. Tirai un sospiro di sollievo. «Però posso imporre la mia volontà su quell'acqua.» mi si accese una lampadina «Oh! É per questo che la prima volta non sono riuscita a scappare!» esclamai ricordando come aveva fatto obbedire il mio corpo a lui come se fossi sotto la maledizione Imperius «Risposta corretta» sorrise «Sai, anche io capisco se menti o no, come gli Imperium di terra, ma in più riesco a percepire l'agitazione, paura o eccitazione... Il corpo umano ha reazioni chimiche» disse avvicinandosi a me. «Attraverso la sudorazione, attraverso il sangue che pompa il cuore...» mi sussurrò «Come sta accadendo a te» d'istinto lo spinsi via. Lui rise. Perché rideva sempre? Odiavo la sua risata. Arrogante, presuntuoso, sbruffone... «Riconosco i liquidi che fluiscono in te, in un certo senso» disse pratico «Quando mi hai sentito il polso» dedussi «Sì, e riconosco anche quello di J... Di mia sorella» disse con voce atona. Rimanemmo per un po' in silenzio.
«Hai detto che non tutti i Ribelli sono uguali. In che senso?» chiesi. Sorrise sollevando solo un angolo della bocca, facendo la faccia da SO-TUTTO-IO. La prossima volta che sorrideva in quel modo gli avrei dato una mazzata sui denti. «I primi Ribelli erano formati da membri della B.L.C. scontenti, che hanno seguito Susan Blackwood designandola come loro leader.» spiegò «Tutti fedeli a lei. Ma lei continuava a cercare altre reclute e le trovava tra gli Iniziati della B.L.C. ovviamente solo per far aumentare il suo numero di seguaci. Tuttavia possiede un gruppo ristretto di persone fidate e più forti degli altri, che credono veramente nei suoi ideali o almeno che le devono qualcosa e che prendono ordini direttamente da lei» «Tipo i mangiamorte per Voldemort» riflettei ad alta voce. A lui scappò una risata «Esattamente.» che James conosca Harry Potter mi stupì non poco, non sembrava il ragazzo che amava starsene a casa a leggere o guardare film e dove lo trovava il tempo poi? «Tu sei uno di loro giusto?» scrollò le spalle «Mi ha promesso la mia vendetta. E poi è lei che mi ha aiutato a diventare così forte» disse, questa storia della vendetta mi rendeva sempre più curiosa, mi sarebbe piaciuto chiedergli di cosa si trattava, ma era una cosa troppo personale . «Poi c'è un gruppo che segue gli ordini di questi... "Luogotenenti"» continuò «Perché parli di loro separatamente da te?» «Io lavoro da solo» tagliò corto «Infine ci sono quelli che fanno di testa propria, non sono particolarmente forti o intelligenti e fanno di tutto per cercare di ottenere l'attenzione della Blackwood» «Come quelli che abbiamo incontrato l'altro giorno?» chiesi «Sì, come loro» confermò «Quindi quello che ci fissava sotto...» «Lui è David Law» rimasi in silenzio perché il nome non mi diceva nulla «Uno dei luogotenenti» spiegò «E mi odia.» «Come mai non mi stupisce?» chiesi con voce finalmente innocente «Comunque probabilmente manderà qualcuno a sabotare la mia operazione» mi avvertì ignorando la mia battuta. «Ci sono un sacco di persone che ti vogliono sabotare, forse dovrei semplicemente lasciarmi catturare da uno qualsiasi dei Ribelli, così non avrò più bisogno di stare con un odioso rompiscatole SO-TUTTO-IO come te» dissi senza credere nelle mie parole «Non dirlo neanche per scherzo. Tu... Tu non hai idea di cosa ti potrebbe fare Law» disse arrabbiato «Pensavo di avere una sorta di immunità dato che sono la nipote della Blackwood» «Lei ti vuole solamente viva. Non gliene frega niente di te. Non gli importa se ti ottiene ferita, impazzita o... Violata. Le basta che sei viva» disse quasi gridando senza guardarmi. Deglutii «Stavo scherzando... Ma tu mi vuoi portare ugualmente da lei... Nonostante sia pazza» «Non ti farà del male. Ne sono sicuro. Solo che non gliene importa se altri te ne fanno.» si voltò verso di me e sorrise «Quindi ti tocca rimanere appiccicata a me» gli diedi un pugno sul braccio. «Comunque forse ti interessa sapere che c'è qualche Imperium che non sta ne con i Ribelli ne con la B.L.C. , che non credono in nessuno dei loro ideali e che vivono tranquillamente come persone normali.» disse improvvisamente «La tua madrina era una di loro... Così come tua madre» aggiunse cautamente «Fammi indovinare. Tra loro ci sono anche i Geminus come te» annuì. «Mi piacerebbe...» ma fui interrotta. Venivo interrotta spesso negli ultimi tempi. Le finestre della camera implosero facendo rotolare dentro tre uomini con il passamontagna. Ladri ninja? «Che ti avevo detto?» mi disse James annoiato. «Ecco i seguaci di Law» «James Sharp devi venire con noi e consegnarci la ragazza» disse uno di loro «Sapete giá la risposta» disse senza alzarsi dal letto. «Non costringerci ad usare le maniere forti ragazzino» intervenne un altro. «Abbiamo qualcuno che ti interessa» «Chi?» chiese tranquillo James, come se in realtá non gli interessasse «Abbiamo tua sorella. E i suoi amici» Jo? Ebbi un sussulto. Se James era teso non lo diede a vedere «Hai visto? Nemmeno a loro piace entrare dalla porta principale. Però credo che la mia entrata sia stata più spettacolare» disse rivolto a me ignorando gli intrusi «Ma se ti sei ficcato una scheggia in un dito! Eri piuttosto ridicolo» risposi stando al suo gioco «Era tutto calcolato» rispose con un tono si sufficienza, intanto si era alzato e aveva preso a camminare per la stanza «Avevi calcolato di fare la figura dell'idiota?» chiesi raggiungendolo, senza fretta «Così ti sarei rimasto più impresso» disse come se fosse una cosa ovvia. Aveva raggiunto la finestra del lato opposto della stanza, era aperta. Sbuffai con esagerazione «Certo. Ora sei indelebile» dissi ironica. Lui mi guardò intensamente chiedendomi di fidarmi di lui. Annuii impercettibilmente «Avete finito di flirtare?» sbottò uno di loro che non si era accorto di niente. «Siamo pronti per fare il grande passo» disse a loro. Mi prese per la vita, mi attirò a lui e ci buttammo fuori dalla finestra.

Angolo autrice

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