Il "Face Reality"

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"Certe volte è difficile interfacciarsi con la realtà."

Passarono i minuti e, lentamente, i ragazzi mi raggiunsero in cucina nonostante fossero ancora assonnati e stanchi.
Hoseok aveva il viso pallido, ma il sorriso non gli mancava mai e non appena mi vide non perse tempo a lasciarmi un abbraccio; Namjoon e Jin invece, mi salutarono con un cenno di testa, la voglia di parlare non gli mancava maia forse era proprio la mattina, quella mattina, che toglieva spazio alla voglia di fare.

"Che ci facevi sveglio cosi presto?" Sussurrò Hoseok, sedendosi accanto a me

"Nulla, non riuscivo a riprendere sonno e ho deciso di venirmi a fare un caffè"

"Non hai mangiato nulla?" Alzò un sopracciglio Jin, preparandosi per avvicinarsi ai fornelli

"No hyung, non ti preoccupare, non c'è bisogno"

"Sta zitto" annuì prendendo posto vicino ai vari utensili da cucina, pronto a deliziarci con le sue pietanze sublimi.

Giudicare male i piatti di Seokjin significava non conoscere per niente la cultura culinaria del paese e probabilmente nemmeno quelle tattiche antiche, ricche di tradizioni ormai, col tempo, perse.
Mi misi ad osservare il suo corpo muoversi maestro fra pentole e coltelli, poi passai lo sguardo sù Namjoon che non smetteva di tenergli gli occhi addosso, così visibilmente innamorato mentre Hoseok, sorridendo, gli faceva dei video da poter utilizzare "quando si sarebbero resi conto l'uno dell'altro ufficialmente".

Abbassai lo sguardo lungo le mie cosce e scossi la testa sorridendo leggermente, ripensando a come avevo fatto ad aver avuto dalla vita un ringraziamento così grande, uno spiraglio di fortuna, che mi aveva portato una famiglia vera e propria.
Senza di loro, sarei ancora vivo?

"Yoongi, stai bene?" Alzò un sopracciglio Namjoon, interrompendo i miei irrefrenabili pensieri

"Si, certo, sto bene" sussurrai annuendo

"Mh" mi guardò "se c'è qualcosa che non và puoi dirlo, lo sai no?"

"Lo so, lo so" sussurrai posando il capo di lato mentre la mia mano lo sorreggeva distrattamente "ma non preoccupatevi, ho solo una gran fame al momento"

"Ah-ah! Visto che avevo ragione?" Annuì Jin, togliendo l'attenzione dalla pentola fumante e profumata, indicandomi minacciosamente con un mestolo "ma d'altronde...della carne di manzo in salsa agrodolce e del riso non fai mai male" sospirò prendendo alcuni piatti da poter farcire e consegnarci.

Ridacchiai leggermente, scuotendo la testa.
Momenti unici e divertenti come questi non erano da tutti e non se li potevano permettere, perciò avevo ben chiaro che una vita senza di loro non ci sarebbe mai stata e, sicuramente, nemmeno la voglia di potersi mettere in gioco, ancora, sempre.

-

Ricordavo perfettamente il mio stato d'animo e la mia solitudine sotto le note di "Hard 2 face reality", una delle poche canzoni che ancora adesso riesco ad ascoltare con fatica.
La stanza, quella sera, si era riempita del suo testo, che in quel momento riusciva solo ad essere nel posto giusto al momento giusto, malinconico come il mio riflesso.

Era la stessa canzone che avevo asvoltato mentre, scappando via dalla festa, continuava ad impadronirsi di quella scena raccapricciante, accompagnata da fragorose risate, video in diretta o postati in tempo reale sui social e prese in giro che, ormai, alle mie orecchie non avevano fatto altro che rovinarla, lasciando che la mia testa subisse un trauma dalle stesse note di quella melodia.
A questo punto, però, casa mia non era più il mio "posto sicuro", come recitava Justin Bieber, e la paura di essere da solo c'era, c'era sempre stata e non averebbe fatto altro che aumentare sempre di più.

Face// YoonminTahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon