Il Riscatto

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Namjoon aprì le porte della sua camera ed era più o meno fatta come quella che Woojin aveva scelto per me, l'unica cosa che macavano erano i numerosi libri, poster e album che possedeva in più, probabilmente essendo un assiduo fan collezionatore.

Davanti al suo letto c'era posta una televisione simile a quella che avevo già visto in salotto, semplicemente un po' più piccola dove, al di sotto, si vedeva una console e probabilmente era proprio quella console che sei anni prima avevo espresso di volere anche io, decisamente, però, moderna e a passo con i tempi.

"Ti piace, Jimin?" Sorrise Namjoon, avvicinandosi al suo letto, sedendosi per potersi togliere le scarpe

"Si, Namjoon, è davvero bella" annuii lentamente guardandolo

"L'ho arredata personalmente con tutti questi oggetti, anche perché mi piace ascoltare musica mentre leggo" annuì prendendo un paio di libri dalla sua libreria personale, posandoli sul letto uno ad uno

Lo guardai un po' meravigliato, mentre la sua schiena si muoveva leggermente a tempo con le braccia, creando un ondeggiamento carino, ai miei occhi
"Anche a te piace leggere?" Sussurrai avvicinandomi

"Certo, ne sono ghiotto di libri e conosco una persona molto vicina a me che scrive best sellers uno dopo l'altro" ridacchiò scuotendo la testa, voltandomi un sorriso pieno di fossette "dai, non avere paura, vieni qua" poggiò la mano sul posto accanto al suo, non appena finí di mostrarmi tutti quegli scritti.

Lo raggiunsi sedendomi, quindi, lì guardando ciò che aveva fra le mani e ne rimasi meravigliato.
Erano due libri dalla copertina semplice, poco articolata ma che con quei colori aveva subito dato all'occhio. La sensazione di rivedere libri cartecei, poterli toccare e sentirme l'odore, lentamente mi stava riportando alla realtà, alla vita e quasi fremevo dalla voglia di poterlo assaporare.

"Tieni, prendilo, fammi sapere cosa ne pensi della trama" annuì dandomi fra le mani uno dei due libri dal nome mistico, riflettivo: Alcyone.

Lo afferrai rigirandomelo fra le mani, lasciando che le dita passassero fra le pagine, toccandone una ad una delicatamente facendomi travolgere da quell'inconfondibile odore di carta nuova, fresca.
I libri cartecei avevano un anima, avevano un corpo, una propria identità, un proprio carattere e un cuore che batteva, erano vivi ed io potevo sentirne l'essenza poiché eravamo simili, uguali.

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Non avevo mai chiesto nulla ai miei genitori come regalo di compleanno, magari per una buona condotta scolastica o semplicemente per dei capricci, non ero il tipico bambino che si affezionava a robe materiali, a giocattoli stratosferici, eppure un'unica cosa desideravo fortemente: dei libri.

Mi piaceva poter immergermi in quei mondi fantastici, sognando ad occhi aperti il mio ruolo in quelle terre perdute, mondi paralleli, mentre le mie mani vagavano sotto ogni rigo, filo per filo, calpestando le parole fatte d'inchiostro indelebile.

"Scappare dalla realtà" era l'unica cosa che ricecavo disperatamente, mentre la mia sanità mentale continuava lentamente a vacillare fino a rendermi chi non ero.

Quei libri avevano l'anima che invidiavo, avevano la scelta di essere chiunque volessero e il potere di trascinarmici dentro prestandomi, per quel piccolo lasso di tempo, la mia realtà.

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"Jimin? Ci sei?" Alzò un sopracciglio Namjoon, passandomi la mano davanti agli occhi più volte, cercando di risvegliarmi

"Oh" scossi velocemente la testa, sbattendo le palpebre "scusami e che...mi ero incantato nel guardare questa copertina, è stupenda" sussurrai voltando pagina fino ad arrivare alla trama, il quale potei leggerne il contenuto.

Face// YoonminWhere stories live. Discover now