A better time

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§

La freccia era ricoperta di sangue.

Si trovava finalmente inchiodata al suolo.

Dove nessuno avrebbe più dovuto seguirla.

...

<<Soldati!>>

I festeggiamenti improvvisi per il successo di Minho nella prova erano stati stroncati sul nascere, da quel giovane generale.

Tutte le reclute gli fecero spazio, aprendo una strada fino al ragazzo dai polsi doloranti, che quando si ritrovò davanti il generale, si inchinò, solo per evitare di guardarlo in faccia.

<<Fate cinque giri di campo, e seguite il normale programma delle ultime settimane.>>

Se vi dicessi che tutti i "quasi soldati" scoppiarono in un urlo di felicità, probabilmente non ne capireste il motivo, ed è lecito, potreste non ricordarlo, ma ora che la freccia era stata presa, l'allenamento sarebbe stato finalmente meno estenuante, come promesso dal capitano.

Cinque giri al posto di venti: è un traguardo!

Minho si incamminò con Jeongin, Chan e gli altri al suo fianco, per subito essere fermato dallo stesso Han.

<<Lee, vieni con me, dobbiamo parlare>>

Minho fece per seguirlo, ma venne fermato da Chan e Jeongin che, sotto gli sguardi complici di Felix e Seungmin, lo guardarono entrambi con un sorrisetto in volto.

<<Prendilo, tigre, è tutto tuo!>>

<<Jeongin!>>

<<Se ti chiede qualcosa non girarci troppo intorno, fagli qualche complimento se prende confidenza, provaci ma non troppo spudoratamente. Non credo ti voglia cacciare, non più almeno, dopo questo potresti anche averlo conquistato, chi lo sa... è facilmente impressionabile, si. Cosa importantissima, non affrettare troppo le cose, fai con calma, non solo al livello fisico, anche al livello di onorifici e tutto. Penso sia tutto, dopo ti darò consigli nello specifico>> disse Chan così velocemente che Minho faticò a capire ciò che stesse dicendo (ma non avrebbe capito comunque).

<<UN MOMENTO, che intendete? Non capisco e poi affrettare cosa al livello fisico->>

<<NOI ANDIAMO, LO SCOPRIRAI DA SOLO>> dissero i tre di loro per poi correre via ridendo, Jeongin poi gli si avvicinò.

<<Io... che scemi...>>

<<Già... però, Minho, c'è una cosa che forse dovrei spiegarti...>>

<<Che intendi?>>

<<Quell' "ammirazione", no? Bhe... non è proprio ammirazione, ma adesso vai, te lo spiegherò quando torni.>>

Si diresse vero Han, e lo seguì fino alla sua tenda, dove, una volta entrati di ordinò di sedersi, su un piccolo sgabello.

Il ragazzo gli diede le spalle e iniziò a cercare insistentemente qualcosa all'interno di una sacca vicino a quella che presupponeva essere la sua stuoia.

Mentre aspettava osservò attentamente, quel posto, e si sorprese nel vederlo quasi del tutto vuoto. Le uniche cose presenti, oltre ad una stuoia e all'armatura, erano un piccolo tavolino in legno pieno di lettere aperte, e un piccolo quadro in un angolo, che raffigurava Han insieme ad un altro uomo... uno dei generali presenti alla riunione.

In amore e in guerra-- MinsungWhere stories live. Discover now