So what is this?

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§

"Cosa intendi fare al riguardo, Hyune?"

"Non lo so, ma detesto che stia migliorando così in fretta..."

"Se provassi a fartelo amico? Alla fine non sembra così male"

"Scordatelo! Non ci riuscirei mai... ogni volta che lo vedo mi ricompaiono davanti le loro facce..."

Delle lacrime scesero silenziosamente silenziosamente dai suoi occhi.

L'altro restò nuovamente in silenzio, non sapendo come aiutare.

Tra i singhiozzi riuscì ad udire poche parole.

"Lui è perfetto, lo odio"

...

Aveva altre priorità. E tra queste non rientravano i suoi sconosciuti drammi personali.

Aveva bisogno di rifletterci su, aveva bisogno di tempo. Di restare da solo.

Si diresse verso il lago.

Pensava non ci fosse nessuno, e si accasciò a terra, ad ascoltare il rumore dell'acqua.

Si stava rilassando finalmente, nonostante tutto il casino all'interno e fuori dalla sua testa, riuscì a calmarsi, quando sentì qualcosa.

Dei singhiozzi.

Si diresse in quella direzione per vedere chi fosse, e quando lo vide rimase senza parole.

Hwang Hyunjin, il bulletto che lo aveva asfissiato fino a quel momento, stava piangendo, accasciato a terra, mentre cercava di asciugarsi le lacrime con la manica dell'uniforme.

Minho non sapendo che dire, pensò fosse meglio lasciarlo da solo, non voleva saperne nulla in quel momento, e se una delle altre reclute gli aveva fatto qualcosa, probabilmente se lo era meritato.

Tuttavia, sfortunatamente, non tutto è come sembra. Ognuno ha i suoi demoni, e quelli di Hyunjin non erano meno grandi di quelli di Minho.

Mentre cercava di allontanarsi, pestò un ramo, che spezzandosi, attirò l'attenzione di Hyunjin nella sua direzione.

<<Che cazzo ci fai qui?!>> domandò il ragazzo agitato, cercando di nascondere ciò con un tono arrabbiato.

<<Non pensavo fossi qui anche tu>>

<<Certo come no!>>

<<Non sto mentendo, non sei il centro del mondo, "principessa">>

<<Vedi di non farmi incazzare!>>

<<Non credo che in queste condizioni riusciresti a fare tanto>>

<<Giuro che uno di questi giorni ti faccio vedere io!>>

Si alzò da lì e se ne andò, non prima di aver minacciato Minho, ovviamente.

<<Dillo a qualcuno e->>

<<Forse non l'hai capito, ma a me non interessano i tuoi "drammi">>

Detto ciò Hyunjin se ne andò, spintonandolo, per poi dirigersi di nuovo verso la sua tenda.

Minho era alquanto confuso da quella situazione, ma non gli interessava minimamente di Hyunjin, aveva altre cose a cui pensare, altre cose da fare e soprattutto, i suoi problemi da sistemare. Avrebbe ignorato Hyunjin fino all'ultimo giorno di addestramento, e se proprio dovevano chiarire, lo avrebbero fatto nei combattimenti corpo a corpo. Lo avrebbero spacciato come uno scontro "accesso" e nulla di più, e se le sarebbero date di santo ragione se era quello che Hwang voleva.

Hyunjin dal canto suo non sapeva nemmeno cosa voleva: odiava Minho, questo era sicuro, e sapeva anche il perché, ma più andava avanti più desiderava solo vederlo sparire. In generale. Non aveva bisogno che solo respirando gli ricordasse tutto quello che gli avevano fatto e che aveva passato. Odiava Minho perché era come tutti loro.

O almeno, così pensava...

Ma certe cose hanno bisogno di tempo, e nemmeno il tempo sapeva quanto quei due ci avrebbero messo a capire che in realtà erano più simili di quello che credevano...

...

A palazzo nel mentre, le cose sembravano andare meravigliosamente.

Ma questo solo perché nessuno sapeva che gli Unni avevano già ucciso il primo battaglione dell'esercito, e che in quell'esatto momento, stavano facendo razzia in tutti i villaggi al centro nord, avvicinandosi sempre di più al secondo battaglione, schierato proprio davanti il valico Tung-Xiao*.

L'imperatore ormai non vedeva suo figlio da un mese, e non sembrava volerlo vedere ancora, nonostante gli mancasse e stesse rimpiangendo la punizione che gli aveva imposto.

Ma cosa doveva fare?
Come imperatore quello era il suo dovere, come padre detestava averlo fatto.
Tuttavia aveva un dovere verso il suo popolo, e verso i generali, motivo per il quale il ruolo di imperatore veniva prima del ruolo di padre, anche nella vita quotidiana.

Nel periodo di assenza di Minho, sotto consiglio di molti generali, aveva iniziato a cercare una degna pretendente per il figlio: secondo loro questo lo avrebbe tenuto a bada.

E l'imperatore aveva acconsentito alla proposta, nella speranza che un matrimonio avrebbe vincolato il figlio in qualche modo.

Quando sarebbe tornato, avrebbe scelto una moglie.

Ma infondo anche l'imperatore sapeva che Minho non lo avrebbe approvato. Non aveva mai avuto degli amici, come pretendevano che ora di punto in bianco si sposasse?
Ma un lato positivo forse c'era: forse proprio per il fatto che non avesse mai avuto amici o che non sapesse cosa fosse l'amore, non si sarebbe fatto troppi problemi e avrebbe acconsentito, pensando magari che fosse una cosa temporanea, e quindi non curandosene troppo, no?

No, che idiozie, se non si fosse voluto sposare, sarebbe scappato di nuovo, come faceva per allenarsi.

Ma d'altr'onde come trattenerlo?

A nessuno piace essere costretti a fare cose che non si approvano, e Minho sicuramente non era l'eccezione che confermava la regola.

Ma forse, Minho non sarebbe proprio tornato, una volta comunicatogli ciò.

E questo non poteva permetterlo. Voleva rivedere suo figlio. Almeno per chiarire. Almeno per scusarsi.

§

A.A.
*non so come si scriva, ho cercato di traslitterare dal film quello che sentivo lol

Il primo aggiornamento della settimana, signori

È un po' più corto del solito, me ne rendo conto, ma i prossimi saranno gradualmente più lunghi e iniziamo ad entrare nel vivo della minsung tra poco :) (vi sto facendo aspettare, lo so, ma certe cose le dovevo e le devo spiegare sennò non si capisce nulla alla fine :'D)
Nel mentre spero che la storia vi stia piacendo, peace✌️

In amore e in guerra-- MinsungWhere stories live. Discover now